"L'AVARO" AL TEATRO DA VINCI DI MILANO
A Milano, la spettacolare e spumeggiante commedia che stigmatizza un atteggiamento umano negativo quale l’avarizia accompagna ironicamente le festività, periodo di spese frenetiche, dal 9 dicembre 2014 al 1° gennaio 2015 presso il Teatro Leonardo da Vinci con la Compagnia Quelli di Grock che l’ha messa in scena nella passata stagione per festeggiare degnamente il quarantesimo della sua fondazione (da parte di ex allievi della scuola del Piccolo Teatro di Milano) con il nome del grande clown svizzero Grock e con una filosofia basata su fisicità, pantomima e teatro-danza attraverso i quali rilegge con elegante equilibrio i classici.
L’avaro ha radici antiche essendosi nel 1668 Molière (pseudonimo di Jean Baptiste Poquelin, Parigi 1622-1673) - attento e perspicace osservatore di personaggi e contesti dell’epoca pur con un minimo di prudenza visto che, anche se protetto, dipende da un sovrano assoluto - ispirato all’Aulularia di Plauto la quale, però, non tratta il tema dell’amore.
Una pièce singolare e intrigante che - prendendo spunto dalla farsa in un atto unico L’improvvisazione di Versailles (chiesta al commediografo da Luigi XIV divertito dagli antagonismi degli attori) in cui si evidenzia la dicotomia uomo-attore - è rappresentata nella cornice di un teatrino movibile, sciatto e scalcinato offrendo la possibilità di ficcare il naso dietro le quinte tra discussioni e alterchi: un ‘teatro nel teatro’ che, ricordando il genuino teatro popolare delle origini, stimola gli spettatori abbagliati dal dinamico ‘fuori scena’, dalla vivacità dei costumi e coinvolti dalle musiche circensi di Gipo Gurrado, eseguite in diretta dai musicisti della Nema Problema Orkestar.
Quanto basta per correre a vederla, o rivederla perché il bello non stanca mai, e per cercare nel gretto, arido e infelice Arpagone brandelli di un’umanità immutabile.
(Teatro.it)
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