AL TEATRO DELL'ELFO PUCCINI "DESIDERANZA"
di e
con Luigi Di Gangi e Ugo Giacomazzi
produzione
TeatrialchemiciSegnalazione speciale Premio Scenario 2007
9/11 maggio (sab. e lun. ore 19.30, dom. ore 15.30L’azione si svolge nella soffitta di una casa in un paese indefinito e racconta, in piano sequenza, 50 minuti della vita di Pino e Sergio, due fratelli (uno sano e uno con difficoltà psicofisiche) da sempre costretti in casa dall’infermità della loro madre, forse per vergogna, forse per necessità.
Pino, privato di una vita propria,
per sopravvivere a una situazione familiare insostenibile, ha
elaborato col tempo un codice di comunicazione col fratello malato
che prevede un continuo ricorso al gioco. Il loro rapporto
simbiotico, logorato negli anni di continua solitudine e vicinanza
forzata, li ha resi uno indispensabile all’altro, per questo Pino
ha bisogno di Sergio anche per questo ultimo disegno che ha in mente.
È
la festa di S. Antonio e i due si preparano al passaggio della
processione del Santo Patrono che avverrà da lì a poco sotto la
loro finestra; una preparazione giocosa, frenetica e paradossale, un
pretesto per chiudere i conti col passato e per farsi trovare puliti
e pronti, vuoti e leggeri, senza cibo nello stomaco e zavorre nella
testa, quando il Santo, la banda e il popolo dei fedeli passeranno
sotto i loro occhi, testimoni scelti della loro rivincita, della loro
ultima spettacolarizzazione verso la tanto desiderata felicità.
Dalla rassegna stampa
Luigi Di Gangi e Ugo Giacomazzi hanno creato, ed interpretano, uno spettacolo bellissimo, cocente, furioso nella sua complessa aderenza al dramma.
Di
Gangi e Giacomazzi riescono a raccontare, con inaudita, sofferta
aderenza alla realtà – a tratti anche quasi insostenibile - il
dramma della diversità, della vita ai margini, della comunità che
rifiuta. Uno spettacolo fisicamente forte, straordinariamente sano,
dove la realtà passa attraverso gambe che si piegano e bava alla
bocca, e il sogno di un bambino di volare come Mandrake. Ti chiedi se
è vero e alla fine non resta che applaudire, con l’amaro in bocca,
i due protagonisti.
Simonetta
Trovato, Giornale di Sicilia
Desideranza
– nome che rinvia, con antica delicatezza, al desiderio e alla
speranza – è uno spettacolo dichiaratamente feroce e furtivamente
romantico (…) che ci pone di fronte ad un dramma intimo con
dolorosa leggerezza e senza ricatti sentimentali, condotto con
sensibilità e forza scenica dai due protagonisti.
Guido
Valdini, La Repubblica
- Palermo
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