Post Più Recenti

.

sabato 1 agosto 2015

CULATELLO E JAZZ PEE WEE ELLIS ASSEMBLY FEAT.STEFANO DI BATTISTA

Un castello quattrocentesco, una cena gourmet con ospite d’onore il culatello di Parma e il grande jazz a unire il tutto. Ecco Culatello & Jazz, la manifestazione all’insegna della musica e del gusto che torna a Roccabianca (Parma) per il settimo anno consecutivo. Un appuntamento di successo crescente realizzato grazie a Spirito Verdiano e all’Associazione Castello Eventi in collaborazione con Associazione Culturale Rest-Art.
La settima edizione dell’appuntamento dedicato al jazz e alla scoperta dei sapori della bassa parmense - attraverso l’alta cucina e la grande tradizione musicale - si svolgerà venerdì 11 settembre 2015 nella straordinaria e romantica cornice notturna del Castello di Roccabianca.
La cena sarà curata dagli chef Massimo e Luciano Spigaroli. Massimo Spigaroli nel 2010 ha conquistato la sua prima stella Michelin con il ristorante “Antica Corte Pallavicina” di Polesine Parmense, e da grande interprete della tradizione parmigiana, proporrà un menù appositamente pensato attorno all’eccellenza del culatello.
Dopo il successo degli scorsi anni, il Castello di Roccabianca torna ad essere la straordinaria cornice notturna per questa serata che unisce tutti i sensi dall’udito al gusto. 
E mentre la cena volge al termine, inizia la musica dal vivo. Il concerto che accompagnerà la serata è PEE WEE ELLIS ASSEMBLY feat. STEFANO DI BATTISTA e vede protagonisti PEE WEE ELLIS – sax, STEFANO DI BATTISTA – sax, TONY REMY -  chitarra, GARETH WILLIAMS - piano fender, PATRICK SCALES – basso, GUIDO MAY – batteria.
Gli ingredienti ci sono tutti per confermare l’altissimo livello degli artisti e delle proposte gastronomiche. Una qualità che nasce dalla vivace e proficua collaborazione tra Spirito Verdiano ed Associazione Culturale Rest-Art, già organizzatrice di vari eventi tra i quali il prestigioso festival internazionale NovaraJazz.
 

I biglietti sono in vendita presso il sito www.vivaticket.it e presso le rivendite autorizzate della provincia di Parma
Per tutte le informazioni http://www.culatelloejazz.it/pag/eventi.html                                 
 
THE EXPO NIGHT
 
PeeWeeEllis“l'uomo che ha inventato Funk', si unisce alla James BrownRevue nel 1965 e in sei mesi ne diventa leader. Iniziano subito a scrivere canzoni insieme e nel 1967 PeeWeefirma con James Brown il suo primo successo “ColdSweat”. La canzone fu poi seguita da molte altre, tra cui “SayItLoud”,“I’m Black and I’mProud”, “Mother Popcorn”, “Lickin’ Stick and The Chicken”(poi resa famosa da Jaco Pastorius). Attingendo dalle sue influenze jazz, PeeWee distillava R & B, scrivendo arrangiamenti poliritmici complessi capaci di creare un dialogo con la voce di James Brown, anziché essere semplicemente una base musicale. L’influenza musicale di PeeWeeèimmensa: George Clinton, Sly Stone, e la musica Miles Davis degli anni ‘70. Dalla fine degli anni '70, per molti anni ha lavorato con Van Morrison, diventando il direttore musicale dei suoi concerti e arrangiando molti dei sui migliori album come “Common One, Beautiful Vision and A Sense Of Wonder”.
Alla fine del 1980 PeeWee con i suoi colleghi musicisti e con James Brownforma i JB Horns. Con Fred Wesley e Maceo Parker ha registrato una serie di album che ha consacrato definitamente il suo marchio distintivo jazz-funk. E nel 1995, mostrando la diversità dei suoi interessi musicali e i suoi molti talenti, PeeWee suona il sax tenore e arrangia i corni per l'album “Worotan”, di Malian diva OumouSangare. Da allora ha lavorato con una serie di artisti di fama mondiale quali Cachaito Lopez, il cantante senegalese Cheikh Lo e infine Ali FarkaToure. Dal 2009 al 2011 ha portato in tour in Europa e America il tributo a James Brown "Still Black StillProud" e dal 2012 suona nel Ginger Baker Jazz Confusion con lo storico batterista dei Cream Ginger Baker.Attualmente si esibisce sia con The PeeWeeEllis Funky Assembly sia con The PeeWeeEllis Jazz Quartet, e continua a lavorare nel campo dell'istruzione oltre a continuare a produrre e arrangiare.

Sul palco di Culatello & Jazz 2015 salirà con alla chitarra basso Patrick Scales, che vanta collaborazioni con i Passport;
alla chitarra elettrica Tony Remy che ha suonato con Annie Lennox ed Herbie Hanckock;
alla tastiera Gareth Williams che si è esibito con molti dei più grandi musicisti jazz del mondo, come George Coleman, BudShank, James Moodye DaveLiebman.
alla batteria Guido May, talentuoso drummer tedesco, turnista di fama mondiale, da poco endorser Yamaha e Meinl.
 
Stefano Di Battista (special guest)
Ha iniziato a studiare il sassofono all’età di 13 anni in una banda di un piccolo quartiere, composta principalmente da ragazzini. E’ qui che, fino all’età di 16 anni, Stefano ha sperimentato quella che sarebbe diventata una delle qualità essenziali della sua musica: l’allegria. Durante questo periodo ha due incontri decisivi che lo indirizzano verso la sua vocazione: scopre il jazz, innamorandosi del suono “acidulo” di Art Pepper (“…immediatamente volevo suonare in quel modo… fu l’inizio della mia passione”) e incontra l’uomo che diventerà il suo mentore, il leggendario alto sassofonista Massimo Urbani (“lui era un mostro, suonava senza conoscere cosa venisse dopo. Istintivamente.”). La sua starda è ormai segnata: Stefano sarà un musicista jazz. Si iscrive al conservatorio, perfeziona la sua tecnica familiarizzando con la tradizione classica del sassofono (Jacques Ibert, ecc.) conseguendo il diploma con il massimo dei voti all’età di 21 anni. Incomincia poi a suonare in gruppi di vario genere e nel ’92 si trova per caso a suonare al Calvi Jazz Festival; è lì che incontra per la prima volta dei musicisti francesi, primo fra tutti Jean-Pierre Como che lo invita a suonare a Parigi. Per Stefano è una rivelazione (“quando sono arrivato in Francia, avevo l’impressione di essere nato lì. In Italia avevo l’impressione di non esistere…”). Da quel momento in poi, Stefano ha fatto la spola tra Roma e Parigi, moltiplicando le sue audizioni in modo da procacciarsi qualche ingaggio. Infine si procura due concerti al Sunset di Parigi, con un trio formato dal batterista Roberto Gatto e dal contrabbassista francese Michel Benita. Gatto rinuncia e viene rimpiazzato all’ultimo minuto dal batterista Aldo Romano, che viene colpito dallo stile affascinante del sassofonista. In un attimo è nata un’amicizia tra i due. La seconda sera StèphaneHuchard è alla batteria e invita Laurent Cugny, prossimo a prendere le redini dell’ONJ (Orchestra Nazionale del Jazz). Stefano viene assunto all’istante. In due sere da sogno la vita di Di Battista è cambiata. E’ il 1994 e la sua carriera decolla a Parigi.Si stabilisce nella città e incomincia la vita sfrenata del musicista. Oltre alla partecipazione al progetto di Aldo Romano dal quale sono scaturite due registrazioni discografiche (Prosodie e Intervista) e la presenza nell’ONJ diretta da Cugny, continua ad incontrare gente, tiene alcuni concerti in trio con Daniel Humair e J.F. Jenny Clark, suona con musicisti americani di passaggio come Jimmy Cobb, Walter Brooker, NatAdderly, ecc. La carriera di Di Battista è a una svolta. Pilastro dei vari gruppi di Aldo Romano, membro del sestetto di Michel Petrucciani, Stefano incomincia a pensare alla realizzazione di un progetto a suo nome. Nel ’97 il suo primo album per la Label Bleu, dal titolo “Volare”, lo vede al fianco di Flavio Boltro alla tromba, Eric Legnini al piano (il suo pianista di questi ultimi anni), Benjamin Henocq alla batteria e Rosario Bonaccorso al contrabbasso (“la ritmica che ho sempre desiderato”). Nel ’98 arriva il suo primo ingaggio per la storica Blue Note, per la quale inciderà l’album “A prima vista”, accompagnato dalla stessa formazione di musicisti, che tra le altre cose diventerà il suo gruppo stabile di riferimento. Nel luglio ’00, la registrazione di un disco magistrale dove Stefano è affiancato dall’incomparabile presenza di Elvin Jones alla batteria (il leggendario batterista di John Coltrane), Jacky Terrasson al piano e Rosario Bonaccorso al contrabbasso. Il disco, dall’omonimo titolo, uscirà poi nell’Ottobre 2000. Il nuovo disco, oltre ad avere grandi riconoscimenti da parte della critica internazionale, ha vinto il prestigioso premio francese Telerama, classificandosi al primo posto nelle classifiche europee come disco più venduto.

 

Nessun commento:

Posta un commento