LE "VIOLENCE(S)" DI FADHEL JAIBI NEI TORMENTI DELLA TUNISIA POST-RIVOLUZIONARIA
La Stagione 2015/2016 si
apre prestissimo, venerdì 4 e sabato 5 settembre, al Teatro Studio
Melato, con Violence(s), scritto e diretto da Fadhel
Jaïbi, con gli attori della Scuola e del Teatro
Nazionale di Tunisia.
Lo spettacolo è un progetto condiviso dal Teatro Nazionale di Tunisia e dal Piccolo Teatro di Milano, in collaborazione con il Comune di Milano e con il sostegno di Arcus.
Figura importante e
coraggiosa nel panorama teatrale contemporaneo arabo ed europeo,
Fadhel Jaïbi si riaffaccia al palcoscenico dello Studio in un
momento di particolare complessità per il suo Paese. Complessità
che si riverbera nel suo lavoro, al Teatro Nazionale di Tunisia, del
quale ha assunto la direzione nel 2014, e nella Scuola che vi ha
fondato. Il suo ritorno è il naturale sviluppo dell’attenzione che
il Piccolo ha sempre dedicato all’area Euromediterranea, in questo
caso in dichiarato sostegno a un artista che si muove con senso
critico in un contesto molto difficile. Con questa nuova produzione,
Jaïbi prosegue la propria indagine attorno al travaglio passato e
presente della politica e della società tunisine. Violence(s) è
una riflessione su delitti, grandi e piccoli, reali e immaginari,
commessi da gente “comune”, esseri eccezionali o psicopatici. Ben
prima dei recenti, tragici eventi, si investigano i processi che
scatenano il susseguirsi di violenze post-rivoluzionarie, rurali e
urbane, in Tunisia, democrazia non perfetta, ma punta avanzata del
movimento democratico dell’area mediorientale, dopo le speranze
disilluse all’indomani della primavera araba. L’artista, e lo
spettacolo teatrale con lui, sentono l’obbligo di osservare le
dinamiche di queste violenze dall’alto, in un contesto universale,
come viaggio nel profondo dell’animo umano che non può non
attingere a Omero, Eschilo, Sofocle, Euripide, Shakespeare, Dante,
Büchner, Pasolini, artisti che, nel tempo, si sono interrogati sulla
sofferenza dell’uomo e su quanto di irreale, surreale, tragicomico
e ineluttabile attraversi il nostro quotidiano.Lo spettacolo è un progetto condiviso dal Teatro Nazionale di Tunisia e dal Piccolo Teatro di Milano, in collaborazione con il Comune di Milano e con il sostegno di Arcus.
“Una constatazione terribile: la rivoluzione tunisina, per molti aspetti, invece che portare speranza, ha generato paure inedite, angosce, depressioni, gesti di disperazione, violenze molteplici e quotidiane ovunque, gesti, atti che sfociano in crimini atroci. Per quale ragione, altrimenti, migliaia di giovani tunisini si sarebbero gettati a mare per raggiungere il “mondo libero”? E per quale ragione altri si sarebbero immolati tramite il fuoco o l’impiccagione dai primi giorni della rivoluzione, e il loro numero non cessa d’aumentare, spaventosamente, ogni giorno? Perché tante violenze, stupri, furti, saccheggi, in aumento esponenziale? Al di là della spiegazione culturale, sociale, economica, politica, psichiatrica, non esiste forse un grande mistero, un buco nero insondabile legato al “passaggio all’azione”? Annientarsi o annientare l’altro, questa è la questione lacerante al cuore della nostra indagine civile, artistica.” Fadhel Jaïbi
Fadhel Jaïbi
Nasce
ad Ariana, cittadina a nord della Tunisia, nel 1945. A ventidue anni
si trasferisce in Francia per seguire gli studi teatrali. Tornato in
patria nel 1972, è tra i co-fondatori della Compagnia Regionale
della città di Gafsa. Due anni più tardi diventa Direttore del
Conservatorio Nazionale d’Arte drammatica, incarico che mantiene
fino al 1978. Nel 1976 fonda con la moglie, l’attrice e scrittrice
Jalila Baccar, la prima compagnia teatrale privata della Tunisia, il
“Nouveau Théâtre de Tunis”. In quasi quarant’anni di lavoro,
Jaïbi ha all’attivo una ventina di pièce tra le quali Familia,
spettacolo che segna la nascita di “Familia Production”,
struttura di diffusione, produzione e formazione artistica fondata
nel 1993 che prosegue il lavoro di innovazione e ricerca del “Nouveau
Théâtre de Tunis”. Artista tra i più amati e seguiti del
Maghreb, da alcuni anni ha ottenuto un considerevole successo in
Europa, sia nella conduzione di laboratori, workshop e dibattiti
sulla formazione dell’attore, sia per i suoi spettacoli andati in
scena in Italia, Spagna, Olanda, Svezia, Portogallo, Belgio e
Francia.Da ottobre 2014 diventa Direttore del Teatro Nazionale di Tunisia e fonda la “Scuola dell’attore” i cui allievi vanno a formare la Compagnia stabile del Giovane Teatro Nazionale.
Fadhel Jaïbi al
Piccolo
Fadhel Jaïbi
è stato introdotto al pubblico italiano grazie al Piccolo Teatro che
nel 2004, in occasione del “Festival del Mediterraneo”, ne ha
presentato Junun (Demenze),
già proposto con successo al Festival di Avignone, commovente e
bellissimo dramma sulla follia di un giovane uomo, tratto dai diari
della psichiatra che lo aveva in cura. Nell’aprile 2010, Jaïbi è
tornato al Piccolo, nell’ambito del “Progetto Mediterraneo”,
firmando la regia di Yahia Yaïch / Amnésia,
spettacolo di denuncia che racconta la storia di un ex numero due del
governo tunisino destituito e rinchiuso in un ospedale psichiatrico.
Amnésia è riproposto
in cartellone anche nella stagione successiva. In occasione della
ripresa di questo spettacolo, Jaïbi ha tenuto al Piccolo un
laboratorio sull’attore che ha dato inizio a una collaborazione, in
materia di formazione, consolidatasi in un progetto biennale con il
Théâtre de Chaillot - in cui Jaïbi era artista residente -, che
univa giovani allievi italiani e francesi.L’incontro
Democrazia(e) in pericolo? Tunisia, la speranza sospesa…
Mercoledì 2 settembre 2015, ore 18 - Fondazione Corriere della Sera,
Sala Buzzati
via Balzan 3, angolo via San Marco 21, Milano
saluti iniziali
Piergaetano Marchetti Presidente della Fondazione Corriere
della Sera
Filippo Del Corno Assessore alla Cultura del Comune di Milano
Fadhel Jaïbi Direttore del Teatro Nazionale di Tunisia
dialoga con
Armando Sanguini Scientific Advisor dell’Istituto per gli
studi di politica
internazionale, già Ambasciatore italiano in Tunisia e Arabia
Saudita
Stefano Torelli Research Fellow dell’Istituto per gli studi
di politica internazionale
Lorenzo Cremonesi Giornalista del Corriere della Sera
Sergio Escobar Direttore del Piccolo Teatro di Milano
Ingresso libero con prenotazione: 02 87387707 -
rsvp@fondazionecorriere.it
- www.fondazionecorriere.it
LA SCHEDA DELLO SPETTACOLO
Piccolo
Teatro Studio Melato (Via
Rivoli 6 – M2 Lanza)
venerdì
4 settembre, ore
20.30; sabato 5 settembre, ore 19.30
Violence(s)
Delitti,
grandi e piccoli (Crimes both petty and serious)
di e regia di Fadhel Jaïbi
di e regia di Fadhel Jaïbi
con
gli attori della Scuola e
del Teatro Nazionale
di Tunisia
un progetto del Teatro Nazionale di Tunisia e del Piccolo Teatro di Milano-Teatro d'Europa
in collaborazione con Comune di Milano, con il sostegno di Arcus
un progetto del Teatro Nazionale di Tunisia e del Piccolo Teatro di Milano-Teatro d'Europa
in collaborazione con Comune di Milano, con il sostegno di Arcus
spettacolo
in lingua araba con sovratitoli in italiano
Prezzi: platea 25 euro, balconata 22 euro
Durata: 2 ore circa
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