STAGIONE TEATRALE 2015/16 DEL
TEATRO LIBERO DI MILANO
Ancora
una volta, prendendo a prestito le parole di un grande Maestro, ci
interroghiamo sul senso del nostro stare insieme.
Stare
insieme come artisti, il senso della nostra fatica, dei nostri
sforzi, dei nostri progetti, del nostro ostinarci a raccontare, a
produrre, a mostrare, ad inventare, a cercare in qualche modo… di
fermare il tempo. Ma ci interroghiamo anche sul senso del vostro stare con noi, dell'affetto straordinario che voi, pubblico, da sempre ci riconoscete e ci restituite. È una relazione misteriosa la nostra, quella tra pubblico e artisti, silenziosa, educata, ma comunque intensa, emozionata, partecipe, necessaria, vibrante, affezionata, attenta e generosa.
La domanda arriva poi nuda fino a risuonare in noi in quella che è la domanda fondamentale... Perché facciamo teatro? Perché andiamo a vederlo? Perché ci ostiniamo a difendere questa piccola macchina di invenzioni? Per mestiere? Per vocazione? Per amore?
Ogni artista si pone questa domanda ogni giorno. Ed è una domanda cui è difficile dare una risposta. Ma è importante farlo e anche il pubblico deve porsela. Perché è importante dare una risposta comune, una risposta insieme. Perché forse l'unica possibile risposta è proprio da cercare in questo nostro straordinario rapporto.
Giorgio Strehler una volta ha detto: “... Amo il teatro perché è umano!” È una risposta al limite della semplicità ma è spiazzante perché, pensandoci, è straordinariamente vera.È l'umanità che cerchiamo stando insieme, che fa da collante e che spiega ogni nostro gesto. La difesa della nostra fragilità da una parte, dei luoghi del privato, dell'intimo, dell'emozione e del sogno ma anche e soprattutto la risposta alla brutalità che ci circonda, al brutto, alla violenza, all'ignoranza, ad una visione pratica e opportunistica del mondo.
L'arte contro il disumano, dunque. Non come rifugio, ma come risposta forte e decisa, urlata e vibrante, alle devastazioni, alle disarmonie e alle mostruosità che ogni giorno incontriamo sul nostro cammino. Arte e Umanità, dunque.Così, dedichiamo questa stagione, se in qualche modo dobbiamo darle una forma, un indirizzo, un percorso, a chi come noi ama le imprese impossibili, gli atti non pratici, le relazioni con gli altri, il fare senza pensare ad un ritorno.
A chi, artista o pubblico, è pronto con noi a compiere mille piccoli gesti teatrali.
Questa forse è la nostra risposta alla domanda.
Perchè non stiamo facendo teatro, stiamo compiendo immensi atti d’amore…
Una stagione, quella 2015-16 di Teatro Libero effervescente, ricca di titoli e di proposte, a cominciare da Non chiamatemi maestro, spettacolo di e con Corrado d’Elia, liberamente ispirato agli scritti e alle testimonianze di Giorgio Strehler, un inno al Teatro che andrà in scena dal 21 al 30 settembre.
Nei
mesi successivi la Compagnia
Teatro Libero
proporrà un altro suo successo, Hard
Candy
(1-14 dicembre) di
Brian Nelson,
una favola dark dove nulla è come sembra e dove si cela una vendetta
freddamente calcolata, e due nuove produzioni, Il
Calapranzi
di Harold Pinter (19
aprile-2 maggio),
un testo che non
conosce il tempo,
un vero e proprio thriller, una
macchina perfetta di teatralità e di contemporaneità, e
Iliade
(1-16 luglio),
che chiuderà la stagione proseguendo la riflessione di d’Elia su
antichità e contemporaneità avviata con Ulisse,
il ritorno.
Non meno interessanti le proposte di compagnie consolidate come Skené Company Milano che, oltre alla ripresa per San Silvestro di Parlami d'amore di Philippe Claudel (29-31 dicembre), cattivissima e brillantissima pagina matrimoniale in cui l’umorismo uccide, diretta ed interpretata da Michele Bottini e Claudia Negrin, affronterà, sempre per la regia della Negrin, il classico goldoniano La bottega del caffè (16-29 febbraio), sorprendentemente attuale, e La Danza Immobile, che metterà in scena due spettacoli diretti da Corrado Accordino, Così tanta bellezza (1-14 febbraio), una novità assoluta, e la commedia metateatrale ...secondo CYRANO (30 marzo-10 aprile) con Alessandro Betti e Alfredo Colina, che sicuramente non mancherà di divertire.
Estremamente contemporanei i progetti di CHRONOS3: con Best Of – Fai del tuo meglio (9-14 ottobre), per la regia di Tatiana Olear, primo testo tradotto in italiano del pluripremiato drammaturgo di Singapore Haresh Sharma presentato in forma di studio lo scorso anno al prestigioso Festival Tramedautore al Piccolo Teatro, si tratterà il tema del multiculturalismo, mentre con La storia inventata (25-31 gennaio), testo di Tobia Rossi liberamente ispirato al romanzo Testastorta dell’israeliana Nava Semel per la regia di Manuel Renga, si parlerà di leggi razziali e resistenza partigiana.
Di
attualità si occupa anche il
Circolo
Bergman
con Istruzioni
per l'uso del terzo millennio
(3-9 maggio),
una
creazione collettiva di e con Sarah Chiarcos, Paolo Giorgio e
Marcello Gori in cui teatro e musica si fonderanno coinvolgendo
attivamente il pubblico per comporre un proprio catalogo di
sopravvivenza.
Torna
inoltre il teatro di impegno civile della compagnia
Fenice
dei Rifiuti
di
Alessandro Veronese,
che proporrà Più
dei santi, meno dei morti – La notte in cui Pasolini
(26
ottobre-2 novembre)
in occasione del 40° anniversario della morte del poliedrico
intellettuale,
si cimenterà
con la commedia shakespeariana Misura
per misura
(11-15
gennaio),
in cui la fanno da padroni vizio, corruzione e lussuria, e
ripresenterà Nascondigli
(31 maggio-7 giugno),
azione scenica in difesa dello scandaloso amore tra Benjamin Price e
Violetta Castillo.
Immancabile l'appuntamento con il teatro-scienza della compagnia Arditodesìo di Andrea Brunello, che riprenderà Il principio dell'Incertezza (8-14 marzo), spettacolo con musica dal vivo sulla meccanica quantistica che tanti consensi ha riscosso la scorsa stagione, e presenterà un nuovo allestimento, Pale Blue Dot (10-20 maggio), su quel “pallido puntino blu” che è la Terra vista dal cosmo.
A due grandi nomi della cultura milanese e non solo sono dedicate invece le produzioni degli Eccentrici Dadarò: Blind date per Claudio Abbado (15-16 ottobre), una “orazione civile” ideata, scritta e raccontata da Andrea Pedrinelli per la regia di Rossella Rapisarda per tenere viva l’istanza etica che ha sempre animato la vita e la musica del famoso direttore d’orchestra scomparso nel 2014, e Senza filtro – Uno spettacolo per Alda Merini (3-9 novembre), un’occasione per andare a conoscere il “dietro le pagine” delle opere create dalla poetessa dei Navigli attraverso l’interpretazione della Rapisarda e la chitarra di Marco Pagani.
Il
pubblico avrà anche occasione di incontrare per la prima volta
le compagnie che hanno aderito quest'anno a Teatro Libero Liberi
Teatri, l'innovativo progetto di residenza e co-gestione della sala
che
indirizza l'attività di Teatro Libero dal 2011.
L'associazione
catanese
La
Memoria del Teatro
di
Francesca Vitale e Renato Lombardo, per la prima volta a Milano,
proporrà
una
rassegna di ben sei titoli,
Palco
Off – Autori, attori, storie di Sicilia,
con lo scopo di avvicinare gli spettatori alla sfaccettata realtà
dell’isola mediterranea tra dramma e commedia e anticipando ogni
spettacolo con un aperitivo a base di prodotti tipici: Mutu
(17-18
ottobre),
Niuiòrc
Niuiòrc
(22-23
novembre),
U
parrinu – La mia storia con Don
Pino Puglisi ucciso dalla mafia
(26-28
dicembre),
Giacominazza
(16-17
gennaio),
Sugnu
o non sugnu – Una notte insonne in casa Shakespeare
(18-20
marzo) e
Virginedda
addurata
(21-23 maggio).
Teatro
Invito,
trentennale formazione lecchese guidata da Luca Radaelli,
dal
10 al 16 novembre
metterà
in scena In
capo al mondo – in viaggio con Walter Bonatti,
dedicato al noto alpinista ed esploratore,
e un nuovo allestimento, Macbeth
Banquet
(1-7
marzo),
riduzione della tragedia shakespeariana a monologo con inserti di
dialetto lombardo.
Dal
16 al 21 dicembre
sarà invece la volta di N.O.S.
- Nuovo Orizzonte Spettacolo,
che presenterà Edith,
spettacolo
tra parole e musica sulla
Piaf
interpretata da Sarah Biacchi.
Nei
mesi di gennaio e di giugno si esibiranno ovviamente
anche gli allievi della Scuola
Teatri Possibili,
mostrando i frutti del proprio lavoro
con Sogni
Possibili – Tra sogno e realtà
(18-24
gennaio)
e
As-Saggi
2016
(15-26
giugno).
In aggiunta alle produzioni delle compagnie residenti e ai progetti promossi da Teatri Possibili, il cartellone include anche spettacoli che arrivano in ospitalità dal territorio milanese o da altre realtà del panorama teatrale nazionale.
Dall’1
all’8 ottobre
Giorni
Dispari Teatro
porterà in scena le due anime di Marilyn Monroe con Happy
birthday, Mr. President!,
mentre dal
19 al 25 ottobre,
in occasione del 71° anniversario della strage della scuola
elementare Francesco Crispi a Gorla, Oltreconfine
di Cesare Gallarini e l’Accademia
del Comico presenteranno
256
secondi, piovono bombe,
un racconto grottesco sui bombardamenti aerei contro i civili.
Il
mese successivo saranno di scena la compagnia ariaTeatro
con My
romantic history
(17-21 novembre)
di D. C. Jackson, un’amara e scoppiettante commedia sui trentenni
d’oggi, e Progetto
Teatro con
La
vita accanto (24-29 novembre),
tratto dall’omonimo romanzo di Mariapia Veladiano, spettacolo sulla
bellezza esteriore ed interiore che segna il ritorno della regista
Cristina
Pezzoli
al Libero.
Il
2016 si aprirà con Il
bosco
(4-10
gennaio)
di
David Mamet nell'allestimento di PianoInBilico
per la regia di Antonio Mingarelli
con Silvia Giulia Mendola e Alberto Onofrietti, “uno dei più
impressionanti, lucidi e spietati ritratti della vita di coppia”.
Dal
21 al 26 marzo,
mese femminile per eccellenza, tre attrici racconteranno le diverse
età di una donna e i diversi aspetti della sua personalità
controversa e psicotica in Quello
che le donne non dicono,
scritto e diretto da Fabio Banfo, una produzione Effetto
Morgana.
Dall’11
al 17 aprile
avremo ancora un titolo goldoniano, Gl’innamorati,
nella versione contemporanea e meridionale del Teatro
dei Borgia,
mentre dal
27 al 30 maggio
il Collettivo
Singhiozzo
ci proporrà Madame
Cyclette,
una commedia scritta e diretta da Patrizio Belloli a proposito della
guerra vana e sublime contro il tempo e le sue tracce impietose.
Infine,
dall’8
al 14 giugno,
Veranda
Rabbit
metterà in scena Temporaneamente
Tua
di Greta Zamparini, un viaggio nella sessualità e nel mondo della
prostituzione, basato su testi e testimonianze dirette.
Teatro
Libero
è un luogo raccolto informale e versatile, inserito nel vivace
contesto della zona di Porta Genova e dei Navigli, aperto all'arte e
ai giovani.
È
una sala suggestiva, sospesa in cima ad un
condominio
di via Savona, uno spazio confortevole e all'avanguardia dal punto di
vista tecnico, un teatro che si è saputo distinguere e affermare
negli anni nel panorama culturale milanese grazie ad
un'organizzazione sempre pronta ad investire verso nuove idee e nuovi
linguaggi.
La
programmazione di Teatro Libero, che gode del patrocinio del Comune
di Milano, è dedicata alla prosa ed è da sempre attenta alla
drammaturgia contemporanea e all’innovazione dei linguaggi, dando
spazio e libertà di espressione a talenti emergenti e ad artisti
prestigiosi. La stagione è tra le più estese, intense e varie della
città, iniziando a settembre e terminando a luglio, con un'offerta
di oltre trenta titoli. Questo ha portato nel corso degli anni ad
un’affluenza di spettatori paragonabile a quella di grandi teatri,
vantando un pubblico molto partecipe ed attento in costante crescita
numerica, oltre ad intensificare
l'attività a livello progettuale e di programmazione per offrire
alla città momenti di cultura durante tutto l'anno, anche nei mesi
estivi.
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