"IL MALATO IMMAGINARIO"
AL TEATRO COCCIA DI NOVARA
CON UNO STREPITOSO GIOELE DIX
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Accanto a lui Anna Della Rosa, nei panni di Tonina capace di amare il padrone secondo i suoi umori e subirne le invettive: la quotidianità tra immaginazione e nevrosi. Shammah propone un Malato immaginario “senza tempo e di tutti i tempi”, privo di convenzioni, in tensione continua, costruendo con la parola e la sua densità tragicomica, un doppio livello di angoscia esistenziale e gioco teatrale.
Un omaggio al grande attore, ma anche una necessità della regista di riprendere oggi il “suo” Malato per rappresentare le fragilità dell’uomo, la consapevolezza del disagio, del bisogno di difendersi dal mondo esterno e di fuggire le responsabilità dell’esistenza, in una consonanza col presente, con l’irreversibile condizione della perdita di fiducia in se stessi e nei propri simili.
L’impianto scenico resta quello di Fercioni: privo di tendaggi, di segnali di benessere borghese e di eleganze barocche. Una stanza di tulle nero, inscatolata in una cornice grigia e dominata dalla rossa poltrona del malato, è il luogo in cui si consuma il vizio maniacale di Argan.
Accanto a Gioele Dix e Anna Della Rosa una compagnia d’eccezione, attori che in questi anni hanno collaborato con il Teatro Parenti e che sono oggi alta espressione di palcoscenico.
di Molière
Traduzione Cesare Garboli
Regia Andrée Ruth Shammah
Con Gioele Dix
Anna Della Rosa, Marco Balbi, Valentina Bartolo, Francesco Brandi, Piero Domenicaccio, Linda Gennari,
Pietro Micci, Alessandro Quattro, Francesco Sferrazza Papa
Scene e costumi Gianmaurizio Fercioni – Luci Gigi Saccomandi
Musiche Michele Tadini e Paolo Ciarchi
Produzione Teatro Franco Parenti
GIOELE
DIX
Presente
– nel ruolo del giovane Cleante – al fianco di Franco Parenti
nella storica edizione de Il malato immaginario (1982), ha recitato
in più di quaranta spettacoli, diretto, tra gli altri, da Giorgio
Gallione in Corto Maltese, da Sergio Fantoni in Edipo.com e da Andrée
Ruth Shammah in La Bibbia ha (quasi) sempre ragione, dei quali era
anche autore. Noto al teatro italiano per la sua acuta ironia e per
la sua capacità affabulatrice, vista nei suoi ultimi spettacoli
Nascosto dove c’è più luce e DixPlay (100 e 150 repliche in tutta
Italia) e in occasione dei GioveDix letterari su Calvino, Manganelli,
Buzzati... Conta numerose partecipazioni al cinema e in programmi
comici di successo in tv, come Mai dire gol e Zelig. Ultimamente
sulle scene anche in veste di regista (Sogno di una notte di mezza
estate, Oblivion show), ha pubblicato diversi libri (l’ultimo è
Quando tutto questo sarà finito, Mondadori).
ANNA
DELLA ROSA
Pluripremiata
attrice formatasi con Luca Ronconi e Massimo Castri, ha lavorato tra
gli altri con Peter Stein, Nanni Garella, Marco Bellocchio. E’
stata protagonista in Trilogia della Villeggiatura diretta da Toni
Servillo e in BlackBird diretta da Lluis Pasqual. E’ la Ragazza
Esangue ne La grande bellezza di Paolo Sorrentino.MARCO BALBI
Ha lavorato tra gli altri con il Piccolo Teatro di Milano, il Teatro Franco Parenti, il Ctb Stabile di Brescia, l’Olimpico di Vicenza.
È stato diretto da Filippo Crivelli, Dario Fo, Giorgio Gallione, Nanni Garella, Mina Mezzadri, Massimo Navone, Carmelo Rifici, Giancarlo Sbragia, Andrée Ruth Shammah, Lina Wertmüller. Ha lavorato anche con Diego Abatantuono, Franco Branciaroli, Dario Fo.diretta da Michelangelo Galeati.
VALENTINA
BARTOLO
In
teatro con numerosi spettacoli tra cui Biblioetica, Le rane, Le
baccanti, Prometeo incatenato e Infinities di Luca Ronconi, Demoni di
Peter Stein, 100% furioso di Ricci/Forte Ha lavorato con il teatro
Stabile dell’Umbria e di Torino. Tra le partecipazioni televisive e
cinematografiche si ricorda Peopling the palace at Venaria Reale
diretto da Peter Greenaway.FRANCESCO BRANDI
Attore per Paolo Virzì sia a teatro che al cinema. Sugli schermi cinematografici anche con La Passione (regia Carlo Mazzacurati), Habemus Papam e Madre (regia Nanni Moretti), Benvenuti al nord (regia Luca Miniero). Attore anche in Film Tv, tra cui Un matrimonio diretto da Pupi Avati nel 2012.
PIERO DOMENICACCIO
Attore dal 1963, ha lavorato a lungo per il Piccolo Teatro di Milano; si ricordano i ruoli di Vittorio Emanuele III in W BRESCI di Tullio Kezich e di Velosipedkin in Il Bagno di Majakowskij. Attore del Gruppo della Rocca, e della compagnia Franco Parenti.
Ha lavorato tra gli altri con Giorgio Strehler, Mario Missiroli, Franco Parenti Andrée Ruth Shammah, Dario Fo, Giorgio Barberio Corsetti, Massimo Castri.
LINDA
GENNARI
Attrice
di cinema e teatro formatasi con Susan Batson, Danio Manfredini,
Michele Abbondanza, Arianne Mnouschkine, Yoshi Oida, ha lavorato con
Michele Placido, Alessandro Genovesi, Andrée Ruth Shammah, Peter
Stein, Marco Baliani, Leo de Berardinis e Nanni Garella. Coautrice
per la tv di Rimini Ailoviù.PIETRO MICCI
Già diretto da Andrée Ruth Shammah in Una Notte in Tunisia di Vitaliano Trevisan al fianco di Alessandro Haber, Ondine di Jean Giraudoux, Lulù di Carlo Bertolazzi e La Locandiera di Carlo Goldoni, è attore di teatro e teatro danza in Germania.
ALESSANDRO QUATTRO
Lavora come attore in teatro con – tra gli altri – Marco Baliani, Thierry Salmon, Andrée Ruth Shammah, Elio de Capitani e Ferdinando Bruni, Antonio Latella, Fabio Sonzogni, Renzo Martinelli, Lorenzo Loris, Manuela Cherubini e Mario Perrotta; nel cinema con Giuseppe Bertolucci, Giovanni Maderna, Saverio Costanzo, Tom Tykwer e Gabriele Salvatores. Dal 2004 inizia a realizzare spettacoli anche come autore-regista.
FRANCESCO
SFERRAZZA PAPA
Giovane
attore, formatosi tra l’accademia Silvio d’Amico, laboratori
teatrali diretti da Luca Ronconi e stage di mimo, ha lavorato con
Gabriele Lavia e interpretato ruoli ne Lo zoo di vetro di Tenessee
Williams e Le relazioni pericolose di Choderlos De Laclos. Nel 2011
vince il Premio Nazionale delle Arti.
DALLA
STAMPA
Nel
limpido spettacolo di Shammah, che riallestisce la trasparente,
asettica scenografia di Gianmaurizio Fercioni del 1980(…),
eccellono alcuni interpreti minori, da Francesco Brandi a Pietro
Micci e Valentina Bartolo. Eroico Gioele Dix.
Franco
Cordelli – Corriere della Sera
Bravo
Gioele Dix(…)conquista il teatro esaurito che lo applaude
calorosamente come un eroe.
Anna
Bandettini – La Repubblica
La
regia della Shammah conserva quelle geometrie sottilmente metafisiche
che caratterizzavano la versione originale (…)
Sono
ancora elegantissimi i costumi senza tempo di Gianmaurizio Fercioni,
ed elegantissima è la sua scenografia (…)
Svetta
una maiuscola Anna Della Rosa nel ruolo della Tonina un po’
infermiera un po’ monaca-guerriera: la scena in cui si traveste da
medico è un pezzo di bravura. Da citare, fra gli altri, anche i
collaudati Marco Balbi e Piero Domenicaccio – a cui tocca la
grandiosa invettiva del professor Fecis – nonché l’esilarante
giovane Purgon di Francesco Brandi.
Renato
Palazzi – Il Sole 24OreMagnifica traduzione di Cesare Garboli. Nel segno di una pulizia classica fuori dal tempo, la regia di Shammah lavora sul peso specifico di ogni parola, sulle ambiguità dei personaggi. (…) le eleganti scene di Gianmaurizio Fercioni che disegnano lo spazio in una geometria di linee convergenti sulla poltrona rossa di Argan. Tutto è in luce, ma sull’orlo del nero. (…) segnaliamo Anna Della Rosa, nel ruolo di Tonina che fu di Lucilla Morlacchi: strepitosa. E l’esordiente Francesco Brandi.
Sara Chiappori – La Repubblica
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