"IN ARTE LIALA"
AL TEATRO BESOSTRI DI MEDE (PV)
Dici Liala e subito il mondo si tinge di rosa, sia che tu abbia divorato tutti i suoi libri ma anche se ne hai sentito semplicemente parlare e magari, a volte, con un malcelato sorriso di superiorità sulle labbra; eppure non è poca cosa riuscire a far associare il proprio nome ad un colore, trasformandolo quasi in un aggettivo!
Liala, pseudonimo di Amalia Liana
Cambiasi Negretti Odescalchi nata nel 1897 sul Lago di Como a Carate
Lario, rimane, ancora oggi, una delle scrittrici italiane più
apprezzate, soprattutto tra il pubblico femminile. Malgrado i suoi
racconti siano stati spesso tacciati di essere datati e melensi e
relegati dalla critica all'ambito della letteratura rosa, è indubbio
come non solo abbia saputo coltivare la fantasia di più di una
generazione di donne, ma anche come abbia saputo incarnare nel suo
stile piano, descrittivo ed elegante, un modo di fare letteratura che
riassume il bello scrivere proprio di più di una generazione di
scrittori italiani.
I suoi libri hanno venduto più di
dieci milioni di copie solo in Italia e l'hanno resa una delle
scrittrici di romanzi d'appendice più famose del Novecento a livello
internazionale.
Non si diventa la scrittrice più letta
d’Italia per puro caso, deve esserci qualcosa che ti sprona e che
ti sostiene, qualcosa di così immenso da diventare il centro della
tua vita: ed il centro della vita di Liala era l’Amore, l’amore
con l’A maiuscola, passionale, elegante, dolce, travolgente,
fatale, fatto di baci sospirosi e palpiti del cuore, in una parola
romantico!
Giovanissima sposa il Marchese Pompeo
Cambiasi più vecchio di 17 anni, ma il vero amore travolge per la
prima volta la vita di Liana, quando incontra il marchese Vittorio
Centurione Scotto, valoroso ufficiale della Regia Aeronautica.
Lo stesso amore la trascina pochi anni
dopo alla disperazione quando l’adorato Vittorio muore tragicamente
precipitando con il suo idrovolante nel Lago di Varese: per Liana è
una tragedia. Trascorre mesi e anni malinconici fino a quando scopre
che solo scrivendo può rivivere i giorni felici con il suo adorato
aviatore. Scrive un primo libro che intitola “Signorsì”.
Pubblicato dall’editore Arnoldo Mondadori, il romanzo andrà
esaurito in una ventina di giorni e da allora ne sono state vendute
solo in Italia più di tre milioni di copie.
Inizia così la lunghissima carriera
artistica di Liala, così ribattezzata da Gabriele D’Annunzio.
Pubblicherà centinaia di libri tutti dedicati all’amore romantico
che hanno fatto sognare e sospirare le donne dell’Italia intera per
generazioni.
Per vendere sogni in così tanti anni
di vita artistica ci vuole un grande talento e a quel talento
l’attrice Laura Negretti, ha voluto rendere omaggio con questa
commedia realizzata con la sua compagnia teatrale.
L’ISPIRAZIONE
Fin da bambina mi apparivano strani e,
come minimo fuori contesto, le decine di graziosi libri di una tal
Liala allineati sullo scaffale della bottega di mio nonno; falegname
di professione e uomo tutto d’un pezzo. Certo, l’ingenua
innocenza vive nello sguardo dei bambini ma, visto che ingenua e
tanto meno innocente non lo sono mai stata, fin da allora trovavo
singolare quella strana convivenza tra le bellissime donne dallo
sguardo languido, raffigurate sulle copertine della suddetta Liala, e
gli scalpelli e martelli di mio nonno.
Il mistero venne svelato il giorno in
cui, essendo mio nonno in vena di clamorose rivelazioni, nemmeno si
trattasse di un segreto di stato, svelò ad una perplessa nipotina
che lei poteva vantare di avere lo stesso sangue di una famosissima
scrittrice.
E narrò così la vicenda di questa sua
bella e lontana cugina che da una tragedia d’amore seppe passare al
successo editoriale, divenendo nel giro di pochi anni la più grande
scrittrice rosa di tutti i tempi e nel mentre lo diceva indicava, con
gesto plateale, i misteriosi libri della ancor più misteriosa Liala.
Con il senno di poi credo che mio nonno
tendesse ad enfatizzare un tantino certi piccoli particolari; come
quando mi raccontava, per la decima volta almeno, le visite che
l’elegantissima Liala faceva ai parenti del paesello.
Ogni volta la versione si arricchiva di
nuovi ed esotici dettagli; la Fiat Balilla si trasformava in
un’Isotta Fraschini con autista in livrea ed il cappotto
dell’elegante signora diventava una pelliccia di ermellino.
D’altra parte, se buon sangue non
mente, anche nelle vene del mio pragmatico nonno falegname scorreva,
vivacissimo, il gene dell’iperbole fantasiosa.
Reali o verosimili che fossero questi
racconti hanno accompagnato tutta la mia infanzia e Liala, ad un
certo punto, ha soppiantato nei miei sogni di bambina le varie
Biancaneve e Cenerentola. Gli ingredienti c’erano tutti; bellezza,
ricchezza, un amore infelice e, soprattutto, un principe azzurro che
aveva le fattezze di un biondo aviatore.
E, se come abbiamo già detto, è vero
che buon sangue non mente, divenuta io stessa un’artista, sebbene
non della pagina scritta ma del palcoscenico, mi è parso naturale
rivolgere il mio ardore interpretativo verso l’icona della mia
infanzia a cui pare, qualcuno dice, io somigli anche in modo
evidente.
Tutta questa gran somiglianza io non la
vedo ma è certo che a questa lontanissima parente mi lega la
passione per la realtà che si fonde con il sogno e la fantasia.
E dove, se non in teatro, ci si sente
fatti della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni?
Detto fatto; il sogno è diventato uno
spettacolo che vuole rendere omaggio ad una donna che ebbe la forza e
l’intelligenza di trasformare il nero di una tragedia d’amore
nella più rosa delle carriere letterarie.
Quella donna era Amalia Liana Cambiasi
Negretti Odescalchi, in arte Liala!
Laura Negretti
Direttore Artistico Teatro in Mostra
Como
Progetto teatrale di Laura Negretti
con Laura Negretti, Alessandro Baito,
Valentina Ferrari, Antonio Grazioli, Franco Maino
Regia e Drammaturgia: Marco Filatori
Scenografia - Progetto Luci: Armando
Vairo
Assistente alla regia: Manuela Maffina
Produzione: Teatro in Mostra – Como
Biglietti: interi euro 18, ridotti studenti e over 65 euro 15
Prevendita presso il comune di Mede nei
giorni di mercoledì e venerdì dalle 9,30 alle 12,30 e
Sabato 31 ottobre presso la
biglietteria del teatro dalle ore 10,00 alle ore 12,00 e dalle ore
20,00 a inizio spettacolo per i posti ancora disponibili.
Prenotazioni online su
www.teatrobesostri.it
info@teatrobesostri.it - tel.
335.7848613 – 0384.822204
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