TRAGICOMICHE STORIE SUI BOMBARDAMENTI AEREI CONTRO I CIVILI
"256 SECONDI, PIOVONO BOMBE"
Il 20 ottobre 1944, alle ore 11.29, gli alleati iniziarono il bombardamento della Breda. Il comandante di un aereo sbagliò ad interpretare le coordinate e si ritrovò sopra il quartiere di Gorla. Invece di proseguire e sganciare le bombe nell'Adriatico, decise di liberarsi del carico dove si trovava. Una delle bombe centrò il vano delle scale della scuola elementare "Francesco Crispi", entrando fino al rifugio e provocando la morte di 184 bambini.
256 secondi, piovono bombe è un racconto grottesco fatto di spezzoni come quelli incendiari che distrussero Dresda, Tokio, Milano; un racconto fatto diframmenti come quelli dei resti di Hiroshima; un racconto fatto di schegge come quelle delle mine aeree che distrussero Londra, Amburgo; una narrazione poetica tratta dai brandelli della memoria dei protagonisti.
"...l'unico
rifugio antiaereo efficace è la pace"
Dall’inizio del secolo scorso, dopo l’invenzione dell’aereo, gli uomini hanno ideato sistemi sempre più sofisticati per effettuare offensive di bombardamento sulle città. Interi territori urbani con le loro popolazioni di civili da oltre un secolo, sono considerati come bersagli per attacchi con esplosivi ad alto potenziale, con bombe incendiarie, bombe dirompenti, ritardanti, bombe atomiche, fino ad arrivare alle bombe umane di oggi. Una vera ecatombe non solo di vite umane, ma di ogni cosa bella. La guerra, con la sua imbecille cecità, ha fatto cadere uomini, case, città, ha polverizzato archivi, biblioteche, musei; infranto sogni, illusioni e speranze.
256
secondi era il tempo medio che impiegava un ordigno d’aereo della
seconda guerra mondiale, dal momento dello sgancio alla
deflagrazione. Sono stati per donne, anziani, bambini, uomini
innocenti di ogni parte del mondo, gli ultimi 256 secondi di vita.
Sono stati anche gli ultimi secondi di molti progetti, dei sogni,
delle idee culturali, dei monumenti, delle opere d'arte e della
storia.
La
follia umana arriva a distruggere in pochi secondi quello che il
genio umano è riuscito a costruire in secoli.
CESARE
GALLARINI
Cesare
Gallarini regista di Oltreconfine vanta una carriera ultraventennale
come regista, attore e comico per la tv, la radio, il teatro e il
cinema.
Ha
lavorato con molte compagnia teatrali italiane ed europee
(QuellidiGrock - Out Off - Teatro Instabile ecc.). Ha pubblicato vari
volumi sulla recitazione e sulla comicità intenzionale. I suoi
spettacoli sono apprezzati sia in Italia sia in Europa (Parigi,
Berlino). È coautore, tra gli altri, di Aldo Giovanni e Giacomo, I
fichi d’India e ha collaborato con i più importanti attori comici
italiani. A oggi ha firmato oltre 70 regie teatrali in Italia,
Germania, Francia. Molti dei suoi lavori sono a sfondo sociale:
Ustica,
Emigranti,
Ingresso
nel vuoto
(spettacolo che ha ricevuto l'apprezzamento dal Presidente della
Repubblica), La
bambagia e il cilicio,
Il
viaggio della Saint Louis, in fuga dalla guerra.
scritto
e diretto da Cesare Gallarini
con
Cesare Gallarini, Lorena Marconi, Claudio Zucca
illustrazioni
live Tiziano Riverso
scene
Marlis Brinkmann
tecnico
audio-video Gino Sacco
produzione
Oltreconfine
in
collaborazione con Accademia del Comico
"Ai
bambini uccisi dalla guerra, nelle loro scuole, con i loro maestri"
Teatro
Libero
Via
Savona, 10 - MilanoBIGLIETTERIA
PREZZI BIGLIETTI
Intero € 21,00
Ridotto under26 e over60 € 15,00
Allievi Teatri Possibili con TPCard € 10,00
(prime rappresentazioni € 3,00)
Prevendita € 1,50
ORARIO SPETTACOLI
Da lunedì a sabato ore 21.00
Domenica ore 16.00
ORARI BIGLIETTERIADa lunedì a venerdì dalle 15.00 alle 19.00
Nei giorni di spettacolo:Da lunedì a venerdì fino alle 21.30
Sabato dalle 19.00 alle 21.30
Domenica dalle 14.00 alle 16.30
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