CONVEGNO INTERNAZIONALE ALLA "SAPIENZA" DI ROMA
TADEUSZ KANTOR FRA TEATRO, ARTI VISIVE E LETTERATURA
In occasione del centenario della nascita di Tadeusz Kantor, Sapienza – Università di Roma e Istituto Polacco di Roma organizzano un convegno internazionale – dal titolo Politica dell'arte, politica della vita: Tadeusz Kantor fra teatro, arti visive e letteratura - per riflettere sull’attualità del grande artista e uomo di teatro. Il convegno, a cura del prof. Luigi Marinelli e della prof.ssa Valentina Valentini, avrà luogo, il 30 novembre presso la sala Odeion di Sapienza – Università di Roma (P.le Aldo Moro, 5), e l’1 e il 2 dicembre presso l’Istituto Polacco di Roma (via V. Colonna 1) a Roma.
Tadeusz
Kantor (Wielopole Skrzyńskie 1915 – Cracovia 1990), artista di
fama eccezionale – reso celebre a livello mondiale da indiscussi
capolavori teatrali quali La
classe morta
e Wielopole-Wielopole
- trovò accoglienza e attenzione anche in Italia sin dagli anni
Sessanta del secolo scorso, con mostre, spettacoli, residenze ed
attività di insegnamento.
Un
simposio internazionale che vede la significativa partecipazione di
alcuni fra i maggiori esperti internazionali e nuovi studiosi
dell’opera di Kantor: Paola Bianchi, Andrea Cusumano,
Karolina
Czerska, Katarzyna
Fazan, Helga Finter, Francesco Fiorentino, Tommaso Gennaro, Gianni
Giannoli, Cristina Grazioli, Jaromir Jedlinski, Tomasz Kirenczuk,
Michal Kobialka, Luigi Marinelli, Laura Quercioli Mincer, Katarzyna
Osinska, Zbigniew
Osinski, Moni
Ovadia, Renato Palazzi, Silvia Parlagreco, Andrea Peghinelli, Didier
Plassard, Krzysztof Plesniarowicz, Ludmila Ryba, Lech
Stangret, Przemyslaw Strozek,
Carla Subrizi, Valentina Valentini, Andrea Vecchia, Maria Pia
Verzillo,
Witold Zahorski, Natalia Zarzecka.
Non
si tratta di uno dei tanti eventi d’occasione in onore del
centinaio della nascita dell'artista polacco, bensì di un
approfondimento scientifico e storico-critico, secondo una
prospettiva intertestuale, interculturale e intermediale.
Con
una rara introduzione in video di Achille Perilli e le riflessioni
conclusive affidate a Moni Ovadia – i due artisti che
accompagnarono l’inizio e la fase finale dell’avventura
kantoriana in Italia – il convegno intende attraversare e
rischiarare l’opera del Maestro polacco da più versanti,
considerandone gli aspetti culturali e letterari (la tradizione
polacca ed europea), l’ambito delle arti visive (dalla pittura
informale al disegno per la scena, dall’happening
all’environment),
l’esperienza delle performing
arts
(i rapporti
con
il teatro yiddish
dell’Ostjudentum,
con la tradizione di avanguardia del teatro polacco ed europeo del
Novecento, nonché con altri grandi esponenti del teatro
contemporaneo).
Proiettando
l’approccio intertestuale in un’ottica internazionale, questo
convegno romano intende dunque porre a confronto il lavoro di Tadeusz
Kantor con le precedenti e coeve tendenze artistiche polacche,
europee e statunitensi, in una riscoperta attualità della sua intera
produzione. Il tentativo kantoriano appare infatti come uno dei più
significativi e felici esperimenti novecenteschi non solo di
Gesamtkunstwerk
e di “superamento dei confini” fra varie espressioni artistiche,
ma anche di “abbattimento di muri” (ideologici, tematici,
formali) fra le “due Europe” di allora e il resto del mondo.
Le
diverse sessioni del convegno sono quindi pensate per affrontare
alcuni snodi fondamentali “dell’opera totale” di Tadeusz
Kantor, quali la tradizione teatrale polacca, la letteratura e le
arti visive dell’Ottocento e del Novecento presenti nella pratica
teatrale (Mickiewicz, Wyspianski, Witkiewicz, Schulz, Gombrowicz…),
le interferenze con e fra le arti visive. Un ulteriore e fondamentale
ambito d’indagine è poi costituito da uno stimolante confronto con
le tendenze euroamericane come happening,
performance
art,
installazioni,
pop
art,
arte povera… Tra gli altri aspetti presi in considerazione trovano
trattazione il registro sonoro-vocale e la musica negli spettacoli di
Tadeusz Kantor, nonché il rapporto di questi con la cultura, il
teatro e il mondo ebraico dell’Ostjudentum.
Il
convegno Politica
dell'arte, politica della vita: Tadeusz Kantor fra teatro, arti
visive e letteratura
(Roma,
30 novembre – 2 dicembre 2015)
fa
parte delle celebrazioni per il centenario
della nascita dell’artista organizzate in Italia
(www.tadeuszkantor100.it),
in collaborazione con la
Cricoteka. Centro di Documentazione sull’Arte di Tadeusz Kantor di
Cracovia, ed è organizzato dal Dipartimento
di Studi Europei, Americani e Interculturali e
il Dipartimento
di Storia dell’Arte e Spettacolo,
Sapienza
- Università di Roma,
l’Istituto
Polacco di Roma, col
sostegno
dell’Accademia Polacca delle Scienze
di Roma e Culture.pl
nonché
col patrocinio della Fondazione Tadeusz Kantor di Varsavia.
Si
ringrazia per la collaborazione
Andrea
Vecchia (dottorato
di ricerca in Musica e Spettacolo, Sapienza Università di Roma).
Le
relazioni verranno presentate in inglese, italiano e polacco con
traduzione simultanea.
Ingresso
gratuito. Non è richiesta l’iscrizione.
A
completare l’evento, ci saranno tre eventi collaterali: la mostra
di Romano Martinis TADEUSZ
KANTOR
- CRICOT
2
(inaugurazione: 30 novembre, ore 19.00 presso Istituto Polacco di
Roma, via V. Colonna 1), lo spettacolo La
casta
morta
di Adriano Marenco, (soggetto di
Luigi
Marinelli e Michele Sganga, compagnia Walden in collaborazione con
Patas Arriba Teatro, regia di Simone Fraschetti - 1 dicembre Teatro
Trastevere), e la mostra di disegni della collezione di Stefania Piga
(novembre/dicembre Cafè
Europe, Roma)
“Sapienza
- Università di Roma”
Istituto
Polacco di Roma
30
novembre – 2 dicembre 2015
a
cura di Luigi Marinelli e Valentina Valentini
in
memoria di Jozef Chrobak
ingresso
libero
EVENTI
COLLATERALI
mostra
di Romano Martinis TADEUSZ
KANTOR
- CRICOT
2
inaugurazione:
30 novembre, ore 19.00
Istituto
Polacco di Roma, via V. Colonna 1
La
mostra comprende circa 200 fotografie che ricostruiscono il percorso
teatrale del
grande artista polacco
Tadeusz Kantor. Romano
Martinis
è stato, in Italia, il primo fotografo a documentare l’opera
teatrale dell’artista: a
partire dalla prima rappresentazione italiana di La
gallinella acquatica
(alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma nel 1969,
quando Kantor, su invito di Achille Perilli, fu ospite del Premio
Roma), fino al 1991
con
l’ultimo spettacolo Oggi
è il mio compleanno,
andato in scena ormai senza Kantor, morto durante le prove l’8
dicembre del 1990.
La
mostra sarà accompagnata da un' intervista con Achille
Perilli -
grande artista ed intellettuale, che per primo invitò l'amico
Tadeusz Kantor a Roma - e da una preziosa selezione di lettere che
Perilli e Kantor si scambiarono. L’intervista
realizzata da Giuseppe Appella, risale al 2012.
spettacolo
La
casta
morta,
di Adriano Marenco,
soggetto
di
Luigi
Marinelli e Michele Sganga,
compagnia
Walden in collaborazione con Patas Arriba Teatro, regia di Simone
Fraschetti
1
dicembre
Teatro
Trastevere, via Jacopa dè Settesoli, 3, Roma
"La
casta morta" nasce come un omaggio all'autore de "La classe
morta", Tadeusz Kantor, del quale nel 2015 ricorre il centenario
della nascita
Abbiamo
scelto di non rivisitare o riproporre le opere di Kantor, ma di
realizzare uno spettacolo nuovo, un'opera originale ispirata alla sua
concezione dell'arte come libertà, continuo dissenso e "salvezza".
Quelli
che erano i vecchi-bambini de "La classe morta" sono ora
ministri e deputati, l'aula scolastica diviene aula Parlamentare. Il
potere da una parte, l'arte come "realtà del rango più basso"
dall'altra. Cinque parlamentari e un commesso eleggono il presidente
fantoccio Neoplasio. A turno lo animano, gli danno voce ma, in
Neoplasio, burattino e burattinaio coincidono. Nell'ombra della sua
autorità faranno tutto il possibile per mantenere il potere fino
alla fine dei giorni.
mostra
di disegni della collezione di Stefania Piga
novembre/dicembre
Cafè
Europe, Via Filippo Civinini, 69, Roma
INFO:
CONTATTI:
Sapienza
Università di Roma
Andrea
Vecchia
Istituto
Polacco di Roma
Ania
Jagiello
+39
06 36 00 46 41 / +39 06 36 00 07 23
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