"IN CAPO AL MONDO" IN VIAGGIO CON WALTER BONATTI AL TEATRO LIBERO DI MILANO
Uno
dei più grandi alpinisti di sempre, l’ultimo grande esploratore.
Ci ha lasciato da poco e noi vogliamo ricordarlo raccontando la sua
vita, ma soprattutto la filosofia di un personaggio unico e speciale,
che ha cercato di superare i propri limiti, come non solo il campione
ma ogni uomo dovrebbe fare.
In
capo al mondo
è uno spettacolo che regala il fascino dell’avventura e delle
conquiste, le esplorazioni nella natura selvaggia. Ma è soprattutto
un omaggio alla montagna, che noi, vissuti ai piedi del Resegone e
della Grigna, non possiamo non amare.
La
narrazione si accompagna alla musica dal vivo, proiezioni di immagini
spettacolari ci immergono nelle imprese di Bonatti. Un attore e un
musicista ci guidano nella più coraggiosa delle spedizioni: la
realizzazione dei sogni di un uomo libero.
Alcuni estratti dalla critica:
"Ho
potuto dedicare la mia attenzione alla tecnica narrativa,
all’impianto drammaturgico: che, va detto, funziona bene,
coinvolge, svela anche particolari inediti. E va dato merito dunque
alla compagnia Teatro Invito, per aver messo in scena questa
particolare storia privata e pubblica, parte integrante
dell’immaginario nazionale, eppure un po’ rimossa. Radaelli è
bravo, sapientemente tiene ritmi e tensioni."
(Andrea
Porcheddu, Glistatigenerali.com)
"Radaelli
è un interprete essenziale, ha trovato molto di sé in questo
incontro, lo incarna, lo carica sulle proprie spalle, come un allievo
che ha fatto interamente proprio il maestro. Non ne fa un ritratto
scontato. Ha trovato un suo Bonatti, ha aperto una sua via. Tra arte
e avventura c’è una relazione autentica, una ricerca intensa
dell’umano. Così ci restituisce un grande incontro, possente come
una montagna, travolgente come una bufera, dolce come un alba in
vetta."
(Roberto Rampi, Vorrei.org)
(Roberto Rampi, Vorrei.org)
"Non
basta avere una storia fantastica da raccontare per fare del buon
teatro, ma Federico Bario e Luca Radaelli hanno creato un’opera
commovente e viva che ha catturato ed emozionato tutta la sala con un
racconto diretto ma intenso scaturito dall’incontro di Radaelli
proprio con Bonatti, un anno prima che morisse, in teatro."
(Enrico Giussoni, Assesempione.info)
(Enrico Giussoni, Assesempione.info)
"Tanto
semplice quanto creativa ed efficace la scenografia, una serie di
scatoloni che, di volta in volta, diventano montagne da ricostruire.
Splendide le immagini, indimenticabili i video inseriti nello
spettacolo. Attraverso il mappamondo che scorre sul corpo,
Radaelli-Bonatti, percorre l’intero mondo negli angoli allora meno
conosciuti, per scoprirne natura e segreti, ma solo per raccontarli
nei grandi reportage di Epoca
e nei suoi libri. Come aveva fatto nella sua vita."
(Sergio Perego, Il Giorno)
(Sergio Perego, Il Giorno)
“Una
narrazione misurata e sentita quella presentata dalla compagnia
lecchese Teatro Invito, che si affida soprattutto alla parola e al
gesto per riportare alla memoria la vita del celebre alpinista
recentemente scomparso.”
(Giulio Sonno, Paperstreet.it)
(Giulio Sonno, Paperstreet.it)
Di Luca Radaelli e Federico Bario
regia
Luca Radaelli
con
Luca Radaelli e Maurizio Aliffi alla chitarra
immagini
a cura di Paola Nessi
progetto
luci e tecnica Michele Napione e Marco Mantella
videoinstallazione
Daniele Lorenzo Fumagalli
organizzazione
Elena Scolari
Si
ringrazia Rossana Podestà
Produzione
Teatro Invito
Martedì
10
novembre 2015
– ore 19.00
Bonatti,
l’ultimo esploratore
Partecipano
Sandro
Filippini,
Roberto
Serafin, Luca Radaelli,
Roberto
Rizzente
Un
incontro per raccontare la storia di Bonatti da un’altra
prospettiva: quella dell’uomo, attraverso le testimonianze di chi
lo conosceva e lo seguiva, non solo ne raccontava le imprese ma ne
condivideva l’avventura. Martedì 10 novembre alle ore 19.00, in
occasione del debutto di In
capo al mondo
- in
viaggio con Walter Bonatti,
di
Luca Radaelli e Federico Bario,
al
Teatro Libero si terrà un incontro informale che vuole essere prima
di tutto un omaggio affettuoso a uno dei più grandi alpinisti ed
esploratori italiani. Saranno i ricordi e le riflessioni dei
partecipanti a celebrarne la memoria e preparare il pubblico allo
spettacolo che seguirà alle ore 21 in scena fino a lunedì 16
novembre.
Sandro
Filippini
Nato
a Milano nel 1951. Dal
1980
giornalista
alla Gazzetta dello Sport.
Autore
della Grande Enciclopedia dell'Olimpiade (Motta Editore) e della voce
Alpinismo per l'enciclopedia Treccani. Autore
di film e speciali con Walter
Bonatti e Reinhold Messner.
Sempre
con Messner ha collaborato alla realizzazione di convegni e
contributi nell'ambito
del Film Festival di Trento
e ha
scritto per Mondadori Electa il libro “Bonatti, il fratello che non
sapevo di avere”.
Ha
curato per la Gazzetta dello Sport le due collane di DVD "Il
grande alpinismo".
Roberto
Serafin
Redattore
dello storico notiziario del CAI Lo Scarpone per un quarto di secolo
(durante il quale si è preso cura di 358 fascicoli), Roberto
Serafin è
nato a Roma nel 1939 ma ha trascorso la sua vita a Milano
frequentando e – più che altro – sognando le montagne.
È autore di vari libri, tutti di montagna, tra i quali Scarpone e
moschetto (2002) e Soccorsi in montagna (2004), Walter Bonatti.
L’uomo, il mito (Priuli & Verlucca,
2012). Nel 2002 ha dato vita all’Associazione giornalisti italiani
della montagna (Agim), gruppo di specializzazione della Federazione
della stampa.
Roberto
Rizzente
Nato
a Fermo nel 1978. Giornalista,
autore e filmmaker.
Critico di teatro per Hystrio ha curato, tra gli altri, i dossier
Teatro e nuovi media (2011), Teatro e Sport (2012), Teatro e Pubblico
(2013), Teatro e Performance (2014), Teatro e Scienza (2015) e il
volume "Dieci anni di Pim 2005-2015. Teatro e Arti di uno spazio
off", Cue Press (2015). Tra i suoi lavori video, il trittico
"Genio e Follia" (2012) e il ciclo "Wallpaper"
(2014), prodotti da Nu de Dos Arte.
Luca
Radaelli
Nato
a Lecco nel 1959 e laureato in lingue all’Università Statale di
Milano, dirige dal 1986 la compagnia Teatro Invito. Attore, regista,
drammaturgo, ha firmato, tra gli altri, gli spettacoli Il
racconto dei promessi sposi
(Premio ETI/Stregagatto), Il
partigiano Johnny,
La
colonna infame,
Una
questione di vita e di morte.
Ha diretto spettacoli in Svizzera, Spagna e Algeria. È
direttore artistico del Festival nazionale “L’ultima luna
d’estate”.
Da
martedì 10 a lunedì 16 novembre
In
capo al mondo – In viaggio con Walter Bonatti
Un
lavoro che intende omaggiare una vita straordinaria, capace di
emozionare e coinvolgere il pubblico attraverso la commistione di più
linguaggi, dalla narrazione alle videoinstallazioni, dalla musica dal
vivo alle immagini spettacolari.
Tra
tanti scatoloni che di volta in volta diventano montagne da
ricostruire, prende avvio questa storia, la storia della vita di
Walter
Bonatti
ma soprattutto
la filosofia di un personaggio unico e speciale, che ha cercato di
superare i propri limiti, come non solo il campione ma ogni uomo
dovrebbe fare.
La
narrazione di
Luca Radaelli, appassionata e precisa, si
accompagna alla chitarra
suonata dal vivo da Maurizio Aliffi e alle immagini delle imprese più
eroiche dell’alpinista
per
guidare lo spettatore nella più
coraggiosa delle spedizioni: la realizzazione dei sogni di un uomo
libero.
Un
lavoro
capace
di regalare il fascino
dell’avventura e delle conquiste, le esplorazioni nella natura
selvaggia, ed
onorare a pieno la montagna che
Teatro
Invito,
che
opera e vive ai
piedi del Resegone e della Grigna, non può
non
sentire parte di sé.
NOTE
DI REGIA
Lecco,
la città dove sono nato, è una delle capitali mondiali
dell’alpinismo. A Lecco tutti vanno in montagna, parlano di
montagna. Io amo la montagna, ma ho scelto di occuparmi di teatro.
Qual è il nesso?
Come
diceva Carlo Mauri, un grande alpinista lecchese: “l’avventura,
l’amore e l’arte sono le tre cose che ti fanno battere il cuore”.
Racconterò
l’epoca degli alpinisti pionieri, priva di grandi sponsor e di
grandi mezzi tecnologici. Racconterò le grandi scalate del Dru, del
Cervino, del Gasherbrun IV, i successi internazionali così come le
sconfitte: la tragedia del Monte Bianco, e quella sfiorata del K2. Il
passaggio dall’esplorazione in verticale a quella in orizzontale,
nel vasto mondo. La celebrità, l’amore, la morte.
Dietro
Walter Bonatti non ci sono solo le leggendarie imprese alpinistiche,
né le celebri esplorazioni condotte per Epoca, dietro Bonatti c’è
una filosofia di vita. C’è la volontà di arrivare alla meta senza
compromessi, in un confronto leale con la Natura. C’è la
curiosità, la voglia di conoscere, quella che condusse Ulisse oltre
le colonne d’Ercole. C’è l’umiltà di confrontarsi con culture
diverse dalla nostra, magari da noi considerate arretrate e invece
più sagge perché in armonia con gli elementi naturali. C’è un
grande senso della giustizia, quello che portò Bonatti a lottare per
cinquant’anni, ostinatamente, per ristabilire la verità sulla
spedizione del K2.
Perché
sono gli uomini a incrinare l’armonia del mondo, con le invidie, le
falsità, gli opportunismi. L’ideale di Bonatti è invece un
ideale di purezza.
Teatro
Libero - Via Savona, 10 - Milano
Da
lunedì a sabato:
ore 21 Domenica ore 16
Intero
€ 21 -
Ridotto
under26 e over60 € 15 -
Prevendita
€ 1,50 Allievi Teatri Possibili con TPCard € 10 (prime
rappresentazioni € 3) Studenti universitari € 10
CONTATTI
- 02 8323126 - biglietteria@teatrolibero.it
- www.teatrolibero.it
Le
prossime date di In
capo al mondo
sono:
27
novembre Trento, Teatro Portland
- 30
gennaio 2016 Piacenza Spazio Trieste 34 -
13
febbraio Verona Teatro Scientifico -
27
febbraio Cassano Valcuvia Teatro Periferico
- 22/23
marzo Avezzano Teatro dei Colori -
24
marzo Lucerna (Svizzera) Società Dante Alighieri – 23 aprile
Belluno/Dolomiti TIB Teatro
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