L'ASSOCIAZIONE CULTURALE ARCI OHIBO' DI MILANO PRESENTA "LA DOLCE GUERRA"
Possiamo fingerci la realtà che ci
pare. E immaginarci, così, socialmente utili”.
Domenica
15 novembre 2015 – ore 20.30
Lo spettacolo La
dolce guerra ha come
protagonisti un pioniere del
cinema italiano e una
maestra elementare.
1914.
Olmo e Ada
amano il proprio lavoro. Ogni giorno lui si affanna per girare una
scena del proprio film, lei per educare i bambini a diventare dei
giovani “italiani”. Possono farlo. Il periodo storico in cui
vivono è carico di entusiasmo, la fiducia nel futuro è alta, e la
loro vitalità sarà sicuramente premiata.
Ma come si racconta una storia vera?
Quali immagini devono rimanere
impresse nella pellicola?
Quali parole devono essere dettate
durante una lezione?
Domande che anche oggi dovrebbero
essere alla base del lavoro di insegnanti, giornalisti e artisti.
Senza rendersene conto, ottengono dei
successi inaspettati, e convincono milioni di persone ad abbandonare
lo splendore della Belle
Epoque per vivere gli
orrori della guerra. Fino a quando la guerra non li coinvolgerà
direttamente e, vittime della loro stessa manipolazione, entreranno
in una terra di disperazione che li porterà a spegnere la cinepresa
e a strappare ogni pagina dettata.
È facile raccontare la realtà.
Difficile è capire quale realtà raccontare.
La Prima Guerra Mondiale compie
cento anni. Un conflitto che nel nostro immaginario collettivo viene
ricordato principalmente per le trincee, le città di Trento,
Trieste, e la disfatta di Caporetto. Ma non tutti ricordano che, per
la prima volta nella storia, il governo italiano ebbe bisogno del
consenso popolare per convincere oltre trenta milioni di persone ad
imbracciare le armi. E così nel teatro della guerra fecero il loro
debutto i gas asfissianti, il carro armato, l’aereo, ma anche la
mistificazione del linguaggio, della realtà e dei sogni.
Il neonato cinema e la vecchia scuola
ebbero un ruolo fondamentale in tutto ciò: da innocui e spensierati
mezzi culturali divennero potenti mezzi di propaganda.
Le
vicende dei due protagonisti scelti prendono spunto dalle biografie
di personaggi storici realmente esistiti:
lui segue le orme di Giovanni
Pastrone, pioniere del
cinema italiano, che trasformò, con la sua precisa determinazione e
la sua visionaria creatività, la produzione cinematografica da
banale divertimento a industria mondiale. Lei quelle tracciate da
Fanny del Ry,
una giovane maestra, che venuta in contatto con le teorie di Maria
Montessori, si staccò dal panorama pedagogico comune portando nella
scuola il suo rivoluzionario impegno femminista e antimilitarista.
Trailer
Lo spettacolo, che ha debuttato lo
scorso maggio, è stato scelto quale progetto rientrante nel
Programma ufficiale delle
commemorazioni del Centenario della Prima Guerra mondiale a cura
della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Struttura di Missione
per gli Anniversari di interesse nazionale.
Di e con
Elena Ferrari e Mariano Arenella
Disegno
luci
Vanni Vallino
Costumi Norma Uglietti
Costumi Norma Uglietti
Ufficio
Stampa
Clarissa Egle Mambrini
Foto di scena Paolo Migliavacca
Foto di scena Paolo Migliavacca
Produzione
Compagnia Ferrari/Arenella
Prima dello spettacolo, per respirare
l’atmosfera cospiratoria degli anni del proibizionismo e far
rivivere la leggerezza luccicante dei tempi andati, come ogni
domenica l’Arci Ohibò ospita “Ape
retrò”. Un “aperitivo
proibizionista”, con
musica d’epoca dal vivo (concerti swing, dixiland, manouche…) e
drink ispirati agli anni ‘20-‘30.
L’aperitivo in musica va dalle 18.30
alle 20.30.
Gradito abbigliamento a tema, boa,
piume, paillettes
e papillon.
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
Associazione Culturale ARCI Ohibò
Via Benaco 1, Milano (metro
Lodi)
Tel. 02.39468399
info@associazioneohibo.it
Tel. 02.39468399
info@associazioneohibo.it
Ingresso
€ 5,00 spettacolo + € 5,00 tessera
Arci 2015
oppure
€ 5,00 spettacolo + € 13,00
tessera Arci 2016
INIZIO SPETTACOLO
Ore 20.30
INIZIO APERITIVO
Ore 18.30
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