TORNA A MILANO LA FAMIGLIA PIU' DIVERTENTE D'ITALIA
"LA FAMIGLIA COLOMBO"
I LEGNANESI
Ritmo, tante risate e uno sguardo al futuro per l’immancabile e attesissimo appuntamento al Barclays Teatro Nazionale.
Un’altra spumeggiante storia de I LEGNANESI è pronta per conquistare Milano e l’affezionato pubblico del capoluogo lombardo, per l’ attesissimo e immancabile appuntamento con il nuovo spettacolo “La Famiglia Colombo” al Barclays Teatro Nazionale, che saluta l’arrivo del nuovo anno dal 3 gennaio al 28 febbraio 2016: due mesi con la famiglia più divertente d’Italia e con il cortile più famoso che nel nuovo spettacolo si trasforma nello scenario della processione per festeggiare S. Ambrogio.
Un
cortile in festa – introdotto dai Boys scatenati in apertura -
quello abitato dalla famiglia Colombo, in cui la TERESA (Antonio
Provasio), insieme alla figlia MABILIA (Enrico Dalceri) e al suo
GIOVANNI (Luigi Campisi) e con l’ausilio delle altre “cortigiane”
e delle suore del paese, sta preparando una grande recita per
omaggiare il Santo Patrono.
domenica ore 15.30
mercoledì 6 gennaio 2015 ore 15.30
Il calendario dettagliato delle rappresentazioni è disponibile su www.ilegnanesi.it e www.ticketone.it
Infoline e prenotazioni
tel. 02 00640888
dal mercoledì al sabato dalle 15 alle 18
Acquista qui i biglietti
Box Office Teatro
Da allora, con magistrale presenza scenica, interpreta il ruolo di Teresa, intorno alla quale ruota tutto lo spettacolo; strepitoso nelle sue interpretazioni, sviluppa una “maschera” irresistibile, comunicativa, basata sul ritmo, sui tempi comici e su un patrimonio inestimabile di interiezioni e modi di dire. Attraverso una recitazione sempre spontanea e raffinata, permette al pubblico di interagire e imposta i suoi interventi come una valanga inarrestabile “contro” la vittima prediletta, il marito Giovanni.
Teresa è la tipica donna di cortile, sempre presente, che non si mostra mai in difficoltà ma in realtà lo è molto spesso; rispecchia i “povercrist”, alle prese ogni giorno con rivalità di ringhiera, i torti sul lavoro o tra vicini, le difficoltà economiche e le preoccupazioni per la figlia quarantenne ancora da mantenere.
Uomo dalla duplice vita e dai duplici successi, la sua passione per la moda lo spinge, nel pieno boom degli anni ‘80, a proporsi a un’importante azienda del settore che gli aprirà le porte ad una carriera professionale di successo. Parallelamente nasce e si sviluppa l’interesse per il mondo dello spettacolo e della musica. Un’altra storia che ha dell’inverosimile, iniziata quasi per gioco nell’insistenza e nella curiosità di voler conoscere quel gruppo di attori, vestiti da donne, che portavano in scena la realtà lombarda di una volta, fatta di corti e di operai, simbolo di una cultura popolare che parla ancora il dialetto. Dopo aver lavorato al fianco di Musazzi - fino alla sua scomparsa - nel ruolo di attore secondario (inizia sostituendo un attore in servizio militare), diventa uno degli attori protagonisti quando Antonio Provasio lo vuole al suo fianco nella “nuova generazione” dei Legnanesi. Cura inoltre le musiche e i costumi e le scenografie di tutti gli spettacoli.
Mabilia è la figlia zitella della Teresa e del Giuan, ragazza di paese che non riesce mai a staccarsi da mamma e papà che incarna il clichè di un certo mondo femminile di massa, dove l’apparenza è l’unica cosa importante, sempre al di sopra delle sue possibilità, sognando di emergere e di diventare una soubrette.
Unico uomo del cortile, è perennemente ignorato, senza alcuna considerazione, dalla moglie e dalla figlia. La sua vita si svolge tra casa, lavoro e osteria, dove immancabilmente viene scovato dalla moglie Teresa che lo rimprovera. Personaggio di poche parole, la sua “maschera” ha il naso perennemente rosso e la camminata incerta tipica di chi ha alzato troppo il gomito.
Sarà
durante l’allestimento della festa che Mabilia – chiamata a
impersonare la Vergine Maria - si innamorerà di uno strano
“personaggio”, un nuovo arrivato nel cortile che la conquisterà
al punto di decidere di ufficializzare il fidanzamento al cospetto
delle due famiglie.
E'
proprio un inno all’amore il primo spettacolare numero musicale
della Mabilia, in un trionfo di cuori e di puttini dorati, tra un
accenno di passionale tango e chilometri di preziosi tessuti rosso
“amore”.
Tra
una schermaglia con la Chetta, battute esilaranti con le suore
impegnate nella processione e la Teresa alle prese con la tecnologia,
un cellulare di ultima generazione e il suo inglese maccheronico, che
replica al “Ti amo da morire” del Giovanni con “Ma non lo fai
mai, devi dimostrarlo!” – strappando l’ennesima risata al
pubblico – si fa largo l’idea di un viaggio premio a Cuba. È qui
che, ispirati all’apertura degli Usa verso l’isola caraibica, a
conferma della sempre viva attenzione ai fatti di attualità, prende
vita un quadro davvero strabiliante, trascinante e coinvolgente: un
caleidoscopio di colori per la Mabilia, con una Teresa inedita e il
Giovanni che si gusta un sigaro, regalando agli spettatori una
vacanza da sogno… restando seduti sulle poltrone.
Abbiamo
lasciato Mabilia alle prese con il suo nuovo amore, questa volta sarà
quello giusto per convolare a nozze? Dopo una sofisticata apertura
“in nero”(ma illuminato da centinaia di migliaia di paillettes)
nella seconda parte dello spettacolo, infatti, insieme alla Teresa,
al Giovanni e alla Pinetta, con il vestito buono delle grandi
occasioni, dal cortile ci trasferiremo nella sinistra villa dei
davvero bizzarri genitori del fidanzato, in via della Paura 17…
strizzando l’occhio alla famiglia “noir” più famosa. Il nero
sarà il colore prevalente in questa scena, look dei personaggi
compresi, con esilaranti gag in tema; il fidanzamento si svolgerà
addirittura nei pressi del cimitero del paese e si trasformerà in
una strampalata seduta spiritica.
Ancora
una volta la famiglia Colombo ci porterà con la sua semplicità
attraverso situazioni grottesche ed imprevedibili per farci ridere,
riflettere e tornare col pensiero alla quotidianità che si viveva un
tempo nei cortili – dove il vicino è così vicino che…
praticamente vive con te! - ma che in qualche modo si vive, in
maniera diversa, anche oggi.
Una
famiglia davvero unica, quella della Teresa, della Mabilia e del
Giovanni che fa sorridere ripensando ai tempi che furono… e
riflettere sui tempi di oggi, con un nuovo spettacolo pieno di ritmo,
risate, tradizione e quella vìs comica che li contraddistingue e li
rende così amati dagli spettatori, affezionati o al loro “primo
appuntamento” con I LEGNANESI. Una formula ormai collaudata per
oltre due ore di spettacolo tutto al maschile (come sempre, insieme
alla famiglia Colombo sul palcoscenico ad animare il mitico “cortile”
troveremo anche 10 personaggi della tradizione e 10 scatenati
“boys”), con un ritmo serratissimo di battute, tra sfarzosi
quadri musicali che ricalcano le atmosfere e la tradizione della
classica Rivista, fino all’ormai immancabile, applauditissimo ed
emozionante gran finale con tutti gli interpreti in smoking.
Dal
1949 interpreti della tradizione teatrale italiana, gli spettacoli de
I Legnanesi sono un tuffo nel passato per ricordare (o riscoprire) la
cultura popolare e raccontare, nello stesso tempo, storie di tutti i
giorni attraverso una comicità pulita, dedicata alla gente comune,
nel singolare “italiandialetto”, un mix di italiano e dialetto
lombardo che ne costituisce una delle cifre più caratteristiche.
Riconosciuti tra le principali e più conosciute compagnie dialettali
d'Italia e d'Europa, oggi la Compagnia porta in scena le storie, i
costumi e le tradizioni lombarde ma è ampiamente apprezzata anche
fuori dalla Lombardia, grazie a un intervento di modernizzazione dei
testi originali e alla scelta di temi universali (la famiglia, il
lavoro, la crisi economica, i rapporti di vicinato), con riferimenti
sempre attuali al costume e alla politica nazionale.
Con
ANTONIO
PROVASIO, ENRICO DALCERI,
LUIGI
CAMPISI
Testi
Felice
Musazzi, Antonio Provasio - Musiche
Arnaldo
Ciato,
Enrico
Dalceri
Coreografie
Sofia
Fusco - Direttore
Artistico Sandra
Musazzi
Direttore
di Produzione Enrico
Barlocco
Una
produzione
CHI.TE.MA.
Regia
Antonio
Provasio
PROGRAMMAZIONE
mercoledì,
giovedì, venerdì ore 20.30
sabato
ore 20.30 (nei giorni 23 gennaio, 30 gennaio, 20 febbraio e 27
febbraio anche ore 15.30)domenica ore 15.30
mercoledì 6 gennaio 2015 ore 15.30
Il calendario dettagliato delle rappresentazioni è disponibile su www.ilegnanesi.it e www.ticketone.it
BIGLIETTI
SETTORE
|
merc
– giov
ore
20.30
|
ven
ore 20.30
sab
ore 15.30
|
sab
ore 20.30
dom
ore 15.30
mer
6 gennaio 2016
|
Ridotto
speciale
inizio
anno
(3
gennaio 2016)
|
POLTRONISSIMA
VIP
|
€ 42,00
|
€ 53,00
|
€ 59,00
|
€ 44,00
|
Poltronissima
VIP RIDOTTO*
|
€ 40,00
|
€ 44,00
|
||
POLTRONISSIMA
|
€ 36,50
|
€ 42,00
|
€ 48,00
|
€ 36,50
|
Poltronissima
RIDOTTO*
|
€ 32,00
|
€ 36,50
|
||
POLTRONA
|
€ 31,00
|
€ 36,50
|
€ 42,00
|
€ 32,00
|
Poltrona
RIDOTTO*
|
€ 27,50
|
€ 32,00
|
||
GALLERIA
|
€ 25,00
|
€ 31,00
|
€ 36,50
|
€ 27,50
|
Galleria
RIDOTTO*
|
€ 23,00
|
€ 27,50
|
||
VISIBILITÀ
RIDOTTA
|
€ 19,50
|
€ 25,00
|
€ 31,00
|
€ 23,00
|
Visibilità
ridotta RIDOTTO*
|
€ 18,50
|
€ 23,00
|
*Ridotto
Bambini Under 14
BARCLAYS
TEATRO NAZIONALE
Via
G. Rota, 1 - MILANOInfoline e prenotazioni
tel. 02 00640888
dal mercoledì al sabato dalle 15 alle 18
Acquista qui i biglietti
Box Office Teatro
Dal
martedì al sabato dalle ore 14 alle ore 19; dopo le 19 la
biglietteria sarà aperta esclusivamente per la vendite ed il ritiro
dei biglietti per lo spettacolo della sera stessa. Domenica in orario
di spettacolo.
I
biglietti acquistati su internet con modalità “ritiro presso il
luogo dell´evento” possono essere ritirati dal giorno stesso
dell´acquisto e fino a 30 minuti prima dell´inizio dello
spettacolo.
www.teatronazionale.it
- www.ticketone.it
INTERPRETI
e PERSONAGGI
ANTONIO
PROVASIO
Nasce
a Legnano il 28 giugno 1962 e, giovanissimo, entra a far parte della
storica compagnia de I Legnanesi, con cui debutta sulle scene nei più
importanti teatri di Milano (Odeon, Manzoni, Lirico, Puccini). Alla
scomparsa di Felice Musazzi, fondatore della Compagnia e interprete
del personaggio principale di Teresa, decide di rifondare la
Compagnia chiamandola “I Legnanesi di Felice Musazzi”.Da allora, con magistrale presenza scenica, interpreta il ruolo di Teresa, intorno alla quale ruota tutto lo spettacolo; strepitoso nelle sue interpretazioni, sviluppa una “maschera” irresistibile, comunicativa, basata sul ritmo, sui tempi comici e su un patrimonio inestimabile di interiezioni e modi di dire. Attraverso una recitazione sempre spontanea e raffinata, permette al pubblico di interagire e imposta i suoi interventi come una valanga inarrestabile “contro” la vittima prediletta, il marito Giovanni.
Teresa è la tipica donna di cortile, sempre presente, che non si mostra mai in difficoltà ma in realtà lo è molto spesso; rispecchia i “povercrist”, alle prese ogni giorno con rivalità di ringhiera, i torti sul lavoro o tra vicini, le difficoltà economiche e le preoccupazioni per la figlia quarantenne ancora da mantenere.
ENRICO
DALCERI
Nato
a Monza il 15 ottobre 1962, di giorno è dirigente presso una nota
casa di moda di Milano, come responsabile della linea giovane da
uomo, di sera è attore protagonista in teatro, giocando
magistralmente a fare la diva soubrette nei panni di Mabilia.Uomo dalla duplice vita e dai duplici successi, la sua passione per la moda lo spinge, nel pieno boom degli anni ‘80, a proporsi a un’importante azienda del settore che gli aprirà le porte ad una carriera professionale di successo. Parallelamente nasce e si sviluppa l’interesse per il mondo dello spettacolo e della musica. Un’altra storia che ha dell’inverosimile, iniziata quasi per gioco nell’insistenza e nella curiosità di voler conoscere quel gruppo di attori, vestiti da donne, che portavano in scena la realtà lombarda di una volta, fatta di corti e di operai, simbolo di una cultura popolare che parla ancora il dialetto. Dopo aver lavorato al fianco di Musazzi - fino alla sua scomparsa - nel ruolo di attore secondario (inizia sostituendo un attore in servizio militare), diventa uno degli attori protagonisti quando Antonio Provasio lo vuole al suo fianco nella “nuova generazione” dei Legnanesi. Cura inoltre le musiche e i costumi e le scenografie di tutti gli spettacoli.
Mabilia è la figlia zitella della Teresa e del Giuan, ragazza di paese che non riesce mai a staccarsi da mamma e papà che incarna il clichè di un certo mondo femminile di massa, dove l’apparenza è l’unica cosa importante, sempre al di sopra delle sue possibilità, sognando di emergere e di diventare una soubrette.
LUIGI
CAMPISI
Nato
a Busto Arsizio il 7 febbraio 1955, nel 1971, a soli sedici anni,
entra nella compagnia di Felice Musazzi come boys-ballerino della
rivista. In poco tempo, Musazzi intravede in lui capacità attoriali
tali da affidargli il ruolo di Giovanni, marito di Teresa come
“spalla” quindi dello stesso Musazzi. Luigi, oltre a portare nel
personaggio che interpreta da oltre 30 anni la sua innata comicità,
ha regalato a Giovanni la capacità di restare in scena senza aprire
bocca, giocando solo sulla mimica facciale di un uomo che ha il suo
punto di forza nell’essere messo in disparte e poco considerato,
ma, allo stesso tempo, rappresenta il tipico uomo lombardo di un
tempo, presenza discreta ma indispensabile perché la famiglia possa
tirare avanti.Unico uomo del cortile, è perennemente ignorato, senza alcuna considerazione, dalla moglie e dalla figlia. La sua vita si svolge tra casa, lavoro e osteria, dove immancabilmente viene scovato dalla moglie Teresa che lo rimprovera. Personaggio di poche parole, la sua “maschera” ha il naso perennemente rosso e la camminata incerta tipica di chi ha alzato troppo il gomito.
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