AL TEATRO LIBERO DI MILANO
"LA STORIA INVENTATA"
GLI ORRORI DELLA GUERRA
VISTI DAGLI OCCHI DI UN BAMBINO
Una favola per adulti sospesa tra Fantasia e Storia che racconta – attraverso lo sguardo sognante e spietato di un bambino – gli orrori della guerra, i buchi neri della nostra coscienza collettiva.
Leo ha dieci anni quando viene adottato
da due donne bizzarre e selvatiche, una madre e una figlia con un
passato turbolento e qualche segreto che abitano un’immensa e
fatiscente cascina in mezzo alla campagna. Siamo nell’Italia del
Nord, nel pieno della Seconda Guerra Mondiale. Presto Leo si rende
conto che nel fienile, nella parte diroccata della cascina, c’è
nascosto qualcosa. O qualcuno. La fantasia di Leo si scatena, si
lancia in improbabili esplorazioni e investigazioni, fino a far
emergere una sconvolgente verità che lo riguarda da vicino, più di
quanto egli non creda…
Lo spettacolo racconta la storia di Leo
in modo leggero, ironico andando proprio grazie a queste sue
caratteristiche a toccare profondamente lo spettatore. È uno
spettacolo adatto a tutti, con particolare riferimento ai temi di
interesse sociale della Shoah e della Resistenza Partigiana.
NOTE DI REGIA
regia Manuel Renga
con Alessandro Lussiana e Valeria Perdonò
produzione Chronos3
Una drammaturgia fluida, che mescola
l’io narrante alle situazioni del testo ci consente di viaggiare
liberamente nel tempo e nello spazio, prendendo di volta in volta il
punto di vista dei diversi personaggi, per raccontare questa storia
così unica e così universale.
Il perché di questo spettacolo è
presto detto: si tratta di un racconto, di una fiaba che mette in
luce alcuni buchi neri della nostra storia, eventi che la mente vuole
dimenticare, vuole epurare perché troppo dolorosi, che invece devono
restare indelebili, marchiati a fuoco, perché i diritti fondamentali
degli esseri umani non vengano mai più calpestati, anche se i
recenti avvenimenti di cronaca lascerebbero pensare il contrario.
Abbiamo deciso di raccontare la storia
di un bambino, Leo. Di una famiglia, madre e zia adottive. Di un
piccolo paese nelle montagne del nord Italia. Questa scelta ci
permette di raccontare la nostra storia usando lo strumento della
fantasia che deforma, innalza, distrugge, impreziosisce senza
rispondere a leggi razionali.
La storia inventata è una mistery
story: nel fienile c’è davvero qualcosa, oppure sono tutte
invenzioni di Leo? Ma le invenzioni fanno rumore? Il nostro
protagonista crede di no ed inizia così il suo percorso verso “la
principessa”, amica perfetta, innamorata anche, destinataria di
tutte le sue attenzioni e dei suoi doni, anche se non dà risposta.
Amore e attenzioni senza bisogno di nulla in cambio…
Ma quando tutto sembra andare per il
meglio, la tranquilla routine della cascina, così faticosamente
conservata dalle due donne, anche a scapito del proprio benessere,
viene turbata.
Un rumore. Un boato. E tutto scoppia,
tutti i personaggi prendono strade che mai avrebbero pensato di
percorrere, lo spazio svanisce, il tempo si muove impazzito.
E ricominciamo daccapo. Ma da un altro
punto di vista.
La scena, volutamente leggera e fluida,
proprio come la drammaturgia, richiama il mondo contadino: i luoghi
in cui lo spettacolo è ambientato ruotano tutti intorno alla cascina
delle due donne, e i personaggi scivolano fuori dall’ombra dei muri
delle stanze della casa, portano il loro racconto e vi ritornano.
Strane presenze popoleranno la scena e
sarà davvero difficile capire quando e in che momento avranno la
loro parte nella storia.
COMPAGNIA CHRONOS3
Nasce nel gennaio 2011 presso la Scuola
d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano dall’incontro di tre
registi: Manuel Renga, Vittorio Borsari e Valentina Malcotti. Tutti i
progetti targati Chronos3 si collocano nell’ambito della
drammaturgia contemporanea mettendo in scena le opere di giovani
autori impegnati ad indagare l’oggi, soprattutto sperimentando la
creazione di opere in spazi non teatrali e con particolari rapporti
tra pubblico e attore.
Particolare attenzione viene riservata
ai testi e agli spettacoli di interesse sociale. Dal 2012 la
compagnia organizza la stagione teatrale Circuito Contemporaneo nei
comuni bresciani di Carpenedolo e Toscolano Maderno e dal 2013 Manuel
Renga dirige quella di Isolacasateatro nel quartiere Isola di Milano.
Drammaturgia Tobia Rossi
liberamente ispirato a Testastorta di
Nava Semelregia Manuel Renga
con Alessandro Lussiana e Valeria Perdonò
produzione Chronos3
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