AL TEATRO SUPERGA DI NICHELINO
LO SPETTACOLO MUSICALE
CON VERONICA PIVETTI
"LADY MORTACCIA"
Per molti è argomento di confine. Per alcuni è un'ossessione, per altri un pensiero che aiuta a vivere, per gli inglesi addirittura un must. Ma si può davvero ridere della morte? A questa domanda prova a rispondere “Lady Mortaccia” con Veronica Pivetti in scena sabato 30 gennaio al Teatro Superga di Nichelino (TO).
“Lady Mortaccia” è uno spettacolo
musicale dalle tinte gotiche e irriverenti con punte di comicità al
confine con l'impegno, in cui Veronica Pivetti veste i panni di una
morte moderna, dinoccolata, sarcastica e candida. Le physique du role
c’è, e fa tornare alla mente personaggi alla Tim Burton
opportunamente coniugati con i Manga giapponesi, traendo una goccia
d’ispirazione dallo splendido e mitico Rocky Horror Picture Show.
Nei contenuti, falce al fianco,
l’ombrosa signora canta e delira raccontandoci la vita dal suo
punto di vista, ovvero, l'aldilà. Blindata nel suo habitat naturale,
il camposanto, Lady Mortaccia deve risolvere un piccolo giallo legato
ad un cadavere che, come nelle fabbriche nostrane, le risulta in
esubero. Da dove arriva questo morto in più?
L'indagine che segue ci porterà a
conoscere diverse dimensioni, spiritose e spiritate, della tanto
temuta vita da trapassati. Che, in molti casi, non si rivelerà poi
così differente dalla vita al di qua, suggerendo ipocrisie,
sorprese, meschinità e difetti delle abitudini dell’oltretomba in
una sorta di novella Spoon River.
Lo spettacolo, decisamente nuovo, è
un’originale affabulazione musicale candida e scandalosa che trae
ispirazione da molti generi. La prova d’attore richiede versatilità
ed energia. La Pivetti, in un’ora e mezzo di spettacolo passa dal
canto di denuncia alla commozione, allo sberleffo. E non è sola. Al
suo fianco troviamo Sentenza, una dispettosa e poco servizievole
falce (Elisa Benedetta Marinoni) e il buffo Funesto, maggiordomo mite
e sottomesso (Oreste Valente), i quali seguono le orme della nera
signora improvvisando insieme a lei balli, sfilate di moda e gag
scoppiettanti, paradossali e divertenti. Il linguaggio estremo del
testo è condito con musiche totalmente originali che rimandano a
molte citazioni di genere.
Lady Mortaccia cinguetta e si racconta
fra tanghi, musica pop, ballate e tarantelle, per poi virare verso
melodie più classiche e impegnate, fino a svolte improvvise
decisamente sexy e trasgressive.
con Veronica Pivetti, Oreste Valente e
Elisa Benedetta Marinoni
testo e regia Giovanna Gra
Biglietti: platea 23 € - galleria 18
€ (sono previste riduzioni)
Informazioni e prevendite biglietti:
Teatro Superga, Via Superga 44 – Nichelino (To)
Orario di biglietteria: dal martedì al
sabato dalle ore 15 alle ore19 biglietteria@teatrosuperga.it |
011.6279789
Acquisto online su www.teatrosuperga.it
e prevendite abituali del Circuito Ticketone
NOTE DI REGIA di Giovanna Gra
Difficile definire
Mortaccia.
Personalmente la ritengo un contagio, e se proprio
dovessi indicare una lontanissima parentela andrei a cercare
(sperando che il paragone non sembri presuntuoso) nella direzione di
Rocky Horror Picture Show, il mito musicaltrasgressivo per
eccellenza.
L’idea, o, più precisamente, la scommessa di questo
spettacolo, è che tutti gli elementi (la musica, la storia, i
personaggi e l’aldilà, mescolati insieme) potessero risultare
accattivanti e godibili nonostante l’argomento, ardito e
temuto.
Del resto, la morte sarà anche un tabù, ma i teschi sono
ormai effige per il marketing e dietro alle icone quotidiane si
nascondono, spesso, urgenze e desideri. Un’inconscia voglia di
parlare e, quindi, di esorcizzare.
Senza dubbio la materia è
delicata.
Per questa ragione le scelte musicali dello spettacolo
sono state ragionate a lungo, così come il linguaggio, in ogni sua
parte. Ed ecco l'intenso anno di lavoro, di ricerca, di
collaborazione e di baruffe con l’ottimo Maurizio Abeni che ha
realizzato le musiche che accompagnano il testo di questo ‘mini
musical’.
Anche se, in verità, Mortaccia non è
un musical.
Non è un film, non è nemmeno un’opera o una
romanza... Ma allora cos’è? Forse, per capire, dovremmo partire
dalla protagonista: Veronica Pivetti. Chi la conosce bene lo sa:
Veronica, è una persona sempre in cerca.
Non stupisce quindi che si sia
infatuata di un progetto sperimentale come questo. Ed essendo una fra
le attrici più simpatiche nel nostro panorama nazionale, ci è
sembrata perfetta nei panni di un personaggio che, certo, simpatico
non è.
La Mortaccia che ho voluto raccontare
in questo spettacolo, ci mostra e ci canta un continuo inno alla
vita. Mortaccia è una donna irriverente, estrema, seria, burlona,
amara, provocatoria, impudica e si serve dello scandalo per tentare
di far riflettere chi ascolta. Per dirgli cosa?
Quanto sia importante vivere e quanto
siano nocivi certi luoghi comuni del vivere. E quanto sia importante
ridere, nonostante tutto.
Sergio Mancinelli interpreta Sentenza,
una falce sferzante dalle grandi capacità canore e dalla fisicità
funambolica e leggera.
Il delicatissimo Oreste Valente veste i
panni di Funesto, il maggiordomo vessato e rigoroso, mimo virtuoso,
comico e, all’occorrenza, cantante e ballerino.
Mortaccia, ci trascina in questo aldilà
musicale dove, grazie a un piccolo giallo, ci racconta
la sua filosofia fra uno sberleffo e
una lacrima di commozione. Canta che ti passa, diceva quel tale e,
forse, non aveva tutti i torti...
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