"DECAMERONE...VIZI, VIRTU', PASSIONI"
AL TEATRO ELFO PUCCINI DI MILANO
Sulla scena è parcheggiato un
carro-furgone, “casa” e teatro viaggiante della compagnia che si
appresta a mettere in scena l’opera. La modularità del carro
favorirà la messa in scena di sette novelle del Decamerone,
permettendo di volta in volta la creazione degli spazi e delle
suggestioni necessarie alle storie che si vanno a narrare.
con Stefano Accorsi
e con Silvia Ajelli, Salvatore Arena, Silvia Briozzo, Fonte Fantasia, Mariano Nieddu
drammaturgia Maria Maglietta
scene e costumi Carlo Sala
luci Luca Barbati
produzione Nuovo Teatro
Una grande passione anima la compagnia,
ma non altrettanto grandi sono le loro risorse materiali, gli attori
si alterneranno quindi in un susseguirsi di ruoli e vicende, forti
della loro arte teatrale.
Le storie servono a rendere il mondo
meno terribile, a immaginare altre vite, diverse da quella che si sta
faticosamente vivendo. Le storie servono ad allontanare, per un poco
di tempo, l’alito della morte. Finché si racconta, e c’è una
voce che narra siamo ancora vivi, lui o lei che racconta e noi che
ascoltiamo.
Per questo nel Decamerone ci si sposta
da Firenze verso la collina e lì si principia a raccontare. La città
è appestata, servono storie che facciano dimenticare, storie di
amori, erotici, furiosi, storie grottesche, paurose, purché siano
storie, e raccontate bene, perché la morte là fuori si avvicina con
denti affilati e agogna la preda.
Abbiamo scelto di raccontare alcune
novelle del Decamerone di Boccaccio perché oggi ad essere appestato
è il nostro vivere civile. Percepiamo i miasmi mortiferi, le
corruzioni, gli inquinamenti, le mafie, l’impudicizia e l’impudenza
dei potenti, la menzogna, lo sfruttamento dei più deboli, il
malaffare.
In questa progressiva perdita di un
civile sentire, ci è sembrato importante far risuonare la voce del
Boccaccio attraverso le nostre voci di teatranti. Per ricordare che
possediamo tesori linguistici pari ai nostri tesori paesaggistici e
naturali, un’altra Italia, che non compare nei bollettini della
disfatta giornaliera con la quale la peste ci avvilisce.
Per raccontarci storie che ci rendano
più aperti alla possibilità di altre esistenze, fuori da questo
reality in cui ci ritroviamo a recitare come partecipanti di un
globale Grande Fratello. Perché anche se le storie sembrano buffe,
quegli amorazzi triviali, quelle strafottenti invenzioni che muovono
al riso e allo sberleffo, mostrano poi, sotto sotto, il mistero della
vita stessa o quell’amarezza lucida che risveglia di colpo la
coscienza. Potremmo così scoprire che il re è nudo e che, per
liberarci dall’appestamento, dobbiamo partire dalle nostre
fragilità e debolezze, riconoscerle e riderci sopra, magari
digrignando i denti.
Marco Baliani
Liberamente tratto dal Decamerone di
Giovanni Boccaccio
adattamento teatrale e regia di Marco
Balianicon Stefano Accorsi
e con Silvia Ajelli, Salvatore Arena, Silvia Briozzo, Fonte Fantasia, Mariano Nieddu
drammaturgia Maria Maglietta
scene e costumi Carlo Sala
luci Luca Barbati
produzione Nuovo Teatro
ELFO PUCCINI, SALA SHAKESPEARE –
MART/SAB ORE 21.00, DOMENICA ORE 16.30 - Intero 30.50 € - Ridotto
giovani/anziani 16 € - Martedì 20 € - Info e prenotazioni: tel.
02.0066.06.06, www.elfo.org
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