"NERONE DUEMILA ANNI DI CALUNNIE"
AL TEATRO QUIRINO DI ROMA
Dal 19 gennaio al 31 gennaio 2016
LO SPETTACOLO
Sullo sfondo di una Roma bruciata da un
incendio, di cui Nerone verrà accusato ingiustamente di essere il
mandante, l’incubo dell’Imperatore la notte prima della sua
morte. La possibilità di fuggire dalla congiura dei suoi senatori, o
la scelta di uccidersi per mano propria.
Tra i marmi della Domus Aurea, il suo
palazzo imperiale, Nerone, attorniato da un’eccentrica corte di
mimi, musicisti e ballerine, è tormentato dal fantasma della madre.
Rivive in quell’incubo le presenze più ingombranti della sua vita:
l’ossessiva madre Agrippina, assetata di potere che, grazie ad una
serie di delitti, gli apre le porte dell’Impero a soli 17 anni;
l’illustre filosofo Seneca, moralizzatore dei costumi di Roma e
scaltro opportunista che, diventato suo maestro, cerca di
influenzarne ogni scelta; la bellissima seconda moglie, la giovane e
civetta Poppea con la quale condivide l’amore per l’arte e la
passione per la Grecia; l’amico di bagordi Otone, governatore della
Lusitania ed ex marito di Poppea che congiura alle sue spalle per
gelosia; ed infine il viscido Fenio Rufo, ruvido Prefetto del
Pretorio, vero capo della rivolta di quella élite economica ed
intellettuale contro la quale Nerone combatté durante i 14 anni del
suo regno.
Angelo Crespi - Edoardo Sylos Labini
Uno spettacolo di Edoardo Sylos Labini
Dal martedì al sabato ore 21, giovedì 21 e mercoledì 27 ore 17, sabato 30 ore 17 e 21, domenica ore 17
NOTE D’AUTORE
Nerone Duemila anni di calunnie, tratto
dall'omonimo saggio di Massimo Fini, è un testo che, alla luce delle
più recenti interpretazioni storiografiche, si pone l'obiettivo di
rivedere una vulgata secolare il cui esito è la persistente leggenda
nera dell'imperatore romano. Un personaggio che ha dovuto subire, per
mano degli storici antichi e di tutti quelli che hanno scritto su
quella falsariga, una damnatio memoriae solo per certi versi
comprensibile. Nerone fu un uomo sì spregiudicato, si macchiò di
delitti efferati, ma non in misura maggiore degli imperatori che lo
precedettero o seguirono. Stretto tra il destino di comandare e il
desiderio di essere semplicemente un artista, nei brevi anni di
impero si contraddistinse per unire alle doti dello statista, la
visionarietà del tiranno illuminato: non si preoccupò di espandere
i confini dell'impero, non si impegnò in guerre di conquista, ma
cercò di imporre lo stile greco a Roma, di dare una forma moderna
all'amministrazione dell'impero, di gestire le finanze dello Stato
con lungimiranza. Per questo motivo l'oligarchia del Senato gli fu
ostile, ma anche per la sua tenace politica riformatrice, per la sua
volontà di comandare "per il popolo" e non solo "in
nome del popolo" come voleva il trito rito della Repubblica.
Amato dalla plebe, odiato dalla aristocrazia, Nerone crebbe sotto
l'influenza nefasta della madre Agrippina e badando ai consigli del
suo maestro, Seneca; entrambi seppur in maniera diversa, invischiati
nei giochi di una corte in costante lotta per il potere. Ed è per
questo che la vita dell'imperatore, condannato dalla macchina del
fango della storia, assume i contorni della metafora sul potere, che
da sempre irretisce le menti migliori, fuorvia la ragione e i cuori.
Angelo Crespi - Edoardo Sylos Labini
Uno spettacolo di Edoardo Sylos Labini
liberamente tratto dall’omonimo
saggio di Massimo Fini
un’idea di Pietrangelo Buttafuoco -
drammaturgia Angelo Crespi
con
Edoardo Sylos Labini
Sebastiano Tringali
Dajana Roncione
Giancarlo Condè
Gualtiero Scola
Paul Vallery
e con la partecipazione di
Fiorella Rubino nel ruolo di Agrippina
e gli attori della Fonderia delle Arti
regia Edoardo Sylos Labini
scene e costumi Marta Crisolini
Malatesta
disegno luci Pietro Sperduti
musiche originali Paul Vallery
Teatro Quirino
19- 31 gennaioDal martedì al sabato ore 21, giovedì 21 e mercoledì 27 ore 17, sabato 30 ore 17 e 21, domenica ore 17
Prezzi da € 34 a € 15
Mercoledì 27 dopo la pomeridiana alle
ore 19,00 ci sarà un incontro con Massimo Fini autore dell’omonimo
saggio e Angelo Crespi autore della drammaturgia
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