"PARASSITI FOTONICI"
PRIMA NAZIONALE
AL TEATRO FILODRAMMATICI DI MILANO
Dal 21 gennaio al 7 febbraio 2016.
La nuovissima commedia di Philip Ridley
(marzo 2015 la prima a Londra), ci mostra, in chiave allegorica e
provocatoria, fino a che punto potrebbe spingersi una giovane coppia,
in attesa di un figlio, per riuscire a garantirsi la casa dei sogni.
Due giovani sposini, Ollie e Jill,
vengono avvicinati dalla Sig.na Dee, una misteriosa emissaria del
Comune di residenza, che si offre di regalargli una casa da
ristrutturare se saranno loro a farsi carico di tutte le spese.
I due accettano, sperando di poter
finalmente coronare il sogno di avere una casa di proprietà.
Appena raggiungono il luogo
dell’appuntamento scoprono però che la casa promessa è tutt’altro
che una casa dei sogni. Il garage è distrutto, le pareti trasudano
muffa e tutt’intorno ci sono solo barboni, campi abbandonati, e
qualche altro rudere dismesso. Ollie ha paura che si tratti di una
truffa ma Jill si è innamorata dell’idea di poter dare al loro
bambino un futuro di agio e così la Sig.na Dee riesce abilmente a
convincere la coppia a firmare il contratto di acquisto a costo zero.
con Tommaso Amadio, Federica Castellini, Elisabetta Torlasco
scene Aurelio Colombo | costumi Erika Carretta
musiche originali Massimiliano Setti | tecnica Andrea Diana, Enrico Fiorentino
assistenti alla regia Marco Rizzo, Chiara Serangeli
regia Bruno Fornasari
produzione Teatro Filodrammatici
» DURATA 100’
L’affare è fatto, ma la prima notte
che passano dentro la nuova casa un vagabondo spacca la porta sul
retro ed entra in cucina per rubare del cibo. Ollie scopre l’uomo e
tra i due nasce una colluttazione nella quale il vagabondo rimane
ucciso. Jill grida per lo spavento ma, non appena una strana luce
irradia dal cadavere, ecco che la cucina diroccata si trasforma nella
cucina dei loro sogni. Sembra un miracolo ma è tutto vero.
I due capiscono subito che deve
esistere un legame misterioso tra il ripulire le strade dai vagabondi
e guadagnarsi finalmente una casa con tutti i comfort. Decidono
allora di agire di conseguenza.
Mentre Ollie e Jill ci raccontano la
loro storia, siamo proiettati in una sorta di patto faustiano, dove a
far da vittima, purtroppo, non sarà soltanto la loro coscienza.
Ridley, con il tono leggero di una
favola nera, ci mette di fronte al cinismo della società
contemporanea.
Parassiti Fotonici
di Philip Ridley traduzione Bruno
Fornasaricon Tommaso Amadio, Federica Castellini, Elisabetta Torlasco
scene Aurelio Colombo | costumi Erika Carretta
musiche originali Massimiliano Setti | tecnica Andrea Diana, Enrico Fiorentino
assistenti alla regia Marco Rizzo, Chiara Serangeli
regia Bruno Fornasari
produzione Teatro Filodrammatici
» DURATA 100’
Philip Ridley (Londra, 1964) è un
pittore, scrittore, sceneggiatore, autore teatrale e cineasta. Unico
artista ad aggiudicarsi il prestigioso Evening Standard Award, come
esordiente più promettente sia per il teatro sia per il cinema, si
autodefinisce "uomo del Rinascimento per l'era multimediale".
Ridley è uno degli autori più
innovativi e visionari del teatro e del cinema inglese. Nato e
cresciuto nell’East End di Londra, dove tutt’ora risiede, ha
fatto di questo quartiere suburbano il luogo principe in cui far
vivere i suoi personaggi marginali e da cui fare emergere la sua
singolare fantasia, sempre sostenuta da una forte componente
viscerale che esalta l’aspetto esperienziale del suo teatro. La sua
drammaturgia, che può far pensare ad uno sviluppo visionario e dark
del cosiddetto “teatro della minaccia” del primo Pinter, ha al
suo centro le paure, le ossessioni, le morbosità dell’infanzia che
sopravvivono nella psiche adulta: i suoi personaggi sono per lo più
giovani uomini e donne che faticano ad uscire di minorità e che si
confrontano con un’ansia esistenziale così estrema da produrre
spesso esiti quasi allucinatori. Il mondo sentito come luogo ostile
quando non terrifico, la famiglia come rifugio e inferno allo stesso
tempo, l’attrazione verso il mostruoso, il lancinante ricordo di
un’infanzia edenica, forse solo sognata, la violenza degli istinti
dell’animale uomo sono temi ricorrenti della sua opera. La sua
leggendaria capacità di scioccare con situazioni e immagini spesso
estreme, lungi dal perseguire un effettismo gratuito, risulta come il
tentativo genuino di farci confrontare con le zone più oscure del
nostro inconscio. Ridley è una figura molto originale di esploratore
del “perturbante”. Molti dei suoi testi, (The Pitchfork Disney,
1991; The Fastest Clock in the Universe, 1992; Ghost from a Perfect
Place, 1994; Vincent River, 2000; Moonfleece, 2004; Mercury Fur,
2005; Leaves of Glass, 2007), caratterizzati da questi tratti tipici,
sono ormai ‘classici’ del teatro contemporaneo. In Italia, i
testi di Ridley non sono molto rappresentati. Solo negli ultimi
anni, grazie alla rassegna Trend di Rodolfo Di Giammarco, comincia ad
essere conosciuto come autore di teatro (Tender Napalm-2015; Dark
Vanilla Jungle - 2014; It-Wound-Killer-Now -
2014; Moonfleece - 2011; Vincent River - 2008).
Il “perturbante” sembra essere anche il tema principale del suo
cinema. Film di Ridley: Riflessi sulla pelle (“The Reflecting
Skin”, 1990), Sinistre ossessioni (“The Passion of Darkly Noon”
1995) e “Heartless” (2009).
INFO
02.36727550
biglietteria@teatrofilodrammatici.eu
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ORARI BIGLIETTERIA:
Nei giorni di spettacolo: dalle 15.00 a
inizio spettacolo
Nei giorni di riposo: dal lunedì al
venerdì dalle 15.00 alle 18.00
ORARI SPETTACOLI:
lunedì RIPOSO / martedì 21.00 /
mercoledì 19.30 / giovedì 21.00 /venerdì 19.30 / sabato 21.00 /
domenica 16.00
PREZZI
intero: 20 euro / ridotto
convenzionati:16 euro / ridotto under 25:13 euro / ridotto over 65:10
euro
TEATRO FILODRAMMATICI
Come raggiungerci
Via Filodrammatici, 1 – 20121 Milano
Ingresso Piazza Paolo Ferrari, 6 Milano
MM Duomo linee 1 e 3, MM Cordusio linea
1
Tram 1 Fermata consigliata
Manzoni/Scala
Tram 2, 12, 14, e 27 Fermata
consigliata Broletto/Cordusio
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