PRIMA NAZIONALE
AL TEATRO LIBERO DI MILANO
"TESTASTORTA LA STORIA INVENTATA"
REGIA DI MANUEL RENGA
In occasione della Giornata della Memoria la compagnia Chronos3 torna a Teatro Libero con un nuovissimo spettacolo in prima nazionale, TESTASTORTA – La storia inventata, tratto dal romanzo Testastorta di Nava Semel e adattato per la scena da Tobia Rossi per la regia di Manuel Renga. Sul palco una coppia di attori molto amata, Alessandro Lussiana e Valeria Perdonò, che il pubblico milanese ha applaudito la scorsa stagione nello spettacolo After the end.
Una favola per adulti sospesa tra
Fantasia e Storia che racconta – attraverso lo sguardo sognante e
spietato di un bambino – gli orrori della guerra, i buchi neri
della nostra coscienza collettiva.
Tommaso ha otto anni quando viene
adottato da due donne bizzarre e selvatiche, una madre e una figlia
con un passato turbolento e qualche segreto che abitano un’immensa
e fatiscente cascina in mezzo alla campagna.
Siamo nell’Italia del Nord, nel pieno
della Seconda Guerra Mondiale.
Presto Tommaso si rende conto che nella
soffitta, nella parte diroccata della cascina, c’è nascosto
qualcosa. O qualcuno.
Tratto dal romanzo Testastorta di Nava Semel
edizioni Belforte Salomone & C
drammaturgia Tobia Rossi
regia Manuel Renga
con Alessandro Lussiana e Valeria Perdonò
scene Marina Conti e Stefano Zullo
costumi Nicole Leonardi
assistente alla regia Ian Bertolini
produzione Chronos3
biglietteria@teatrolibero.it
La fantasia di Tommaso si scatena, si
lancia in improbabili esplorazioni e investigazioni, fino a far
emergere una sconvolgente verità che lo riguarda da vicino, più di
quanto egli non creda…
NOTE DI REGIA
Una drammaturgia fluida, che mescola
l’io narrante alle situazioni del testo consente di viaggiare
liberamente nel tempo e nello spazio, assumendo di volta in volta il
punto di vista dei diversi personaggi, per raccontare questa storia
così unica e così universale.
Il perché di questo spettacolo è
presto detto: si tratta di un racconto, di una fiaba che mette in
luce alcuni buchi neri della nostra storia, eventi che la mente vuole
dimenticare, vuole epurare perché troppo dolorosi, che invece devono
restare indelebili, marchiati a fuoco, perché i diritti fondamentali
degli esseri umani non vengano mai più calpestati, anche se i
recenti avvenimenti di cronaca lascerebbero pensare il contrario.
Abbiamo deciso di raccontare la storia
di un bambino, Tommaso. Di una famiglia, madre e zia adottive. Di un
piccolo paese nelle montagne del nord Italia. Questa scelta ci
permette di raccontare la nostra storia usando lo strumento della
fantasia che deforma, innalza, distrugge, impreziosisce senza
rispondere a leggi razionali.
La storia inventata è una mistery
story: nella soffitta c’è davvero qualcosa, oppure sono tutte
invenzioni di Tommaso? Ma le invenzioni fanno rumore? Il nostro
protagonista crede di no ed inizia così il suo percorso verso “la
principessa”.
Ma quando tutto sembra andare per il
meglio, la tranquilla routine della cascina, così faticosamente
conservata dalle due donne, anche a scapito del proprio benessere,
viene turbata. Ed è l’inizio della fine.
Abbiamo deciso di ambientare lo
spettacolo nel luogo della memoria per antonomasia, nella soffitta
della cascina. La soffitta contiene gli oggetti del passato, gli
elementi della nostra storia che verranno di volta in volta
riscoperti e grazie ai personaggi prenderanno di nuovo vita.
I luoghi in cui lo spettacolo è
ambientato ruotano tutti intorno alla cascina, e i personaggi
scivolano fuori dall’ombra dei muri delle stanze della casa,
portano il loro racconto e vi ritornano.
Lo spazio disegnato da Marina Conti e
Stefano Zullo è creato con pochi ma precisi oggetti di scena mossi
dagli attori, capaci grazie alla narrazione di spostarsi e
catapultarsi da un luogo ad un altro, facendo leva
sull’immaginazione. Pochi e poveri oggetti, simbolo del “poco e
povero” che doveva farsi bastare la gente nel periodo della guerra.
La narrazione sarà musicale, perché
la musica è parte integrante di questa storia. La musica dà
speranza ai personaggi, copre i cattivi pensieri, la musica dà
origine a questa storia.
La musica permette di sopportare la
claustrofobia, la reclusione nella soffitta, permette di salvarsi
dalla follia.
La musica delle cose, dei piccoli
oggetti, la musica della natura.
Il cambio dell’io narrante ci
permette di costruire i personaggi in modo tridimensionale: ogni
personaggio sarà diverso agli occhi del pubblico se visto da Tommaso
oppure da Maddalena.
Come nella tradizione delle fiabe (non
necessariamente per bambini) i personaggi saranno caratterizzati,
enfatizzati, senza perdere però la dimensione cruda e realistica di
ciò che succede.
Ancora la contraddizione più
importante: i personaggi di una fiaba nel crudo contesto della
guerra, fin troppo reale.
Quali mosse faranno i nostri personaggi
per salvare le loro anime dalla guerra? Quanto ci si può spingere
per farlo?
“What price will people pay to
maintain their humanity in dire circumstances, and how far are we
willing to go to save a single soul?“ N. Semel
Tratto dal romanzo Testastorta di Nava Semel
edizioni Belforte Salomone & C
drammaturgia Tobia Rossi
regia Manuel Renga
con Alessandro Lussiana e Valeria Perdonò
scene Marina Conti e Stefano Zullo
costumi Nicole Leonardi
assistente alla regia Ian Bertolini
produzione Chronos3
Teatro Libero
Via Savona, 10 - Milano
BIGLIETTERIA
PREZZI BIGLIETTI
Intero € 21,00
Ridotto under26 e over60 € 15,00
Studenti universitari con tesserino €
10,00
Prevendita € 1,50
Allievi Teatri Possibili con TPCard €
10,00
(prime rappresentazioni € 3,00)
ORARIO SPETTACOLI
Da lunedì a sabato ore 21.00
Da lunedì a sabato ore 21.00
Domenica ore 16.00
ORARI BIGLIETTERIA
Da lunedì a venerdì dalle 15.00 alle 19.00
Da lunedì a venerdì dalle 15.00 alle 19.00
Nei giorni di spettacolo:
Da lunedì a venerdì fino alle 21.30
Sabato dalle 19.00 alle 21.30
Da lunedì a venerdì fino alle 21.30
Sabato dalle 19.00 alle 21.30
Domenica dalle 14.00 alle 16.30
CONTATTI
02 8323126biglietteria@teatrolibero.it
ACQUISTI ONLINE
www.teatrolibero.it
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