AL TEATRO DELFINO DI MILANO
"BARBABLU 2.0
I PANNI SPORCHI SI LAVANO A CASA"
LA PIAGA DELLA VIOLENZA SULLA DONNE
IN PROSA
Barbablù 2.0 è uno spettacolo di
teatro civile che affronta con lo stile della prosa contemporanea una
tematica sociale di forte attualità come la violenza sulle donne e
in modo particolare la violen- za domestica. Si parte dalla
famosissima favola di Barbablù, scardinando però il punto di vista
e aggiornando tutto al XXI secolo; la prima scelta è stata quella di
ambientare il lavoro in una ricca provincia del nord di questo paese,
evitando l’alibi della povertà, della dislocazione geografica e
dell’ignoranza. Barbablù 2.0 è anche e soprattutto la storia di
un viaggio nella testa di una donna. La ricerca di un’identità
forte che si è persa, sfilacciata fra violenze e soprusi che sono
diventati la norma. Come in un giallo, la protagonista si troverà a
ricostruire la dinamica di un omicidio, il suo, arrivando alla
consapevolezza finale e terribile di esserne stata complice. Uno
spettacolo che inizia con atmosfere molto comedy che lentamente
scivolano nel thrilling, per chiudersi poi con un finale
sorprendente.
Il significato che “la porta” ha
nella fiaba di Barbablù e nel testo di Magdalena Barile è quello
del labirinto dell’immaginario. Ogni volta che si apre una porta,
potrebbe aprirsi un varco dimensionale, un luogo, dove tempo e spazio
si annullino, e dove in particolare la donna protagonista della
storia di violenza, perde e ritrova se stessa. Il ritmo delle scene è
fondamentale: è stata composta una colonna sonora originale per lo
spettacolo: un mix di suoni elettronici e reali per creare la scatola
sonora d’inquietudine di cui il testo è intriso sin dalle prime
parole. A sorpresa però un’unica piccola perla della musica
italiana per ricordarci che - per fortuna e per questa volta - almeno
- si tratta “solo” di teatro.
Fra tutti i crimini contro l’individuo
che questa società democratica sembra assorbire senza troppo
scomporsi, digerendo i fatti sanguinosi con atavica assuefazione, ci
sono i delitti contro le donne. E’ cosa nota che ogni giorno i
media ci bombardano con le notizie di nuovi casi di uxoricidio;
fidanzate, moglie e figlie, colpevoli di suscitare nei loro
uomini-padroni spettri di infedeltà, ribellione, indipendenza,
pagano con la vita la loro disubbidienza. Schiave ridotte a corpi
senza volontà che non trovano e non possono trovare la forza di
spezzare le catene perché troppo abituate a subire, soggiogate dalle
cattive tradizioni e dalla mancanza di un’alternativa. Non
spetterebbe al teatro sanare le piaghe sociali ma chi lo fa e lo
frequenta, lo sa: la natura del teatro è quella di scardinare la
realtà, rappresentandola, e costringendola così a ripensare se
stessa.

PRODUZIONE: Teatro in Mostra DI
Magdalena Barile CON Laura Negretti, Alessandro Quattro REGIA
Eleonora Moro SCENOGRAFIA E PROGETTO LUCI Armando Vairo COSTUMI Dina
Zaghi PROGETTO TEATRALE Laura Negretti ASSISTENTE ALLA REGIA Sara
Panetta
Durata: 100 minuti
Info Biglietteria Intero: 18,00€ |
Ridotto: 15,00€ | Convenzioni e cittadini quartiere: 10,00€
Ridotti: over 60/Under 25/Studenti
Teatro Delfino, Piazza Piero
Carnelli Per info e prenotazioni: tel. 333 5730340 | mail
info@teatrodelfino.it
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