ALL'ELFO PUCCINI DI MILANO
"IL SINDACO DEL RIONE SANITA'"
COMMEDIA DI EDUARDO DE FILIPPO
Presentato al Napoli Teatro Festival in
occasione del trentesimo anniversario della morte del suo autore, Il
sindaco del Rione Sanità con Eros Pagni protagonista ha superato,
raccogliendo un grande esito di pubblico, la scommessa di portare “in
casa” di Eduardo De Filippo un testo di Eduardo interpretato da un
attore non napoletano.
L’azione si svolge per i primi due
atti nella residenza di campagna di Don Antonio Barracano e nel terzo
nella sua casa di città, al Rione Sanità. In entrambi i luoghi, Don
Antonio esercita, con il trentennale appoggio del sempre più
disincantato dottor Fabio della Ragione, la sua personale idea della
legge. Fa estrarre pallottole e ricucire ferite dal corpo di
giovanotti troppo animosi; concede “udienze” giornaliere a chi si
rivolge a lui per avere giustizia e protezione.
Lo spettatore fa così la conoscenza di una curiosa fauna umana, composta da piccoli delinquenti, usurai e bottegai poco accorti. Per tutti Don Antonio ha la soluzione giusta. Ma quando davanti a lui si presentano Rafiluccio e Rituccia, sua compagna in avanzato stato di gravidanza, le cose si complicano. Rafiluccio, infatti, non chiede aiuto o protezione, vuole solo comunicargli che ucciderà suo padre, Arturo Santaniello, ricco panettiere, che lo ha diseredato e cacciato di casa, non riconoscendolo più come figlio. Prima di dare il suo parere, Don Antonio vuole però sentire “l’altra campana” e convoca pertanto il padre, al quale dapprima confida la storia vera del suo primo delitto contro i soprusi di un arrogante prepotente, invitandolo poi a riconciliarsi con i figlio. Ma il panettiere rifiuta e lo invita di fatto a farsi gli affari suoi, dando così inizio a un tragico precipitare degli eventi.
con Eros Pagni,
Maria Basile Scarpetta, Federico Vanni, Gennaro Apicella, Massimo Cagnina, Angela Ciaburri, Orlando Cinque, Gino De Luca, Federica Granata, Cecilia Lupoli , Rosario Giglio, Luca Iervolino, Marco Montecatino, Gennaro Piccirillo, Pietro Tammaro
scene Guido Fiorato, costumi Zaira de Vincentiis
musiche Andrea Nicolini, luci Sandro Sussi
produzione Teatro Stabile di Genova, Teatro Stabile di Napoli
Lo spettatore fa così la conoscenza di una curiosa fauna umana, composta da piccoli delinquenti, usurai e bottegai poco accorti. Per tutti Don Antonio ha la soluzione giusta. Ma quando davanti a lui si presentano Rafiluccio e Rituccia, sua compagna in avanzato stato di gravidanza, le cose si complicano. Rafiluccio, infatti, non chiede aiuto o protezione, vuole solo comunicargli che ucciderà suo padre, Arturo Santaniello, ricco panettiere, che lo ha diseredato e cacciato di casa, non riconoscendolo più come figlio. Prima di dare il suo parere, Don Antonio vuole però sentire “l’altra campana” e convoca pertanto il padre, al quale dapprima confida la storia vera del suo primo delitto contro i soprusi di un arrogante prepotente, invitandolo poi a riconciliarsi con i figlio. Ma il panettiere rifiuta e lo invita di fatto a farsi gli affari suoi, dando così inizio a un tragico precipitare degli eventi.
Scritta e rappresentata nel 1960, Il
sindaco del Rione Sanità è una commedia che lo stesso Eduardo amava
definire «simbolica e non realistica», una commedia che «affonda
le proprie radici nella realtà, ma poi si sgancia da essa, si
divinizza, per dare una precisa indicazione alla giustizia», perché
«Don Antonio è qualcosa di assai diverso da quel capo camorra che
all’inizio sembrerebbe che fosse: egli è un visionario che cerca
di ristabilire nel mondo un ordine andato fuori sesto».
Di Eduardo De Filippo
regia Marco Sciaccalugacon Eros Pagni,
Maria Basile Scarpetta, Federico Vanni, Gennaro Apicella, Massimo Cagnina, Angela Ciaburri, Orlando Cinque, Gino De Luca, Federica Granata, Cecilia Lupoli , Rosario Giglio, Luca Iervolino, Marco Montecatino, Gennaro Piccirillo, Pietro Tammaro
scene Guido Fiorato, costumi Zaira de Vincentiis
musiche Andrea Nicolini, luci Sandro Sussi
produzione Teatro Stabile di Genova, Teatro Stabile di Napoli
La regia di Sciaccaluga lascia parlare
il copione e questo s'impone sia con l'impagabile dialettica degli
episodi sia con la magnifica teatralità del loro svolgimento, a
partire dal celebre, irresistibile, inizio con la famiglia di don
Antonio Barracano che senza parlare, in pigiami e pantofole,
allestisce in piena notte una camera operatoria per un ferito di arma
da fuoco.
Con qualche inflessione napoletana tra
virgolette, Eros Pagni fa di Barracano un uomo stanco, curvo, che
spesso si astrae per colloquiare tra sé e sé, canterellandosi
qualcosa o ridacchiando per qualche ricordo personale da cui gli
altri sono esclusi.
Superbo allestimento di grande castità
visiva, scena quasi inesistente ma personaggi molto vivi e
plausibili, eccellentemente resi da una compagnia numerosa.
Masolino d'Amico, La Stampa
Elfo Puccini Sala Fassbinder, c.so
Buenos Aires 33, Milano – Lunedì/sabato ore 20.30, domenica ore
16.00 - Intero € 30.50 - Ridotto giovani e anziani € 16 - Martedì
€20 - Prenotazioni e prevendita: tel. 02.0066.06.06,
biglietteria@elfo.org, www.elfo.org
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