"DONNA NON RIEDUCABILE MEMORANDUM TEATRALE SU ANNA POLITKOVSKAJA"
AL TEATRO LE MUSE DI FLERO (BS)
Continua
con grande successo di critica e pubblico la tournèe teatrale di
“Donna non rieducabile, memorandum teatrale su Anna Politkovskaja”,
il testo di Stefano Massini portato in scena con il nuovo
allestimento e l’interpretazione di Elena Arvigo.
Lo
spettacolo è un memorandum immaginario ispirato ai reportage della
giornalista russa, nota per il suo impegno sul fronte dei diritti
umani, per i suoi reportage dalla Cecenia e per la sue critiche al
Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, assassinata
nell’ ottobre del 2006.
Elena Arvigo propone
dunque un monologo di forte impatto e attualità in
grado di stimolare il pubblico e far riflettere sul tema
della libertà di stampa e la responsabilità del sapere, nato
dall’adattamento in forma
teatrale di brani autobiografici ed articoli della Politkovskaja che
danno vita ad una serie di istantanee, “quadri”, che propongono
esperienze, situazioni, atmosfere e stati d’animo che accompagnano
il pubblico in un viaggio nelle terre russe e cecene.
Un percorso tra i racconti della giornalista russa che l’attrice ripropone con grande intensità e immedesimazione.
Un percorso tra i racconti della giornalista russa che l’attrice ripropone con grande intensità e immedesimazione.
Questo spettacolo è parte
del progetto “Le imperdonabili”, ideato dalla stessa Arvigo, una
serie di monografie su differenti personaggi storici femminili legati
dal filo rosso della guerra. Tra queste Etty Hillesum , Elena di
Sparta , Marina Cvetaeva, Marguerite Duras.
Crediti
DONNA
NON RIEDUCABILE
Memorandum teatrale su Anna Politkovskaja
di Stefano Massiniun progetto di e con Elena Arvigo
a a cura di Elena Arvigo e Rosario Tedescodisegno luci di Rosario Tedesco e Andrea Basti video designer Andrea Basti
Memorandum teatrale su Anna Politkovskaja
di Stefano Massiniun progetto di e con Elena Arvigo
a a cura di Elena Arvigo e Rosario Tedescodisegno luci di Rosario Tedesco e Andrea Basti video designer Andrea Basti
Si ringrazia la
collaborazione artistica di Damiano D’Innocenzo
Si ringraziano inoltre
Compagnia Gank (Antonio Zavatteri , Paolo Zanchin , Alberto Giusta ,
Nadia Fauzia) Associazione ExLavanderia e Rialto Sant’
Ambrogio Di Roma .
Estratti dalla rassegna
stampa
“
…Qui stiamo
a un livello di composizione (registica) e di recitazione superiore ,
d’una maturità espressiva che fanno di lei una presenza cruciale
del nostro teatro. Con un solo oggetto (il telaio d’una porta
usato nei più diversi modi ) , con un lieve e sapiente uso delle
luci (penso a quella specie di elica ruotante alla sue spalle ), con
una immedesimazione nel personaggio che somiglia ad uno
sprofondamento (senza che il controllo venga mai meno , ne’ della
voce ne’ della gestualità), Arvigo invero ci parla di un altro
eroismo , del suo : di chi fa teatro da solo –contro il dominio
burocratico d’una legislazione ingiusta , contro il sopruso, contro
la deliberata volontà di abbassare il livello della percezione –
proprio come i telefilm sui combattenti delle due guerre cecene
promossi dall’amministrazione Putin. (Franco
Cordelli – Corriere della Sera)
“…Ha
una poesia da persona ,piu’ che da attrice civile , Elena Arvigo
,passionaria di un teatro indipendente in Donna
non rieducabile di Stefano Massini..” “
La Arvigo ha una bella chiave
contemplativa … “ …Terrificanti lo
sgocciolio di sangue d’una testa ,l’odore di carne bruciata , gli
ostaggi nel teatro di Mosca , ma piu’ da
brividi e’, in lei, il lirismo calmo da avvelenamento , da
coscienza d’un cerchio che si chiude Entra con una sporta della
spesa , esce con bagagli di verita’. (Rodolfo
Di Giammarco - Repubblica)
“Una
bella interpretazione che ha come cifra espressiva la lontananza da
ogni retorica mentre la ragione affonda impotente di fronte agli
orrori di una guerra “.
(Magda Poli - Corriere della Sera)
Note dell’autore
“Ho
scritto Donna
non rieducabile
adattando in forma teatrale brani autobiografici ed articoli di Anna
Politkovskaja. La mia idea era trasformare drammaturgicamente questi
materiali lavorando sullo scatto d’istantanea, ovvero sulla
sequenza immediata, sul flash che coglie un dettaglio e dalla somma
di dettagli ricava l’insieme. Non ho voluto raccontare la ‘storia
di Anna’: non mi interessava. E neppure mi interessava farla
raccontare ad altri personaggi eventuali. Il mio unico obiettivo era
restituire dignità teatrale ad una sensazione che mi aveva colpito
nel primo avvicinamento ai testi della Politkovskaja: la loro feroce
immediatezza. La loro portata fotografica. Ho tentato così di
costruire un album di immagini, una carrellata di esperienze in presa
diretta, una galleria di zoom su precise situazioni, atmosfere, solo
talvolta stati d’animo. Ne è nato un collage di quasi 20 quadri.
Ogni volta che il quadro inizia il pubblico non sa niente: viene
brutalmente scaraventato dalle parole in un determinato contesto che
non conosce e che sta a lui ricostruire dai particolari. È come se
per 20 volte gli occhi si riaprissero e si richiudessero su temi e
luoghi diversi, sempre da intuire. Direi che non si tratta di un
testo “su Anna Politkovskaja”, bensì un viaggio “negli occhi
di Anna Politkovskaja”. Visione in soggettiva degli abissi
russo-ceceni.” Stefano
Massini
Note
di regia
“Appena
ho letto "Donna non rieducabile” ho sentito che non si
trattava di un testo semplicemente da "mettere
in scena" ma piuttosto di un "progetto di studio ",
un cammino per cercare di rimanere fedeli allo spirito sia di Anna P.
sia di Stefano Massini che ha scritto il testo ispirandosi a
questi "appunti disordinati ai margini della vita in Russia ".
Ho iniziato dunque raccogliendo quanto più materiale possibile su
Anna P. e sugli argomenti di cui si occupava per cercare di capire
meglio, di andare a toccare con mano, vedere - Ed è proprio questo
progetto di studio che mi piacerebbe portare in scena, non
"commuovere" ma "muovere" e stimolare nello
spettatore la sua responsabilità di testimone , stimolare la
curiosità , la necessità di informarsi , di non fermarsi, di non
avere "pregiudizi" ma andare a
toccare
con mano e cercare le proprie domande prima di abbandonarsi alle
facili soluzioni e
risposte
che ci vengono date. E' davvero un cammino ed è una goccia
nell'oceano che diventa una riflessione assieme e con il
pubblico sulla libertà di stampa , sul mestiere di giornalista,
sulla responsabilità di sapere e continuare a farsi domande. “
Elena Arvigo
Elena
Arvigo, Elena Arvigo, allieva di
Giorgio Strehler, è stata diretta a teatro tra gli altri da Valerio
Binasco, Eimuntas Nekrosious, Jacques Lassalle, Luca Zingaretti e
Alvis Hermanis, Roberto Rustioni (Being
Norwegian) e al cinema da Paolo
Virzì, Peter Greenway, Ryan Marphy (Eat,
Pray, Love) e Vittorio Moroni.
In televisione è stata protagonista de La
piovra 10 e ha partecipato a numerosi
film tv storici, tra i quali ricordiamo Perlasca,
Marcinelle,
Sotto il cielo di Roma, la
serie americana Mental
e quella tedesca In der Mitte eines
Lebens. Negli ultimi anni da regista
ha portato in scena Maternity Blues
(from Medea) di Grazia Verasani,
Donna non rieducabile – memoradum
teatrale su Anna Politkovskaja di
Stefano Massini di cui è interprete. Importante e fortunata anche la
sua rappresentazione di 4.48 Psychosis
di Sarah Kane con la regia di Valentina Calvani.
LINK
FOTO :
https://www.flickr.com/photos/128667901@N02/albums/72157648623103114
Tournée
– Donna non rieducabile
2015
26
novembre – WONDERLAND FESTIVAL – Brescia
5-6
dicembre – TEATRO NEST – Napoli
2016
16
febbraio – TEATRO COMUNALE MUSE (FLERO) – Brescia
27-28
febbraio – TEATRO MAMIMO’ – Reggio Emilia
17
marzo – TEATRO BELLONI (VARLASSINA) – Como
18-19
marzo – TEATRO DELLE DONNE (CALENZANO) – Firenze
3-15
maggio – TEATRO ARGOT - Roma
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