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lunedì 15 febbraio 2016

"DONNA NON RIEDUCABILE MEMORANDUM TEATRALE SU ANNA POLITKOVSKAJA"
AL TEATRO LE MUSE DI FLERO (BS)

Continua con grande successo di critica e pubblico la tournèe teatrale di “Donna non rieducabile, memorandum teatrale su Anna Politkovskaja”, il testo di Stefano Massini portato in scena con il nuovo allestimento e l’interpretazione di Elena Arvigo.

Lo spettacolo è un memorandum immaginario ispirato ai reportage della giornalista russa, nota per il suo impegno sul fronte dei diritti umani, per i suoi reportage dalla Cecenia e per la sue critiche  al Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, assassinata nell’ ottobre del 2006.

Elena Arvigo propone dunque un monologo di forte impatto e attualità in grado di stimolare il pubblico e far riflettere sul tema della libertà di stampa e la responsabilità del sapere, nato dall’adattamento in forma teatrale di brani autobiografici ed articoli della Politkovskaja che danno vita ad una serie di istantanee, “quadri”, che propongono esperienze, situazioni, atmosfere e stati d’animo che accompagnano il pubblico in un viaggio nelle terre russe e cecene.
Un percorso tra i racconti della giornalista russa che l’attrice ripropone con grande intensità e immedesimazione.

Questo spettacolo è parte del progetto “Le imperdonabili”, ideato dalla stessa Arvigo, una serie di monografie su differenti personaggi storici femminili legati dal filo rosso della guerra. Tra queste Etty Hillesum , Elena di Sparta , Marina Cvetaeva, Marguerite Duras.
                                                    
Crediti

DONNA NON RIEDUCABILE
Memorandum teatrale su Anna Politkovskaja 
di Stefano Massiniun progetto di e con Elena Arvigo
a a cura di Elena Arvigo e Rosario Tedescodisegno luci di Rosario Tedesco e Andrea Basti video designer Andrea Basti 

Si ringrazia la collaborazione artistica di Damiano D’Innocenzo

Si ringraziano inoltre Compagnia Gank (Antonio Zavatteri , Paolo Zanchin , Alberto Giusta , Nadia Fauzia) Associazione ExLavanderia e Rialto Sant Ambrogio Di Roma .

 
Estratti dalla rassegna stampa

“ …Qui stiamo a un livello di composizione (registica) e di recitazione superiore , d’una maturità espressiva che fanno di lei una presenza cruciale del nostro teatro. Con un solo oggetto (il telaio d’una porta usato nei più diversi modi ) , con un lieve e sapiente uso delle luci (penso a quella specie di elica ruotante alla sue spalle ), con una immedesimazione nel personaggio che somiglia ad uno sprofondamento (senza che il controllo venga mai meno , ne’ della voce ne’ della gestualità), Arvigo invero ci parla di un altro eroismo , del suo : di chi fa teatro da solo –contro il dominio burocratico d’una legislazione ingiusta , contro il sopruso, contro la deliberata volontà di abbassare il livello della percezione – proprio come i telefilm sui combattenti delle due guerre cecene promossi dall’amministrazione Putin. (Franco Cordelli – Corriere della Sera)

“…Ha una poesia da persona ,piu’ che da attrice civile , Elena Arvigo ,passionaria di un teatro indipendente in Donna non rieducabile di Stefano Massini..” “ La Arvigo ha una bella chiave contemplativa … “ …Terrificanti lo sgocciolio di sangue d’una testa ,l’odore di carne bruciata , gli ostaggi nel teatro di Mosca , ma piu’ da brividi e’, in lei, il lirismo calmo da avvelenamento , da coscienza d’un cerchio che si chiude Entra con una sporta della spesa , esce con bagagli di verita’. (Rodolfo Di Giammarco - Repubblica)

“Una bella interpretazione che ha come cifra espressiva la lontananza da ogni retorica mentre la ragione affonda impotente di fronte agli orrori di una guerra “. (Magda Poli - Corriere della Sera)

Note dell’autore

“Ho scritto Donna non rieducabile adattando in forma teatrale brani autobiografici ed articoli di Anna Politkovskaja. La mia idea era trasformare drammaturgicamente questi materiali lavorando sullo scatto d’istantanea, ovvero sulla sequenza immediata, sul flash che coglie un dettaglio e dalla somma di dettagli ricava l’insieme. Non ho voluto raccontare la ‘storia di Anna’: non mi interessava. E neppure mi interessava farla raccontare ad altri personaggi eventuali. Il mio unico obiettivo era restituire dignità teatrale ad una sensazione che mi aveva colpito nel primo avvicinamento ai testi della Politkovskaja: la loro feroce immediatezza. La loro portata fotografica. Ho tentato così di costruire un album di immagini, una carrellata di esperienze in presa diretta, una galleria di zoom su precise situazioni, atmosfere, solo talvolta stati d’animo. Ne è nato un collage di quasi 20 quadri. Ogni volta che il quadro inizia il pubblico non sa niente: viene brutalmente scaraventato dalle parole in un determinato contesto che non conosce e che sta a lui ricostruire dai particolari. È come se per 20 volte gli occhi si riaprissero e si richiudessero su temi e luoghi diversi, sempre da intuire. Direi che non si tratta di un testo “su Anna Politkovskaja”, bensì un viaggio “negli occhi di Anna Politkovskaja”. Visione in soggettiva degli abissi russo-ceceni.” Stefano Massini

Note di regia

“Appena ho letto "Donna non rieducabile”  ho sentito che non si trattava  di  un testo  semplicemente da "mettere in scena" ma piuttosto di  un "progetto di studio ", un cammino per cercare di rimanere fedeli allo spirito sia di Anna P. sia di Stefano Massini che  ha scritto il testo ispirandosi a questi "appunti disordinati ai margini della vita in Russia ". Ho iniziato dunque raccogliendo quanto più materiale possibile su Anna P. e sugli argomenti di cui si occupava per cercare di capire meglio, di andare a toccare con mano, vedere - Ed è proprio questo progetto di studio che mi piacerebbe portare  in scena, non "commuovere" ma "muovere" e stimolare nello spettatore la sua responsabilità di testimone , stimolare  la curiosità , la necessità di informarsi , di non fermarsi, di non avere "pregiudizi" ma andare a
toccare con mano e cercare le proprie domande prima di abbandonarsi alle facili soluzioni e

risposte che ci vengono date. E' davvero un cammino ed è una goccia nell'oceano che diventa una riflessione assieme e con il pubblico sulla libertà di stampa , sul mestiere di giornalista, sulla responsabilità di sapere e continuare a farsi domande. “ Elena Arvigo

Elena Arvigo, Elena Arvigo, allieva di Giorgio Strehler, è stata diretta a teatro tra gli altri da Valerio Binasco, Eimuntas Nekrosious, Jacques Lassalle, Luca Zingaretti e Alvis Hermanis, Roberto Rustioni (Being Norwegian) e al cinema da Paolo Virzì, Peter Greenway, Ryan Marphy (Eat, Pray, Love) e Vittorio Moroni.  In televisione  è stata protagonista de La piovra 10 e ha partecipato a numerosi film tv storici, tra i quali ricordiamo Perlasca, Marcinelle, Sotto il cielo di Roma, la serie americana Mental e quella tedesca In der Mitte eines Lebens. Negli ultimi anni da regista ha portato in scena Maternity Blues (from Medea) di Grazia Verasani, Donna non rieducabile – memoradum teatrale su Anna Politkovskaja di Stefano Massini di cui è interprete. Importante e fortunata anche la sua rappresentazione di 4.48 Psychosis di Sarah Kane con la regia di Valentina Calvani.
 
LINK FOTO :

https://www.flickr.com/photos/128667901@N02/albums/72157648623103114

Tournée – Donna non rieducabile

2015

26 novembre – WONDERLAND FESTIVAL – Brescia

5-6 dicembre – TEATRO NEST – Napoli

2016

16 febbraio – TEATRO COMUNALE MUSE (FLERO) – Brescia

27-28 febbraio – TEATRO MAMIMO’ – Reggio Emilia

17 marzo – TEATRO BELLONI (VARLASSINA) – Como

18-19 marzo – TEATRO DELLE DONNE (CALENZANO) – Firenze

3-15 maggio – TEATRO ARGOT - Roma






































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