ROVELLO DUE IL NUOVO "PICCOLO SPAZIO"
DEL POLITECNICO LA TECNOLOGIA A
L SERVIZIO DEL TEATRO
L SERVIZIO DEL TEATRO
Con la mostra Spazio, Tempo, Parola dedicata a Luca Ronconi si apre il 20 febbraio
nel Chiostro Nina Vinchi uno spazio
multimediale in collaborazione con il Politecnico
Il Piccolo offre a Milano un nuovo
luogo d’incontro, informazione e conoscenza: sabato 20 febbraio si
apre alla città RovelloDue – Piccolo|Spazio|Politecnico, in cui la
tecnologia si mette al servizio del teatro. Ciò avviene ancora nel
segno di Luca Ronconi, a un anno dalla morte (21 febbraio 2015), e
grazie alla collaborazione con il Politecnico, che si rinnova e si
rafforza.
Una mostra multimediale dedicata al
lavoro di Ronconi al Piccolo, dal titolo Spazio, Tempo, Parola,
inaugura nel Chiostro bramantesco, affacciato su Via Dante, nuovi
locali che completano il recupero architettonico del sito e
arricchiscono l’offerta al pubblico.
La chiave della mostra – a ingresso
libero e aperta fino al 17 marzo, da lunedì a domenica, dalle 12
alle 20.30 - è ancora e sempre Infinities, lo spettacolo del 2002
che, negli ex laboratori della Scala alla Bovisa, apriva il dialogo
con il Politecnico su un tema centrale nella ricerca di Ronconi:
la scienza come indagine e rappresentazione. Ma molti altri spettacoli e diversi materiali, dei suoi 16 anni milanesi, saranno visibili, in un allestimento che mira a creare un’esperienza acustico-visiva in cui il teatro viva attraverso la tecnologia e non viceversa, immergendo il visitatore in una galleria di sollecitazioni sulle tracce tematiche di Spazio, Tempo, Parola, “accese” come pulsanti dall’interazione con speciali sensori.
la scienza come indagine e rappresentazione. Ma molti altri spettacoli e diversi materiali, dei suoi 16 anni milanesi, saranno visibili, in un allestimento che mira a creare un’esperienza acustico-visiva in cui il teatro viva attraverso la tecnologia e non viceversa, immergendo il visitatore in una galleria di sollecitazioni sulle tracce tematiche di Spazio, Tempo, Parola, “accese” come pulsanti dall’interazione con speciali sensori.
È solo l’inizio. Con Ronconi,
Rovello Due comincia un percorso di servizio al pubblico che toccherà
temi sempre diversi, fra sguardi alla storia e anticipazioni di
spettacoli futuri: dopo il 17 marzo, al centro dell’installazione
sarà Bertolt Brecht.
Orari e visite
RovelloDue sarà aperto al pubblico, a
ingresso libero, da lunedì a domenica, dalle 12 alle 20.30.
La mostra Spazio, Tempo, Parola durerà
fino al 17 marzo.
Tre giorni la settimana saranno
disponibili visite guidate a cura degli studenti del Corso di Storia
del Teatro diretto dal Prof. Alberto Bentoglio all’Università
Statale.
I giorni sono: Martedì (17.30 -
19.30), Mercoledì (18.30 - 20.30) e Sabato (17.30 - 19.30).
RovelloDue – Piccolo Spazio
Politecnico nasce dall’incontro tra Piccolo Teatro di Milano-Teatro
d’Europa e Politecnico, legati da una sintonia che nasce un po’
dalla natura stessa di Milano come città poli-tecnica, nello spirito
di Gadda e Vittorini.
Aperto tutti i giorni con ingresso
libero, dotato di un accesso indipendente da via Rovello è uno
spazio multimediale per il teatro che ospita mostre temporanee
interattive.
Il primo ambiente accoglie il
visitatore con una narrazione per testi, immagini e video. Dopo
alcune notizie sull’edificio, si ripercorrono i momenti salienti
dell’avventura del Piccolo e del Politecnico, le due anime di
RovelloDue Piccolo Spazio Politecnico: dalla fondazione, passando per
le personalità che hanno scritto la storia delle due Istituzioni,
sino ai grandi spettacoli e alle invenzioni, le due storie corrono
parallele. Nel 2002, con la messa in scena dello spettacolo
Infinities alla Bovisa, testo del matematico inglese John D. Barrow e
regia di Luca Ronconi, Piccolo e Politecnico aprono un dialogo mai
interrotto sui temi infiniti della scienza.
Oltrepassando una tenda “teatrale”,
il visitatore si cala in una realtà immersiva, destinata a ospitare
esposizioni temporanee dal forte impatto multimediale.
La prima iniziativa – dal 20 febbraio
al 17 marzo – è un omaggio a Luca Ronconi.
Non nego il sogno che inseguo da una
vita: tra gli anfratti dello spazio, gli interstizi del tempo,
presentare uno spettacolo infinito. In queste parole del Maestro è
il senso del percorso: a partire dalle tre parole chiave Spazio,
Tempo, Parola, è data la possibilità di una esplorazione attiva del
lavoro di Ronconi al Piccolo.
I diversi contributi multimediali –
fotografie, frammenti di spettacoli, suoni, interviste – avviati
direttamente dal visitatore, ricreano suggestioni e atmosfere del
percorso creativo ronconiano. È un modo per rispettare il suo
“sogno” di infiniti percorsi che ciascuno spettatore ricompone
nella propria memoria. L’esperienza è arricchita anche da immagini
di tutti gli spettacoli che dal 2000 al 2015 raccontano l’esperienza
di Ronconi al Piccolo, mentre a fotografie in bianco e nero è
affidata la testimonianza del suo lavoro con gli allievi della Scuola
di Teatro oggi a lui dedicata.
Il teatro mi ha dato la possibilità di
vivere, operare e soprattutto conoscere. Nel teatro per come lo
intendeva Luca Ronconi, ossia forma privilegiata di esplorazione del
reale, sta il senso dell’eccezionalità di Infinities, lo
spettacolo che il Piccolo realizzò, con l’apporto del Politecnico
di Milano, suggerendo come “infinite” siano le possibilità del
rappresentabile.
Contributi video mostrano il Maestro
alle prove, negli ex laboratori della Scala alla Bovisa, circondato
dagli attori, accanto a studenti e ricercatori del Politecnico, che
diceva di aver scelto come note viventi a piè di pagina, perché in
un discorso scientifico non ci si può “calare”: o lo si conosce
o non lo si conosce e con i quali condivise un dettato che è alla
base di qualunque ricerca, estetica quanto scientifica: il bello non
è applicare un metodo, è sperimentare e scoprire.
GUIDA ALL’ESPLORAZIONE
I contenuti della seconda sala di
RovelloDue si sviluppano intorno ai tre elementi – Spazio, Tempo,
Parola – cardine della produzione artistica di Luca Ronconi al
Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa.
Il visitatore è chiamato a esplorarli
in maniera attiva. Spostandosi al centro della sala, sopra le parole
chiave illuminate sul pavimento, avvia uno dei diversi contributi
multimediali previsti per ciascun concetto: sono fotografie,
frammenti di spettacoli, suoni, interviste che evocano suggestioni e
atmosfere del percorso creativo ronconiano.
Al termine della visione di ogni
contenuto, è possibile azionarne uno nuovo.
Sulla parete opposta, senza soluzione
di continuità, vivono le immagini di tutti gli spettacoli, dal 2000
al 2015, che raccontano l’avventura artistica e umana di Ronconi
nel suo Teatro; un video realizzato con estratti delle prove ricorda
l’esperienza di Infinities, lo spettacolo su testo del matematico
inglese John D. Barrow allestito nel 2002 negli ex Laboratori della
Scala alla Bovisa – perfetta sintesi delle tre parole chiave
Spazio, Tempo, Parola – che segnò anche l’inizio della
collaborazione tra il Piccolo e il Politecnico di Milano; una
sequenza di fotografie con gli allievi della Scuola di Teatro oggi a
lui intitolata è dedicata alla passione di Ronconi per la didattica:
con lo sguardo al futuro, un viaggio comune di un grande Maestro con
i giovani, nel segno di un teatro della conoscenza.
CONTENUTI
PAROLA
1 – L’incontro con
Shakespeare. Sogno di una notte di mezza estate, di William
Shakespeare (2008).
2– L’epos del crack. Lehman
Trilogy, di Stefano Massini (2015)
3 – Parole “d’oro”. Celestina,
laggiù vicino alle concerie in riva al fiume, di Michel Garneau da
Fernando de Rojas (2014).
4 – Le parole del sogno. La vita
è sogno, di Pedro Calderón de la Barca (2000).
5 – Dal romanzo alla
scena. Pornografia, di Witold Gombrowicz (2014).
SPAZIO
1 – Spazi in movimento. Celestina,
laggiù vicino alle concerie in riva al fiume, di Michel Garneau da
Fernando de Rojas (2014)
2 – Dentro il cuore dei
classici. Prometeo incatenato, di Eschilo (2003).
3 – La scena enciclopedica. Il
ventaglio, di Carlo Goldoni (2007).
4 – Sopra la scena. Candelaio,
di Giordano Bruno (2001).
5 – L’abisso orizzontale. Professor
Bernhardi, di Arthur Schnitzler (2005).
TEMPO
1 – 1929, il crollo del tempo. Lehman
Trilogy, di Stefano Massini (2015).
2 – Il tempo della creazione. La
compagnia degli uomini, di Edward Bond (2011).
3 – In bilico tra i vivi e i
morti. Il panico, di Rafael Spregelburd (2013).
4 – Avanti e indietro nel tempo. Quel
che sapeva Maisie, di Henry James (2002).
5 – Fluidità
temporali. Lolita-sceneggiatura, di Vladimir Nabokov (2001).
Registrazioni degli spettacoli a cura
del Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa:
Celestina laggiù vicino alle concerie
in riva al fiume di / by Michel Garneau da / after Fernando de Rojas
(2014)
Pornografia di / by Witold Gombrowicz
(2014)
Lehman Trilogy di / by Stefano Massini
(2015)
Documentari e contributi video:
Cantiere Candelaio di / by Ariella
Beddini – Rai Teche 2001 [con un intervento di Luca Ronconi / with
the participation of Luca Ronconi]
Lolita: prove di un amore di / by
Ariella Beddini – Rai Teche 2002 [con interventi di / with the
participation of Laura Marinoni e / and Luca Ronconi]
MM Mariangela e Maisie di / by Ariella
Beddini – Rai Teche 2002 [con un intervento di Mariangela Melato /
with the participation of Mariangela Melato]
Percorsi nell’infinito di / by
Ariella Beddini – Rai Teche 2002
Prometeo secondo Ronconi di / by
Ariella Beddini – Rai Teche 2002 [con un intervento di / with the
participation of Angelo Ferro]
La compagnia degli uomini, il trailer –
Piccolo Teatro di Milano/WebTV 2011
Lehman Trilogy – Trailer di / by
Felice Cappa – Rai 5 2015
Fotografie:
Marco Caselli Nirmal, Luigi Ciminaghi,
Istituto Italiano di Fotografia, Luigi Laselva, Attilio Marasco,
Marcello Norberth, Wanda Perrone Capano, Caterina Simonelli
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