AL TEATRO DELL'OROLOGIO DI ROMA
"IN PUNTA DI PIEDI"
DELLA COMPAGNIA BIANCOFANGO
Foto Manuela Giusto |
Dal 15 al 20 marzo 2016
SALA GASSMANda martedì a sabato ore 20:00 | domenica ore 17:00
Il Teatro dell’Orologio festeggia
l’anniversario del lavoro che ha segnato la nascita della compagnia
Biancofango, formata da Francesca Macrì e Andrea Trapani. A dieci
anni dal debutto assoluto, torna in scena In punta di piedi.
Insomma cos’é che la ipnotizza nel
calcio, Pasolini?
“Il calcio è l’ultima
rappresentazione sacra del nostro tempo. È rito nel fondo, anche se
è evasione. Mentre altre rappresentazioni sacre, persino la messa,
sono in declino, il calcio è l’unica rimastaci. Il calcio è lo
spettacolo che ha sostituito il teatro. Il cinema non ha potuto
sostituirlo, il calcio si. Perché il teatro è rapporto fra un
pubblico in carne e ossa e personaggi in carne e ossa che agiscono
sul palcoscenico. Mentre il cinema è un rapporto fra una platea in
carne e ossa e uno schermo, delle ombre. Invece il calcio è di nuovo
uno spettacolo in cui un mondo reale, di carne, quello degli spalti
dello stadio, si misura con dei protagonisti reali, gli atleti in
campo, che si muovono e si comportano secondo un rituale preciso.
Perciò considero il calcio l’unico grande rito rimasto al nostro
tempo”.
Guido Gerosa intervista P.P.Pasolini,
“L’Europeo”, 31 Dicembre 1970.
Firenze, l’adolescenza e il calcio.
disegno luci Mirco Maria Coletti
produzione Biancofango
00186 - Roma
Firenze, l’adolescenza e il calcio.
In punta di piedi nasce dall’intreccio
di queste tre tematiche e dai profumi persistenti degli anni Ottanta,
ancora troppo vicini per guardarli come una vecchia fotografia e a
sufficienza lontani per avvertirne sulla pelle la ferocia della
memoria.
Un adolescente e la sua città, bella
di una bellezza rara, ma refrattaria al gioco e schiava della
competizione per natura. Firenze che ama farsi guardare, ma mai che
ri-guardi, se potesse, colpirebbe alle spalle tutti quelli che
vorrebbero possederla.
Un adolescente e l’ossessione di una
generazione, un fanatismo lungo un secolo: il gioco del calcio.
Nelle parole di Pasolini si può e si
deve avvertire la forza di un simbolo, quale quello calcistico, che è
stato in grado di unire migliaia di corpi in una sola e unica anima.
Troppe poche altre realtà sono riuscite, in questo lungo ‘900, a
spingersi così in profondità nella ritualità.
Il calcio ha vinto. Ha stra-vinto. Ma
con il passare del tempo, degli anni, qualcosa in questa ritualità
si è rotto, il potere delle televisioni e dei mass media ne hanno
deturpato la genuinità e gli anni Ottanta hanno immortalato la
parabola finale di un calcio ritualizzato che stava per consegnarsi
alla luce accecante della spettacolarizzazione mediatica. Niente
sarebbe più stato lo stesso.
Questi sono gli anni di Mastino, il
protagonista di questo monologo: gli anni della marcatura ad uomo,
dei duelli corpo a corpo e dei numeri sulle maglie a fissare ruoli
ben precisi.
È una domenica mattina qualunque, in
un qualunque campetto di periferia toscano, di quelli dove l’erba
non cresce mai. Mastino vorrebbe giocare, ma il mister lo relega,
come sempre, al ruolo di panchinaro. Come giocatore è piuttosto
scarso e frequenti sono le occasioni in cui gli viene fatta notare la
sua inattitudine al gioco del calcio, ma come spesso accade a
diciotto anni, certe verità sono piuttosto faticose da capire e,
ancor più, da accettare. A diciotto anni fuori dal calcio spesso può
voler dire fuori dal giro, il giro giusto, che ti fa sentire parte di
un tutto, a scuola come a passeggio per i quartieri della città.
Dalla panchina Mastino vive l’agonia
di un’ennesima, lunghissima domenica da escluso.
BIANCOFANGO
La compagnia Biancofango nasce nel 2006
dall’incontro tra Francesca Macrì e Andrea Trapani. Insieme
realizzano la Trilogia dell’inettitudine: In punta di piedi, La
spallata e Fragile show, pubblicata dalla casa editrice Titivillus.
Nel 2012 debuttano con Porco mondo e a seguire, con il Teatro di Roma
realizzano Culo di gomma, Romeo e Giulietta e Hamlet.
Drammaturgia e regia Francesca Macrì e
Andrea Trapani
con Andrea Trapanidisegno luci Mirco Maria Coletti
produzione Biancofango
INFO E PRENOTAZIONI
La prenotazione è vivamente
consigliata
06 6875550 |
biglietteria@teatroorologio.com
le prenotazioni possono essere
effettuate dal lunedì al venerdì dalle 11:00 alle 19:00
INTERO // 15 euro
RIDOTTO // 12 euro
ingresso consentito ai soli soci:
tessera associativa annuale 3 euro
Teatro dell’Orologio
Via dei Filippini 17/A
00186 - Roma
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