GIUSEPPE CEDERNA IN
"SEI PEZZI UNICI"
DI E CON GIUSEPPE CEDERNA
Ogni sera uno spettacolo diverso sullo
stupore, le passioni, l’incantamento e le sorprese della nostra
vita
DALL’8 AL 13 MARZO AL TEATRO FRANCO
PARENTI DI MILANO
Da martedì 8 marzo, alle ore 18.30, al
Teatro Franco Parenti di Milano (Via Pier Lombardo, 14 – ingresso
15 euro) l’attore, scrittore e viaggiatore Giuseppe Cederna porta
in scena il suo nuovo spettacolo che racconta gli incontri, le cadute
e le illuminazioni che fanno parte del percorso della vita di ognuno
di noi.
Sei incontri, sei viaggi. Decine di
storie e di personaggi. Da Calipso, a Itaca, a Iannacci; dall’Isonzo
insanguinato e miracoloso di Ungaretti, alle ragazze di un villaggio
Himalayano che hanno deciso di occuparsi in prima persona della
salute delle donne e dei bambini nell’alta valle del Gange. Lo
stupore, le passioni, l’incantamento e le sorprese della nostra
vita.
I sei incontri si svilupperanno così:
martedì 8 marzo, alle ore 18.30: ODISSEA (da un’idea di Sergio
Maifredi per il teatro Pubblico Ligure) - Le lacrime degli eroi.
Ulisse, Calipso e Nausicaa, ovvero la dichiarazione d’amore più
bella del mondo; mercoledì 9 marzo, alle ore 22: LE OPINIONI DI UN
CLOWN - Da Piazza Navona a Mediterraneo passando per Amadeus e
Iannacci; giovedì 10 marzo, alle ore 18.30: LE MILLE ANIME
DELL’INDIA - Il Grande Viaggio: le sorgenti e il Sacro; venerdì 11
marzo, alle ore 18.30: ILIADE (da un’idea di Sergio Maifredi per il
Teatro Pubblico Ligure) - Le lacrime degli eroi. I cavalli di Ulisse
e la morte di Ettore; sabato 12 marzo, alle ore 18.30: IL DIO DEL
VIAGGIO - È solo un caso o c’è un Dio che si diverte a darci
lezioni di Danza in giro per il mondo?; domenica 13 marzo, alle ore
18.30: IO E NICOLE KIDMAN - Pelle di seta, diamanti e parole killer.
Come si sopravvive nella giungla dorata delle star di Hollywood.
GIUSEPPE CEDERNA debutta nel 1977 a
Piazza Navona come clown di strada. Nel ’78 fonda con Memo Dini la
compagnia Anfeclown dove si metterà in luce per una comicità
surreale e principalmente fisica. Conclusa la vena autarchica, in
teatro lo ricordiamo nel “Sogno di una notte d’estate” del
Teatro dell’Elfo, regia di Gabriele Salvatores; in “Amadeus” di
P. Shaffer a fianco di Umberto Orsini regia di Mario Missiroli; ne
“Il giardino dei ciliegi” di A. Cechov regia di Gabriele Lavia;
in “Puntila e il suo servo Matti” di B. Brecht regia di Pino
Micol; ne “La Febbre” di W. Shawn regia di Giorgio Gallione; ne
“Il grande viaggio” di Giuseppe Cederna e Francesco Niccolini. Al
suo impegno teatrale alterna, dagli esordi, un’interessante
attività cinematografica. Premio oscar con il film “Mediterraneo”
di G. Salvatores nel 1991 nel cinema ha lavorato, tra gli altri, con
Scola, Bellocchio, Comencini, Monicelli, i fratelli Taviani, Soldini,
Brizzi e Rob Marshall. Ha pubblicato con Feltrinelli “Il Grande
Viaggio”, un pellegrinaggio alle sorgenti del Gange; “Piano
Americano”, lezioni di sopravvivenza nella giungla dorata di un set
Hollywoodiano e, con il fotografo Carlo Cerchioli, “Ticino, le voci
del Fiume - Excelsior 1881”.
www.artupart.com;
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