AL TEATRO DELL'OROLOGIO DI ROMA
"DARK VANILLA JUNGLE"
CON MONICA BELARDINELLI
E CARLO EMILIO CLERICI
Dal 26 aprile all’8 maggio è in
scena al Teatro dell’Orologio, a chiusura della stagione 2015-2016
Cambiamento Reale, lo spettacolo DARK VANILLA JUNGLE.
Si tratta di una delle ultime opere di
Philip Ridley, uno dei più grandi autori inglesi contemporanei,
maestro nel percorrere le zone più oscure della psiche umana, per
raccontare personaggi estremi, con un linguaggio fatto di immagini
che ci colpiscono a fondo e che ci lasciano profondamente a disagio.
Nessuno come Ridley, infatti, sa cogliere il dolore, la violenza e la
miseria umana. Nessuno come Ridley ha la capacità di distruggere
nello spettatore ogni certezza di benessere e l'idea stessa che nel
mondo "tutto va bene".
Presentato nel 2014 in prima assoluta
al Teatro Belli di Roma, all'interno della tredicesima edizione di
TREND - nuove frontiere della scena britannica, rassegna curata da
Rodolfo di Giammarco, lo spettacolo ha riscosso un notevole successo
di pubblico e di critica, confermando le stesse favorevoli
impressioni ottenute dall'omologo inglese, andato in scena nel 2013
al Festival di Edimburgo e a Londra con la prestigiosa
interpretazione di Gemma Whelan (Games of Thrones).
Il successo si è ripetuto anche nelle
due repliche realizzate all'interno della scorsa edizione del
Festival FontanonEstate, nella suggestiva cornice del Fontanone del
Gianicolo.
Unanime il consenso nei confronti della
giovane interprete di questa edizione italiana, Monica Belardinelli,
diretta dalla mano esperta di Carlo Emilio Lerici, che ha con Ridley
un feeling speciale, avendo già diretto quattro opere tra le più
famose del drammaturgo inglese (Mercury Fur, Vincent River,
Moonfleece e il recentissimo Tender Napalm).
Un allestimento di grande impatto
visivo e sonoro, che si avvale delle scene di Alessandro Chiti e del
disegno del suono di Giuseppe D'Amato. Senza dimenticare le immagini
video di Giulia Amato e i costumi di Valentina di Geronimo.
SINOSSI
Andrea è una ragazza fragile con un
bisogno disperato di essere amata. La sua vita ha una caratteristica
che è diventata una vera e propria persecuzione: è rifiutata da
tutti. Abbandonata dal padre quando aveva cinque anni cresce con una
madre che improvvisamente e violentemente la rifiuta, lasciandola a
soli undici anni ad una nonna che la rifiuta a sua volta. Non
sorprende quindi che lei cerchi ostinatamente la tranquillità e
l'affetto ovunque, con una determinazione che progressivamente
diventa vera e propria ossessione. Il suo primo rifugio è nel mondo
seducente, ma pericoloso, di un uomo più anziano, con il quale i
suoi sogni romantici si sbriciolano in una storia orribile di
tradimenti e violenze sessuali ripetute. A questo segue un tentativo
sempre più disperato, e alimentato solo dalla sua fantasia, per
cercare di ottenere la sicurezza e l'amore che lei desidera. Nella
sua progressiva discesa negli abissi della follia costruisce una
passione per un giovane veterano di guerra in Afghanistan gravemente
mutilato ed in stato vegetativo, con il quale immagina una vita
“normale”, per finire cacciata in malo modo fuori di casa dalla
madre di lui.
L'ennesimo rifiuto che non le lascia
scampo.
A soli diciassette anni è di nuovo in
mezzo a una strada, in uno stato di confusione estrema.
Un figlio che deve nascere, che lei
immagina del soldato e non il frutto delle violenze subite, è
l'epilogo del racconto.
Un figlio che forse non esiste e che
forse è solo il frutto della sua mente malata.
Un figlio morto. Forse ucciso proprio
dalla sua giovane mamma.
È in questo momento che incontriamo
Andrea, che vuole raccontarci la sua versione dei fatti.
Tutta la vicenda è raccontata
attraverso un torrente impetuoso di parole, che esce dalle labbra di
Andrea quasi come fosse fuori controllo – confessioni come un
flusso di acqua corrente che lei non è in grado di fermare. Vuole
dirci la verità, lei insiste, ma è anche cresciuta in un mondo dove
la verità deve essere mimetizzata nelle storie. Memorie e finzioni
si avvolgono così l'una intorno all'altra; piccoli dettagli vengono
riciclati e riutilizzati, mescolandosi e confondendosi nella
narrazione che si costruisce e disintegra di volta in volta. E la
storia poco a poco si dissolve nella sua fantasia, dove diventa
sempre più difficile afferrare qualcosa di concreto.
CARLO EMILIO LERICI
È regista e traduttore, attivo nel
teatro italiano dal 1981. Fra il 1993 e il 2014 firma circa 50 regie.
Con Dark Vanilla Jungle, torna per la quarta volta a misurarsi con
Ridley, dopo il successo ottenuto con Mercury Fur, Vincent River e
Moonfleece.
MONICA BELARDINELLI
Si diploma come attrice presso
l'Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico.
Perfeziona i suoi studi con Jordan Bayne, Daniele Salvo, Laura
Marinoni, Luca Ronconi, Lorenzo Salveti, Mario Ferrero e Laura Olivi.
Di Philip Ridley
con Monica Belardinelliadattamento e regia Carlo Emilio Lerici
scene Alessandro Chiti
costumi Valentina Di Geronimo
disegno suono Giuseppe D'Amato
immagini video Giulia Amato
traduzione Fabiana Formica
aiuto regia Martina Gatto e Pamela Parafioriti
SALA GASSMAN
da martedì a sabato ore 20 | domenica
ore 17
domenica 1 maggio: riposo
www.facebook.com/Dark-Vanilla-Jungle domenica 1 maggio: riposo
INFO E PRENOTAZIONI
La prenotazione è vivamente
consigliata
06 6875550 |
biglietteria@teatroorologio.com
le prenotazioni possono essere
effettuate dal lunedì al venerdì dalle 11:00 alle 19:00
INTERO // 15 euro
RIDOTTO // 12 euro
ingresso consentito ai soli soci:
tessera associativa annuale 3 euro
Teatro dell’Orologio
Via dei Filippini 17/A
00186 - Roma
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