ALL'INTERNO DEL FOCUS PREMIO RICCIONE
"HOMICIDE HOUSE"
AL TEATRO DELL'OROLOGIO DI ROMA
dal 13 al 16 aprile 2016
da mercoledì a sabato ore 21:30
Dopo una tournée di successo,
finalmente arriva a Roma HOMICIDE HOUSE, il thriller teatrale di
Emanuele Aldrovandi. Premiato con il Premio Riccione/Tondelli 2013,
Aldrovandi tiene altissima la tensione, lasciando lo spettatore senza
fiato. Il risultato è una “parabola nera” sul contemporaneo.
Perché una pistola è una via
d’uscita. Tu ce l’hai?
Un uomo (Marco Maccieri) si trova nella
difficile situazione di dover ripagare, senza il giusto preavviso, un
grosso debito. Mentre la moglie (Cecilia Di Donato) ignara degli
affanni economici del marito organizza una vacanza, il diabolico
strozzino (Luca Cattani) propone uno scambio al malcapitato: entrare
nella Homicide House.
È un servizio che ho inventato io,
l’ho chiamato Homicide House. Chi vuole torturare, seviziare,
uccidere e ha abbastanza soldi per permetterselo, paga una vittima. E
chi vuole suicidarsi riesce a capitalizzare la sua morte. È un
incontro fra esigenze complementari che finora il mercato non
soddisfaceva. Dovrebbero darmi il Nobel per l’economia.
con Luca Cattani, Cecilia di Donato, Marco Maccieri, Valeria Perdonò
regia Marco Maccieri
scene Antonio Panzuto
costumi Francesca Dell’Orto
disegno luci Fabio Bozzetta
direzione tecnica Paolo Betta
foto di scena Marco Merzi
Assistente alla regia Pablo Solari
produzione BAM Teatro / MaMiMò
con il contributo del Premio Riccione per il Teatro
in collaborazione con Comune di Correggio - Centro di documentazione Pier Vittorio Tondelli
00186 - Roma
Così entra in scena Tacchi a spillo
(Valeria Perdonò) che, tra seduzione e minacce, farà emergere il
lato nascosto del protagonista.
Homicide House è una fiaba noir, una
parabola moderna sul valore delle scelte e degli ideali. L’azione
si svolge in un “paese delle meraviglie” contemporaneo, una
scatola bianca che rappresenta la casella in cui vive questo racconto
a fumetti, un mondo interiore in cui verità e finzione si
confondono. I personaggi, in uno spietato gioco tra la vita e la
morte, tracciano i loro sorprendenti destini alla ricerca della
propria realizzazione, nel tentativo di raggiungere la tanto
desiderata felicità.
DALLE NOTE DI REGIA DI MARCO MACCIERI
“Una leggerezza vagamente
disturbante, ben servita dall’allestimento acido di Marco Maccieri,
anche interprete su una scena gialla abbagliata di luci fredde, con
tavoli e sedie sospese a sottolineare l’irrealtà concettuale e
ironica del tutto.”
SIMONA SPAVENTA – LA REPUBBLICA
“Homicide House, immersa in un
allestimento cromatico lineare che tanto ricorda i fumettoni di
Lichtenstein fino a sfociare in una Sin City negli aspetti più
splatter-pop, una sedia gialla (già Van Gogh) e un tavolo
paglierino, moderni, asettici, volanti e stazionanti a mezz’aria,
come le cose sospese da trapezisti, quegli stessi oggetti familiari
che ci fanno consuetudine, appoggio e sicurezza e che invece sono
essenzialmente precari, senza base, fluttuanti come la donna tenue di
Chagall, o la rosa meditativa di Dalì.”
TOMMASO CHIMENTI – IL FATTO
QUOTIDIANO
“Sinistra e infantile parabola sugli
incerti confini tra il vero e il falso, testo introspettivo dal
piglio ironico-favolistico (favole macabre senza lieto fine, per
intendersi) Homicide House è un coraggioso tentativo di scrittura
drammaturgica ‘verticale’, in grado di farsi carico di una
matrice teoretica/concettuale che mette in atto una ‘morbida’
elusione del tragico.
(…) Un’idea originale alla base
della scrittura e un linguaggio disinvolto e agile nell’alternare
isolati e funzionali monologhi a fulminanti e accesi dialoghi fanno
del testo un riuscito e promettente esperimento.”
DALLA MOTIVAZIONE DEL PREMIO TONDELLI
DALLA MOTIVAZIONE DEL PREMIO TONDELLI
LE SCENE
Le scenografie dello spettacolo sono
firmate da Antonio Panzuto, figura atipica all’interno del panorama
teatrale italiano, pittore, scultore e artista della scena non
classificabile sotto facili etichette. Panzuto nella sua carriera ha
lavorato con Valerio Binasco, Leo Muscato e Marco Paolini. Troviamo
qui la sua cifra ricorrente: macchine teatrali azionate a vista, gli
oggetti scenici si alzano e si abbassano contribuendo al senso di
straniamento dello spettatore.
EMANUELE ALDROVANDI
Nato a Reggio Emilia nel 1985. Ha
studiato alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano.
Collabora stabilmente con il Centro Teatrale MaMiMò come dramaturg
di compagnia.
Vincitore del Premio Hystrio 2015 con
il testo Farfalle.
Vincitore del Premio Tondelli 2013 con
il testo Homicide House.
Vincitore del Premio Pirandello 2012
con il testo Felicità.
I suoi testi teatrali sono pubblicati
da CUE Press.
COMPAGNIA MAMIMÒ
Il nucleo artistico del MaMiMò lavora
insieme dal 2004 e nel tempo ha affinato una metodologia di lavoro
basata sul metodo dell’etjud, che prende spunto dal lavoro fatto
con il maestro Anatolij Vasiliev, di cui alcuni attori sono allievi
diretti (progetto Pedagogia della Scena – Premio UBU 2013). Tale
metodologia mette al centro l’attore e la sua capacità di generare
azione attraverso l’interazione collettiva in rapporto ad una
drammaturgia. L’improvvisazione diventa così parte fondamentale
del lavoro e completa, dirige e formalizza il testo scenico,
liberando la personalità degli attori e le strutture drammaturgiche.
Il piano prove è così costituito in tre diversi momenti di
avvicinamento alla messa in scena, il primo volto a condividere temi,
scene, suggestioni e altri materiali pertinenti per condividere la
cultura di riferimento; un secondo dedicato alle improvvisazioni ed
etjud per studiare il testo scritto e proporre possibilità multiple
per il testo scenico; un terzo per la cosiddetta formalizzazione o
messa in scena dello spettacolo. Questa è la modalità di lavoro che
ormai da dieci anni ci ha permesso di costituirci come nucleo
artistico.
www.mamimo.it
BAM teatro
Nata nel 2007, produce, co-produce,
traduce, mette in scena e distribuisce spettacoli tratti da testi
inediti, commissionati o mai rappresentati in Italia, di autori
contemporanei, viventi, preferibilmente italiani. Dal 2010 ha sede a
Cagliari.
www.bamteatro.com
IL FOCUS
Il Teatro dell’Orologio, in
collaborazione con Il PREMIO RICCIONE, sceglie tre compagnie sul
territorio nazionale che portano in scena tre testi vincitori di
passate edizioni del Premio (STERILI di Maria Teresa Berardelli, DUE
FRATELLI di Fausto Paravidino e HOMICIDE HOUSE di Emanuele
Aldrovandi). L‘obiettivo di questo primo focus è confermare
l’attenzione del Teatro Orologio verso la drammaturgia
contemporanea e promuoverne la diffusione.
PREMIO RICCIONE
Il Premio Riccione per il Teatro,
giunto alle 53esima edizione, è il più prestigioso riconoscimento
italiano di drammaturgia, tra i più antichi in Europa, e viene
assegnato con cadenza biennale all'autore di un'opera originale in
lingua italiana o in dialetto. Organizzato dall' associazione
Riccione Teatro, diretta da Simone Bruscia, il concorso è aperto a
tutte le forme della scrittura per la scena, comprese traduzioni,
trasposizioni e adattamenti, purché capaci di distinguersi per
capacità di sperimentazione e autonomia creativa.
Testo di Emanuele Aldrovandi
vincitore del Premio Riccione /
Tondelli 2013con Luca Cattani, Cecilia di Donato, Marco Maccieri, Valeria Perdonò
regia Marco Maccieri
scene Antonio Panzuto
costumi Francesca Dell’Orto
disegno luci Fabio Bozzetta
direzione tecnica Paolo Betta
foto di scena Marco Merzi
Assistente alla regia Pablo Solari
produzione BAM Teatro / MaMiMò
con il contributo del Premio Riccione per il Teatro
in collaborazione con Comune di Correggio - Centro di documentazione Pier Vittorio Tondelli
INFO E PRENOTAZIONI
La prenotazione è vivamente
consigliata
06 6875550 |
biglietteria@teatroorologio.com
le prenotazioni possono essere
effettuate dal lunedì al venerdì dalle 11:00 alle 19:00
INTERO // 15 euro
RIDOTTO // 12 euro
ABBONAMENTO FOCUS PREMIO RICCIONE // 3
spettacoli 30 euro
ingresso consentito ai soli soci:
tessera associativa annuale 3 euro
Teatro dell’Orologio
Via dei Filippini 17/A
00186 - Roma
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