IL NUOVO DISCO DEL DUO I GATTI MEZZI
"PERCHÉ' HANNO SEMPRE QUELLA FACCIA"
DAL VIVO AL BIKO DI MILANO
Giovedì 5 maggio, alle ore 21.00, al
Circolo Arci Biko (via Ettore Ponti, 40 – 12 euro con tessera Arci)
di Milano, I Gatti Mézzi presenteranno il loro nuovo disco, “Perché
hanno sempre quella faccia” (Picicca Dischi/Sony Music),
disponibile dall’8 aprile nei negozi tradizionali, in digital
download e in tutte le piattaforme streaming.
«Ci sembra che questo disco parli
soprattutto della voglia e dell'importanza di mettersi in gioco, di
vivere appunto. - commentano I Gatti Mézzi - Parla della voglia di
uscire dalla palude di sé stessi per cercare di capire cosa ci sia
più in là, oltre le nostre certezze. C'è l'amarezza, ma
tragicomica, che ci appartiene tanto. C'è la cocciutaggine tutta
toscana di mettere in discussione tutto.»
“Perché hanno sempre quella faccia”
è composto da undici tracce in cui testi ironici e provocatori si
intersecano con un tessuto musicale moderno e colto che spazia dal
cantautorato al jazz, dal blues alla musica da film. Le parole che il
duo sfodera brano per brano descrivono un quadro che va ben oltre
l’esperienza personale dei due autori e sembra prendere forma in un
contesto più ampio che si declina nella sensibilità di un’intera
generazione.
“Ci voleva un divano”; “Il mare
è una scusa”; “I miei amici non si sposano”; “Con gli occhi
conto i panni”; “L'estate sbagliata”; “Sassini”; “Io, te,
il bar”; “Non cambieremo mai”; “Nora”; “Mario, fino a qui
tutto bene”; “L'uomo del momento” sono i titoli di undici
melodie ricche di aneddoti, immagini e metafore che raccontano la non
scontata condizione di una generazione.
Il tour de I Gatti Mézzi farà tappa
a: Roma – Monk Club – 7 maggio; La Spezia – Spazio Boss – 17
giugno.
I Gatti Mèzzi nascono nel 2005 dal
connubio artistico tra Tommaso Novi, piano e voce, e Francesco
Bottai, chitarra e voce. Ad unirli è la passione per un tipo di
composizione ironica, sperimentale, colta e irriverente ai limiti del
goliardico che scivola su melodie che spaziano dal jazz allo swing
passando per le sonorità della più raffinata musica popolare. Un
mondo musicale di riferimento composto da grandi nomi della musica
italiana come Giorgio Gaber, Paolo Conte, Fred Buscaglione e il jazz
francese manouche alla Django Reinhardt. Nel 2006 I Gatti Mèzzi
autoproducono il loro primo lavoro in studio “Anco alle puce ni
viene la tosse”. Tra il 2006 e il 2007 I Gatti Mèzzi iniziano ad
esibirsi, principalmente in Toscana, e dall'incontro con Matteo
Consani, batterista, e Matteo Anelli, contrabbassista, nasce una
nuova formazione che darà vita alla seconda autoproduzione del
gruppo “Amori e Fortori”. Nel 2007 I Gatti Mèzzi vincono il
Premio Ciampi (omaggio a S. Ronzani) per i brani “Tragedia
dell’estate” e “La zuppa e ‘r cacciucco” mentre nel 2008 si
qualificano terzi al concorso nazionale MarteLive di Roma, si
piazzano tra i 16 finalisti dell'edizione 2009 del festival di
Musicultura e vincono il festival Barezzi Live 2009. A febbraio 2009
I Gatti Mèzzi incidono “Struscioni”, il loro terzo lavoro su
etichetta Sam prodotto da Mirco Mencacci. Il tour di presentazione di
questo disco ha visto I Gatti Mèzzi collezionare una significativa
serie di sold out nei più importanti teatri di tutta Italia: dal
Verdi al Politeama di Pisa, fino al Puccini di Firenze, la band
esegue in due anni oltre 250 concerti nei migliori club italiani,
ottenendo importanti riscontri dalla critica. Con l'uscita dell’album
successivo “Berve fra le Berve”, prodotto al Sam Studio di Lari
di Mirco Mencacci, in collaborazione con Gabriele Guidi al mixer, e
masterizzato allo Sterling Sound Studios di New York entra al
contrabbasso Mirco Capecchi e si consolida la tenuta della band che
ottiene insigni e costanti riconoscimenti di pubblico, in primis il
grande successo allo storico Auditorium Saschall di Firenze che il 14
settembre 2011 si riempie di ben 1500 persone accorse per assistere
al concerto del duo. Sempre nel 2011 approdano in Canada per un tour
di 10 date, gremite di pubblico. Nel 2013 I Gatti Mèzzi realizzano
il loro quinto disco, chiamato “Vestiti leggeri”. Il disco è un
nuovo capitolo di maturazione artistica. I riferimenti si fanno più
intimi e riflessivi e la musica si colora di echi di cinema italiano.
Arrangiamenti di archi e ballate toccanti. Il disco è accolto
ottimamente da critica e radio (numerose le presenze a Radio Rai,
ospiti di Radio DeeJay). Segue un lungo tour, tra il 2013 e il 2014,
di oltre 100 date in tutta Italia durante il quale il duo arriva
finalista al Premio Tenco 2013. Nel 2015 il duo firma la colonna
sonora del film "Fino a qui tutto bene" di Roan Johnson e
viene candidata ai Nastri d'argento con "Morirò d'incidente
stradale" come miglior brano originale.
www.picicca.it
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