IN LIBRERIA
"SFIORATI DAL VENTO"
STORIE E PROTAGONISTI DEL SESSANTOTTO
A VOGHERA A PAVIA E NEL MONDO INTORNO
E' uscito nelle librerie di Voghera e
Pavia, SFIORATI DAL “VENTO”, un libro di Giorgio Silvani, edito
da Cooperativa Editoriale Oltrepò. E' un lungo racconto sugli anni
del “Sessantotto”, pieno zeppo di fatti, date, avvenimenti,
episodi curiosi, disseminato di oltre mille citazioni di personaggi
(tutti i nomi sono riportati come sfondo della locandina che annuncia
l'uscita del volume!), circoscritto tra l'11 novembre 1967 e il 6
agosto 1970 (il perché di queste date è spiegato nella puntigliosa
introduzione).
Il filo conduttore si snoda tra i ricordi personali e
scolastici dell'autore, intrecciati con quelli vissuti, tra i sedici
e i diciotto anni, nel gruppo della Gioventù studentesca, poi
Comunità del Carmine di Voghera, qual è ancora oggi. Tutto intorno
si muovono gli avvenimenti e i protagonisti di quegli anni a Voghera,
dove il “Vento” sessantottino ha soffiato debole, in ritardo e
per lo più sollevato da lotte operaie ed iniziative di gruppi
cittadini, più che dal mondo studentesco, e a Pavia dove invece la
contestazione ha spesso soffiato impetuosa. L'autore sceglie di
raccontare al presente e lo fa “ricollocandosi” a quel tempo,
adoperando il linguaggio dei suoi sommari pensieri giovanili,
riportando emozioni, dubbi, tentativi e rudimentali semplificazioni
per formarsi idee e schierarsi. SFIORATI DAL “VENTO” non è un
saggio, tanto meno una raccolta di testimonianze, come si precisa
nell'introduzione.
“E' soprattutto la cronaca di un tempo che il
destino ha incastrato nella mia giovinezza, quella in cui maturano le
prime consapevolezze – spiega l'autore - E' il frutto di lunghe
ricerche su giornali dell'epoca, libri, diari e documenti conservati,
con l'apporto di qualche ricordo altrui, senza però rincorrere chi
avrebbe potuto saperne di più; su questa strada, non sarei mai
arrivato alla fine. E' un esercizio della memoria, intesa non come
ossessione nostalgica, ma come diritto e dovere di non dimenticare.
Questo perchè credo fermamente che la memoria debba essere ben
conservata e alimentata; che occorra avvalersene continuamente, per
riconoscersi, capire, giudicare, ripensare, trovare energie e idee
per nuovi progetti”.
Le quasi trecento pagine del libro sono
davvero un dettagliatissimo viaggio nella memoria. Si viaggia in
quella del gruppo della Gs di don Giuseppe Massone, tra riviste
studentesche, marce per la pace, manifestazioni e impegno civile per
i diseredati della ex-caserma di Voghera e del quartiere di San
Vittore, duri contrasti con Curia, parrocchie e ambienti
conservatori, campagne terzomondiste, campeggi estivi, interminabili
discussioni... Si percorre la cronologia della Voghera alle prese
con le infuocate elezioni del '68 e '70, l'amministrazione del
sindaco Antonio Airò, i dirompenti editoriali di padre Nazareno
Fabbretti, le battaglie politiche e sociali, le proteste contro
l'Isola pedonale, l'inceneritore di strada Frassolo e i Magazzini
Gamma. Una cittadina animata da tensioni sindacali, flebili fermenti
studenteschi, feroci polemiche sulla “scuola di classe”; e poi
tanti dibattiti, cineforum, le iniziative di Dimensioni Nuove e altri
gruppi, giornali che nascono e muoiono...
E poi c'è Pavia, con i
resoconti e i protagonisti delle prime occupazioni universitarie,
delle lotte per la mensa e la didattica, dei cortei con gli operai,
delle coraggiose svolte delle Acli, dei tafferugli in piazza contro i
fascisti, davanti alle fabbriche e alla questura, degli arresti e dei
processi, di Potere proletario e Lotta continua e dei leader
Lanfranco Bolis, Sergio Saviori, Guido Crainz, Giorgio Boatti e
altri. Tutto intorno si muove l'Italia del “Sessantotto”, con i
governi “lampo”, i terremoti, i morti scomodi, le rivolte
cittadine, gli attentati, l'“Autunno Caldo, Piazza Fontana, le
ribellioni nella Chiesa post conciliare, mentre il mondo è
infiammato dal “Maggio francese”, dalla guerra in Vietnam, dalla
dittatura in Grecia, dalle invasioni “fraterne”, dalle le
missioni lunari...
Qua e là, non mancano ampie citazioni sulla
musica del tempo, sulle stagioni dei grandi film, su trasmissioni
televisive ed episodi di cronaca ormai dimenticati. Quanto allo
spirito con il quale ha affrontato l'avventura di SFIORATI DAL
“VENTO”, Giorgio Silvani lo sintetizza nella strofa di Fabrizio
De Andrè con la quale si apre il racconto, “....che bello il mio
tempo, che bella compagnia”, e nella citazione di Ivano Fossati che
lo conclude, “....Io dico che c’era un tempo sognato che
bisognava sognare”.
Il libro è in vendita nelle librerie
di Voghera, a Pavia, presso la Libreria “Il Delfino”, in piazza
Cavagneria e in quella del Centro commerciale di Montebello della
Battaglia A Voghera verrà presentato sabato 14 maggio alle ore 17
presso la Biblioteca Civica A Pavia martedì 17 maggio, alle ore 18,
a Pavia presso la libreria “Il Delfino” in piazza Cavagneria. In
occasione di entrambi gli incontri interverranno alcuni protagonisti
del racconto e di quegli anni.
Info - 328.4818343
(giorgio.silvani@libero.it)
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