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lunedì 13 giugno 2016

AL PICCOLO TEATRO STREHLER
DAL 14 AL 26 GIUGNO 2016
ATERBALLETTO AL PICCOLO TEATRO

Due programmi e sei coreografi, tradizione e nuovi sguardi.

Aterballetto torna al Piccolo, al Teatro Strehler dal 14 al 26 giugno, per la quinta stagione di collaborazione artistica: novità importanti in due differenti programmi che denotano il profilo sempre più innovativo nel processo di costruzione di una nuova linea artistica e di un nuovo repertorio.

Il primo dei due appuntamenti, dal 14 al 17 giugno, si compone di quattro brani firmati da Philippe Kratz (L’eco dell’acqua e #hybrid), da Eugenio Scigliano (Lost Shadows) e Johan Inger (BLISS).

In L’eco dell’acqua, Philippe Kratz intreccia la poesia di Goethe “Canto degli spiriti sulle acque” e un fatto di cronaca, l’abbattimento di un aereo civile da parte di un missile: come l’acqua, anche l’anima viene dal cielo e al cielo ritorna. E il corpo? A volte i corpi piovono sui campi come le pesanti nuvole di polvere raccontate dal poeta.

In #hybrid, stili di danza diversi e spesso pensati come opposti, le “punte” e la street dance, si incontrano violando le barriere dei generi in una coreografia nata sui suoni afro-americani della musica di Romare. Ombre di un ricordo di cui si sono perse le tracce è Lost Shadows di Eugenio Scigliano: sulle musiche di Franz Schubert, un passo a due intenso e romantico, un gioco di tenerezza e di passione che ben rappresenta il sentimento più forte, l’amore.
BLISS è stata creata quest’anno appositamente per Aterballetto dal coreografo di fama internazionale Johan Inger. Si ispira al Köln Concert di Keith Jarrett, improvvisazione jazz eseguita all’Opera di Colonia nel 1975, diventata un album di culto. «Nel mio Bliss si danza l’emozione della musica – ha detto Inger –. Amo profondamente quest’opera. È una musica che per me ha un profondo potere comunicativo. È stata una sfida, difficile ma interessante, rendere questa forza senza perdere la freschezza ed estemporaneità che si crea durante un’improvvisazione. Un brano di pura danza». Johan Inger ha recentemente vinto il Benois de la Dance 2016.

Due coreografie di Giuseppe Spota (LEGO) e Michele Di Stefano (Upper East Side), rappresentanti della danza d’autore, e un brano di un maestro del Novecento, 14’20” di Jiří Kylián, che entra per la prima volta nel repertorio della compagnia, compongono il secondo programma di Aterballetto al Piccolo, dal 24 al 26 giugno.

LEGO, il titolo della coreografia di Giuseppe Spota, non è un riferimento diretto ai celebri mattoncini, anche se un collegamento c’è. Perché “lego”, voce del verbo legare, inteso come “legame” è anche “costruzione”, “incastro di tasselli”. Spota esplora il mondo delle relazioni umane per sottolineare l’importanza dei rapporti e dei legami umani veri e reali in un mondo sempre più spersonalizzato dall’uso delle nuove tecnologie.
14 minuti e 20 secondi: questa è la durata del pezzo di Jiří Kylián che dà il titolo alla coreografia. Il tema è quello del tempo, misurazione astratta e convenzionale che, per il coreografo, è «determinato da due istanti, il momento in cui siamo nati e il momento in cui si muore». Collegato al concetto di tempo, Kylián esplora i temi di velocità, amore e invecchiamento.
Personalità eclettica, intelligente e radicale, vincitore del Leone d’Argento per la Danza alla Biennale di Venezia 2014, Michele Di Stefano propone un lavoro sull’architettura del movimento creata dalla dinamica dei corpi. Sulle musiche originali di Lorenzo Bianchi Hoesch, Upper East Side vive della gestualità dei ballerini nello spazio, della loro velocità, dell’esecuzione di una coreografia che è allo stesso tempo una geografia della danza.

Le biografie

Philippe Kratz
Nato a Leverkusen (Germania) nel 1985, studia danza alla École supérieure de danse du Québec, Montréal, sotto la direzione di Didier Chirpaz fino al 2003. Prosegue gli studi allo State Ballet School Berlin, sotto la direzione di Gregor Seyffert con insegnati quali Harry Müller, Udo Kersten, Tamar Ben-Ami, Kelvin Hardy, dove ottiene il diploma di maturità e il diploma di ballerino professionista. Dal 2006 al 2008 danza come solista per il Ballett Dortmund sotto la direzione di Xin Pen Wang, interpretando coreografie, oltre che di Xin Pen Wang, di Balanchine e Bigonzetti. Dall’agosto 2008 entra a far parte di Aterballetto. Per la Compagnia ha iniziato il suo percorso creativo nel 2010. Nel 2014 crea SENTieri e nel novembre 2015 L’eco dell’acqua e il passo a due #hybrid, tutte coreografie attualmente nel repertorio di Aterballetto.

Eugenio Scigliano
Nato a Cosenza nel 1968, inizia gli studi di danza con Maestri provenienti dall’Opera di Bucarest. Si perfeziona alla Scuola del Balletto Nazionale del Canada, a Toronto. Rientrato in Italia debutta nel Balletto di Toscana nel 1986, divenendone elemento di spicco. Nella stagione 1992-93 lo lascia temporaneamente per un’ intensa esperienza professionale come solista nell’English National Ballet. Nel 1994 ottiene il Premio Danza & Danza quale migliore danzatore italiano. Nella metà degli anni ’90, su invito di Cristina Bozzolini, crea le sue prime coreografie.
Chiamato da Mauro Bigonzetti, nel 2001 entra nell’Aterballetto, partecipando come solista alla ripresa del repertorio della Compagnia e alla messa in scena delle coreografie di Bigonzetti e Forsythe; per l’Aterballetto nel 2003 crea Blue su musica di Arvo Pärt. Conclusa la sua esperienza di danzatore, nel 2004 si dedica interamente alla coreografia e all’insegnamento. La sua ultima produzione per Aterballetto è il balletto a serata intera Casanova, che ha debuttato a Civitanova Marche nel 2009. Nel 2014 crea per Aterballetto Don Q – Don Quixote de la Mancha.

Johan Inger
Nato a Stoccolma nel 1967, riceve la sua formazione di danza alla Royal Swedish Ballet School e alla National Ballet School in Canada. Dal 1985 al 1990 danza con lo Swedish Royal Ballet di Stoccolma. Nel 1990 entra a far parte del Nederlands Dans Theater I, dove rimane fino al 2002.
Nel 1995 realizza la sua prima coreografia, Mellantid, per il Nederlands Dans Theater II, che ottiene un immediato successo all’Holland Dance Festival e gli vale il Philip Morris Finest Selection Award l’anno seguente. Da allora realizza diverse coreografie per il Nederlands Dans Theater, che lascia nel 2003 per assumere la direzione del Cullberg Ballet. Durante la sua direzione, crea tra le altre Home and Home, Phases, In Two, Within Now, As if, Negro con Flores, Blanco e nel 2007, in occasione del 40° anniversario della Compagnia, Point of eclipse. Dal 2008 si dedica esclusivamente alla creazione coreografica. Nel 2009 crea, ancora per il Cullberg Ballet, Position of Elsewhere e nello stesso anno diventa coreografo associato del Nederlands Dans Theater, per il quale realizza Dissolve in this, nel 2009, Tone Bone Kone nel 2010 e I new Then nel 2012. Nel 2016 vince il Benoit de la Danse.

Giuseppe Spota
Nato a Bari, studia alla Scuola del Balletto del Sud e alla Scuola del Balletto di Toscana. Dal 2002 danza in varie compagnie: il Balletto di Roma, il Gruppo Nuova Danza Treviso e Aterballetto sotto la direzione artistica di Mauro Bigonzetti. Dopo aver danzato per un anno, 2009/2010, con la Gauthier Dance//Dance Company Theaterhaus Stuttgart, entra nella compagnia dell’Hessisches Staatstheater Wiesbaden (D) dal 2010/11 al 2013/14. Tra le altre, danza coreografie di Fabrizio Monteverde, Jiří Kylián, Ohad Naharin, Paul Lightfoot/Sol Leon, Stephan Thoss e Christian Spuck.
Nel 2011 vince in Germania il premio THE FAUST come ‘miglior danzatore’ per la sua interpretazione nella coreografia Blaubart di Stephan Thoss. Durante il Festival ApuliArte 2012 a Barletta Giuseppe Spota vince il Premio Internazionale ApuliArte per il suo brillante successo all’estero.

Michele Di Stefano
Nato a Milano nel 1963, intraprende un’attività autodidatta di studio e ricerca sul movimento, che lo porta a fondare alla fine degli anni ‘90 il gruppo mk, per il quale è coreografo e performer. Il gruppo è da subito invitato nei più importanti festival della nuova scena in Italia e all’estero.
Tra le produzioni recenti: Instruction series (in collaborazione con Xing), Il giro del mondo in 80 giorni (con due danzatori della William Forsythe Company), Quattro danze coloniali viste da vicino e Grand Tour, Impressions d’Afrique (presentato anche alla Biennale Danza 2013), Robinson (in collaborazione con l’artista visivo Luca Trevisani, su musiche di Lorenzo Bianchi Hoesch). Riallestisce Giuda, progetto commissionato da Antonio Latella e riproposto a Berlino all’ICI/Institute for Cultural Inquiry nel ciclo di performance “Anatopies for a Critique of Spatial Reason”. Il Festival Internazionale di Santarcangelo 2014 lo invita, insieme a Cristina Rizzo e Fabrizio Favale, ad articolare con un progetto speciale la programmazione di danza del festival. Nel 2014 crea Line Rangers per la Korea National Contemporary Dance Company e Upper-East-Side per Aterballetto. Nel 2000 riceve il premio Danza&Danza per il contemporaneo. Nel 2014 riceve il Leone d’Argento per la Danza.

Jiří Kylián
Nato nel 1947 in Repubblica Ceca, ha iniziato la sua carriera nella danza all'età di 9 anni, alla Scuola di Balletto internazionale di Praga. Vince una borsa di studio alla Royal Ballet School di Londra nel 1967 e subito debutta come coreografo. Nel 1975 diventa direttore artistico del Nederlands Dans Theater. Nel 1978 fonda con Carel Birnie il Nederlands Dans Theater II e nel 1991 il Nederlands Dans Theater III, compagnia per ballerini sopra i 40 anni. Crea più di cento opere, molte delle quali rappresentate nel mondo, anche per lo Stuttgart Ballet, l'Opéra di Parigi e il Tokyo Ballet. Nel 2006, insieme a Boris Paval Conen, crea il film Carmen; nel 2013, con NTR, il film Between Entrance & Exit, nominato per il Gouden Kalf del Dutch Film Festival; per l'Aichi Triennale di Nagoya (Giappone) l'opera di videodanza East Shadow. Kylián riceve molti premi internazionali, nel 2011 il premio alla Carriera nel campo della danza e del teatro dal Ministro Ceco della Cultura a Praga. Per Aterballetto nel 2001 rimonta Heart’s Labyrinth e nel novembre 2015 il passo a due 14’20’.

LA SCHEDA DELLO SPETTACOLO

Piccolo Teatro Strehler (Largo Greppi, M2 Lanza)
dal 14 al 17 giugno 2016

L’eco dell’acqua
coreografia e ideazione scene Philippe Kratz
musiche Federico Albanese, Jonny Greenwood, Howling, Arvo Pärt, Sufjan Stevens, The Haxan Clock
sound design OOOPStudio, costumi Costanza Maramotti e Philippe Kratz, luci Carlo Cerri
durata 40 minuti

Lost Shadows
coreografia Eugenio Scigliano, musiche Franz Schubert
sound design OOOPStudio, costumi Kristopher Millar & Lois Swandale, luci Carlo Cerri
durata 12 minuti

#hybrid
coreografia e ideazione costumi Philippe Kratz, musiche Romare, luci Carlo Cerri
durata 7 minuti

BLISS
coreografia Johan Inger, musica Keith Jarrett
scene e costumi Johan Inger, luci Peter Lundin
assistente alla coreografia Yvan Dubreuil
durata 30 minuti

dal 24 al 26 giugno 2016

LEGO
coreografia, allestimento e costumi Giuseppe Spota
musiche E. Bosso, A Filetta, J. Jóhannsson, O. Arnalds/N. Frahm
luci Carlo Cerri, video e sound design OOOPStudio
realizzazione costumi Francesca Messori – Sartoria Aterballetto
durata 42 minuti

14’20”
estratto/duo dall’opera 27'52", coreografia Jiří Kylián
musica Dirk Haubrich (nuova composizione, basata su 2 temi di Gustav Mahler)
scene Jiří Kylián, costumi Joke Visser, luci Kees Tjebbes
durata 14 minuti e 20 secondi

Upper East Side
coreografia Michele Di Stefano, musica Lorenzo Bianchi Hoesch, luci Carlo Cerri
durata 23 minuti

Salvo diversa indicazione, gli orari degli spettacoli al Piccolo sono:
martedì, giovedì e sabato, 19.30; mercoledì e venerdì 20.30; domenica 16. Lunedì riposo.
Prezzi: platea 33 euro, balconata 26 euro

Informazioni e prenotazioni 848800304 - www.piccoloteatro.org
News, trailer, interviste ai protagonisti su www.piccoloteatro.tv

http://bit.ly/Aterballetto_Trailer

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