ALLA SALA UMBERTO DI ROMA
"LE NOSTRE DONNE" DI ERIC ASSOUS
REGIA DI LIVIO GALASSI
Non ci sono, ma invadono la scena:
donne amate, odiate, rimpiante, assenze materializzate dai discorsi
dei loro uomini in crisi, come loro: colpe riconosciute, colpe
imputate; nessuno innocente, nessuno felice, nessuno autonomo.
Tre coppie in crisi, come tante altre
che trascinano le loro incomprensioni senza l’energia per
affrontarle e tentare di risolverle. Due amici aspettano un terzo per
una partita a carte. Il ritardatario arriva sconvolto confessando che
in un impeto d’ira ha strangolato la moglie (così crede) e chiede
aiuto e protezione: la testimonianza di un alibi falso.
Sgomento, perplessità, indecisioni,
paure, egoismi, tutto viene sviscerato del loro ambiguo legame:
sarcasmo, disistima, ingratitudine, rivalità taciute e rinfacciate
con furioso disprezzo. Crollo dell’amicizia oltre a quello
sentimentale. Ma dalle macerie pian piano – con un colpo di scena –
le cose tentano di ricomporsi alla meno peggio e si può proseguire
con l’acre sollievo della verità.
La partita a carte non sarà giocata,
ma saranno messe in gioco – e senza più barare – le carte della
vita, provocatrici di una metamorfosi che trasforma i cari amici in
belve che si azzannano scuoiandosi a vicenda.
E’ una commedia magistralmente dosata
che sa spingersi al limite della farsa ritirandosi con maestria e
credibilità e che sa adombrarsi di bilanci esistenziali senza mai
spegnere la sua brillante ironia. L’intelligenza della scrittura e
del suo ritmo, il teatrale ribaltamento dei ruoli, ne fa una commedia
preziosa, raffinata ed esperta, che attraversa tutti gli umori del
presente, leggera e spietata, coinvolta e coinvolgente.
Un raro stimolo di totale impegno per i
tre protagonisti. Luci, scenografia, costumi, arredi, oggetti, tutto
ciò che appare o entra in scena avrà senso e ruolo,
semiologicamente applicati al nitore drammaturgico e psicologico di
questa articolata vicenda che si inabissa oscura e riaffiora
dissolvendosi alla tenue luce di un mattino di speranza…che però
la regia non assicura.
Con EDOARDO SIRAVO | EMANUELE SALCE e MANUELE MORGESE
musiche originali di Patrizio Marrone
scene di Lorenzo Cutùli
SALA UMBERTO
Via della Mercede, 50 Roma
Tel. 06 6794753
www.salaumberto.com
giovedì e venerdì ore 21, sabato ore
17 e 21, domenica ore 17
Prezzi da 32€ a 23€
Nessun commento:
Posta un commento