INTERVISTA A GIUSEPPE VERZICCO
"WEST SIDE STORY E' UNO SPETTACOLO
COREOGRAFICAMENTE PERFETTO!"
Al Teatro Manzoni di Milano, dal 27
Settembre al 9 Ottobre 2016, debutterà il musical “West Side
Story”, prodotto dalla Wizard Production e dalla SDM Scuola del Musical di Milano, per la regia di Federico Bellone.
Scritto da Jerome Robbins (regia e
coreografia), Arthur Laurents (libretto), Leonard Bernstein (musiche)
e Stephen Sondheim (testi), questo “capolavoro del teatro musicale”
è la trasposizione della tragica storia di “Romeo e Giulietta”
in chiave moderna.
Vincitore di 1 Grammy (premio per la musica), di
ben 6 Tony (gli Oscar del teatro) e addirittura 10 Oscar nella sua
versione cinematografica, questa nuova produzione vedrà in scena un
cast di 33 elementi, che balleranno e canteranno sulle note di
indimenticabili melodie quali “Maria”, “America”, “I Feel
Pretty” e “Tonight”.
Ricordiamo che lo spettacolo sarà completamente in
italiano.
Per parlarci di questo musical e del
suo personaggio Riff, abbiamo incontrato il performer Giuseppe
Verzicco, capo indiscusso della banda dei Jets, eterni rivali
degli Sharks.
Ringrazio Giuseppe per la sua simpatica
disponibilità che, insieme alla sua professionalità, fanno di questo ragazzo un grande artista.
Io sono Riff, un ragazzo come tanti,
che ha un gruppo di amici e un migliore amico, Tony.
Negli anni 50 non esisteva internet e
non esistevano tanti divertimenti, così questi ragazzi si
ritrovavano in strada per giocare a fare i capi, riunendosi in bande
e cercando di avere il “controllo” dei quartieri: il mio
personaggio vive in un momento particolare della storia americana,
quando altre nazionalità, non tollerate, entrano a far parte dei
sobborghi di New York. In questo musical infatti, viene anche
descritto il razzismo, presente in quegli anni all'interno della
storia statunitense.
Quindi Riff gioca a fare l'adulto, il capo di
quella zona dei sobborghi di NY e il suo gruppo di amici che lo segue
gli dà forza, perché è lui il vero leader che riesce a mantenere la
tranquillità e la calma all'interno di un mondo pieno d'elettricità,
proprio dell'adolescenza.
Il suo miglior amico Tony, co-fondatore
del gruppo, improvvisamente non frequenta più gli amici, cambia
interessi, cresce, si dedica ai primi lavoretti, inizia a sentire
l'esigenza di aprire il suo sguardo ad altro, non più alla banda dei
Jets (chiamati così perché veloci e forti come aerei da guerra) e
trova l'amore. Anche a causa di questo, i Jets entrano in conflitto
con un'altra banda rivale, quella dei portoricani Sharks: il gioco
diventa troppo grande per loro e Riff trova la morte all'interno di
un combattimento che loro stessi hanno indetto ma che probabilmente
non immaginavano così violento.
Il mio personaggio dura un solo atto:
paragonando West Side Story a Giulietta e Romeo, il mio ruolo
parallelo è sicuramente quello di Mercuzio, entrambi adolescenti
mossi da un'energia fortissima che li porterà a un triste destino comune.
Per chi proviene dalla danza ed ha
avuto un background come il mio, è veramente un sogno poter
partecipare alla realizzazione di questo musical, perché le
coreografie descrivono esattamente l'ambiente, le emozioni e i
rapporti che ogni singolo personaggio vive all'interno della storia
che viene raccontata.
Questa nuova versione di “West
Side Story” ha delle novità rispetto all'ultima produzione?
Ho dovuto aspettare 10 anni che
qualcuno fosse così folle da produrre ancora questo spettacolo, perché l'ultima versione risale a quella della Compagnia della
Rancia (con la quale ho collaborato fino all'anno scorso) ed è stata
una delle sue prime produzioni in Italia.
Io purtroppo non l'ho vista essendo troppo piccolo, però conosco il film e ho cercato più di una volta
produzioni, anche non italiane, che lo mettessero in scena.
Musicalmente e coreograficamente è uno spettacolo perfetto, mentre lo fai senti che l'accento musicale è funzionale al
movimento. E' un musical molto difficile, le musiche sono spesso
irregolari quindi bisogna stare sempre molto attenti.
Com'è il rapporto tra gli artisti
del cast?
E' pazzesco. All'interno di questo cast
ci sono ragazzi molto giovani e alcuni con più esperienza, ci sono
tanti amici, tutti con tanta voglia di fare! E' veramente un
bellissimo gruppo affiatato che si diverte. C'è tanta disponibilità, cosa che io amo moltissimo.
Piccolo spazio pubblicità....perché venire a vedere “West Side
Story”?
Perché??? Ma perché in Italia,
negli ultimi 10 anni, non si è mai visto uno spettacolo
coreograficamente così perfetto!!!
(Roby)
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