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lunedì 10 ottobre 2016

"ILLECITE VISIONI"
AL TEATRO FILODRAMMATICI DI MILANO
RASSEGNA DI TEATRO OMOSESSUALE

Giovanna D'Arco
12 – 16 ottobre 2016
ILLECITE VISIONI è la rassegna di teatro omosessuale promossa da Teatro Filodrammatici di Milano che ha l’intento di diffondere, attraverso lo strumento teatrale, conoscenza e inclusione.

Per la quinta edizione il festival può contare su una riconoscibilità nel settore non solo a livello locale, dove vanta collaborazioni con alcuni tra i più importanti eventi a tematica LGBT milanesi, ma anche a livello nazionale, con attività in rete con altri festival teatrali legati alla stessa tematica.
Le quattro precedenti edizioni sono state un autentico successo di pubblico con spettacoli che hanno registrato il tutto esaurito in ognuna delle repliche proposte. La direzione artistica della rassegna sarà nuovamente affidata a Mario Cervio Gualersi, giornalista, critico e studioso di teatro omosessuale che ha sempre garantito un alto profilo qualitativo.

Cinque anni di attività rappresentano per un festival un traguardo significativo e un incoraggiamento a continuare nel solco tracciato ma anche a farsi cassa di risonanza di quanto accade nella galassia LGBTQIA e, nel caso di questa edizione, non si poteva ignorare l’imperfetta e monca legge sulle unioni civili che tuttavia rappresenta almeno una presa in carico di istanze a lungo rivendicate. Lo realizziamo attraverso la proposta di Geppetto e Geppetto che tocca il controverso tema dell’omogenitorialità visto per la prima volta anche dalla parte dei figli. Un filo rosso che connette le scelte di quest’anno è la faticosa ricerca della propria identità che spesso ha costi assai alti: la intraprendono il protagonista di Monica Bacio e quelli di Le scoperte geografiche mentre Lei e lei si focalizza sull’incontro-scontro tra due “diversità” all’apparenza inconciliabili. Una figura carismatica come Giovanna d’Arco offre lo spunto per parlare delle donne di oggi, delle loro problematiche e della loro sessualità. Non può mancare, come nel recente passato, un riferimento alla grande letteratura, questa volta rappresentata da Il mondo di C. I. che fa vivere sulla scena le pagine del romanzo A Single Man di Cristopher Isherwood. In attesa del riscontro del nostro pubblico, fedele, competente e trasversale, un grazie a chi profonde risorse e energie a questo progetto, alle istituzioni che ci hanno onorato con un gratificante riconoscimento e ai media che ci dedicano un’attenzione sempre crescente.

Mario Cervio Gualersi
Direttore Artistico di Illecite Visioni

Forte delle 10.000 presenze complessive nelle serate organizzate nel corso delle quattro edizioni, ILLECITE VISIONI rilancia una quinta edizione allo scopo di consolidare e ampliare l’impatto del progetto, non solo a livello regionale, ma anche nazionale. L’idea intorno alla quale si muoverà la quinta edizione è quella di riconfermare 5 novità assolute per la città di Milano e 1 spettacolo dedicato alle scuole medie superiori.
Il Lamento

Dalla prima edizione del 2012, ILLECITE VISIONI ha puntato ad affermare una forte identità artistica e comunitaria. Gli eventi collaterali, incontri e momenti social con aperitivo e dj set, hanno consentito alla manifestazione stessa di affermarsi come momento significativo non solo per la comunità LGBT, ma per l’intera cittadinanza milanese. Dalla prima edizione del 2012 la rassegna ha visto un progressivo aumento non solo del pubblico, ma anche del numero di spettacoli, di eventi collaterali e di giorni dedicati al festival. Nelle quattro edizioni di ILLECITE VISIONI il Teatro Filodrammatici ha ospitato:

- 19 compagnie tra cui: Fortunato Calvino, Filippo Luna, Pippo Delbono, Benedetto Sicca, Sicilia Queer Filmfest, Dodi Conti, Massimo Verdastro, FUXIA Contesti d’Immagine, Le Brugole, Teatro 19, Anna Cianca, Silvio Peroni, Fabrizio Falco, Margot Sikabonyi, Tecnologia Filosofica, UPNOS, Vucciria Teatro, Teatro Stabile di Napoli, Anna Meacci.
- 17 eventi collaterali tra cui momenti social, proiezioni di film/documentari e incontri di approfondimento con personaggi di spicco tra cui: Alessandro Fullin, Pippo Delbono, Oliviero Ponte di Pino, Mauro Coruzzi (Platinette), Yulia Matsiy, Federico Ferrari, Filippo Soldi, Maria Arena, Franco Grillini, Romina Cecconi, Pasquale Marrazzo.
- più di 100 artisti tra drammaturghi, registi, attori e performer.

ILLECITE VISIONI è sostenuto da:
Comune di Milano - Assessorato alla Cultura, Assessorato alle Politiche Sociali e Cultura della Salute - Casa dei Diritti, Regione Lombardia, Fondazione Cariplo, U.N.A.R. Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali e Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Pari Opportunità Opportunità. Nel 2015 a sostenere a livello promozionale ed economico il Festival si è aggiunta l’associazione Parks – Liberi e Uguali, creata per aiutare le aziende a comprendere e realizzare al massimo le potenzialità di business legate allo sviluppo di strategie e buone pratiche rispettose della diversità.

Collaborano con il festival: Agedo, C.I.G. Centro di Iniziativa Gay / Comitato Provinciale Arcigay di Milano, Le cose cambiano, Lesbiche FuoriSalone, ArciLesbica, BEST Bocconi Equal Students, Circolo Harvey Milk , GayStatale, Genitori Rainbow, Gruppo Varco, Festival MIX Milano, Famiglie Arcobaleno, Rete Lenford, Sicilia Queer Filmfest, ZERO, Limoney, Take Off, Fondazione LILA Milano ONLUS, ASA Onlus, Twizz The Alternative Holidays.
Nel corso delle quattro edizioni c’è stata una grande attenzione mediatica sul progetto.
Parlano di ILLECITE//VISIONI: la Repubblica, Corriere della Sera, Il Sole 24ORE, Il Giorno, Il Giornale, Libero, Vanity Fair, Marie Claire, Zero Milano, Metro, Leggo, Rai Radio 3, TeleLombardia, Radio Popolare oltre ad alcuni tra le più importanti testate legate alla comunità LGBT tra cui Pride, gay.it e LezPop.
Il Mondo di C.I.

CALENDARIO

12 ottobre 2016
LEI E LEI
[prima milanese]
testo e regia Giampiero Cicciò

13 ottobre 2016
IL MONDO DI C.I.
[prima milanese]
Uno spettacolo di e con Nicola Bortolotti e Lorenzo Fontana

14 ottobre 2016
GIOVANNA D’ARCO – LA RIVOLTA
[prima milanese]
di Carolyn Gage

15 ottobre 2016
IL LAMENTO, OVVERO LE LACRIME, DI MONICA BACIO
[prima milanese]
di Lorenzo Fontana

16 ottobre 2016
LE SCOPERTE GEOGRAFICHE
[prima milanese]
di Marco Morana
Spettacolo finalista dell'XI edizione del Premio alle Arti Sceniche Dante Cappelletti

[Progetto dedicato alle scuole medie superiori]
28 novembre 2016
PETER PAN GUARDA SOTTO LE GONNE
di Greta Cappelletti e Livia Ferracchiati

…e, inoltre, eventi collaterali a partire dalle 18.30 del 12 ottobre con Checcoro, Igor Suran, Alessandra Faiella, Rossella Bellantuono, Lilly Boat Drag Queen, Tindaro Granata, Angelo Di Genio, Paolo Li Volsi, Roberta Rosignoli, I sentinelli di Milano,  Laura Simona Ferrari e Rete Lenford.

SPETTACOLI
Lei e lei

12 ottobre 2016, ore 21.00
LEI E LEI
[prima milanese]
di Giampiero Cicciò | con Giampiero Cicciò e Ilenia D’Avenia | scene e costumi Francesc
a Cannavò | elaborazione musicale/collaborazione drammaturgia Fausto Cicciò | disegno luci Renzo Di Chio | regia Giampiero Cicciò  | assistente alla regia Veronica Zito | direttore di scena Nino Zuccaro | fonico Danilo Scuderi | sarta Pina Carbone | produzione E. A. R. Teatro di Messina

Tre notti: Natale, Capodanno, Epifania. Un universo sommerso e sconosciuto ai più, col buio prende vita in una piazza di Messina tra prostitute, trans, protettori e tossicodipendenti… Un anziano travestito siciliano (drag singer fallita) e una giovane romana ombrosa e litigiosa che svende il proprio corpo dopo aver tentato una carriera teatrale, si confidano e si fanno compagnia, si confrontano tra aspre schermaglie e slanci d’affetto svelando il loro mondo ai margini. Lui, anche ex tanguero con talento, tra racconti di vita esilaranti e tragici al tempo stesso, tra visionarie percezioni del mondo che trasformano una fermata dell’autobus in un palcoscenico e un alto lampione nell’aldilà, trasmetterà alla ragazza, attraverso il ballo e la capacità di fantasticare, una gioia di vivere a lei sconosciuta e, infine, la bellezza di quella femminilità che la giovane non ha ancora imparato a esprimere, a curare, e che per il travestito è stata la causa dell’esclusione dal “mondo del giorno”.

13 ottobre 2016, ore 21.00
IL MONDO DI C.I.
[prima milanese]
uno spettacolo di e con Lorenzo Fontana e Nicola Bortolotti ispirato alla figura e all’opera di Christopher Isherwood | in video Olivia Manescalchi | scene Nicolas Bovey | costumi Viola Verra| luci Alberto Giolitti, Nicolas Bovey | produzione 15febbraio in collaborazione con Associazione Baretti

«Io sono una macchina fotografica con l’obiettivo aperto»: basterebbe questo per riassumere chi fosse Christopher Isherwood, classe 1904, “il miglior narratore di lingua inglese” secondo Gore Vidal. Il primo, forse, che nell’intero panorama letterario novecentesco è stato capace di raccontare l’amore omosessuale con sincerità e coraggio. Senza mai tradire imbarazzo, paura o una certa sudditanza morale e, soprattutto, senza mai porsi al di fuori dei propri testi, Isherwood fece del proprio vissuto il dato ineludibile del racconto. Pratica autobiografica o, come diremmo oggi, autofiction: il problema del rapporto tra narratore e materia narrata è uno dei temi centrali di questo spettacolo.
Diretto ed interpretato da Lorenzo Fontana e Nicola Bortolotti, Il mondo di C.I. racconta la vita e la produzione letteraria di Isherwood ispirandosi alla struttura di A Single Man, il suo romanzo più esemplare (cui anche Colin Firth dedicò un’interpretazione nella riduzione per il cinema di Tom Ford), in cui le esperienze centrali della vita dello scrittore e i suoi temi riverberano di più. Una riflessione sul ruolo dello scrittore, chiamato a districarsi continuamente tra sguardo oggettivo e soggettivo, si sviluppa mentre sullo sfondo prende vita, in un gioco di luci, trasparenze e apparizioni, la riproduzione di un paesaggio settecentesco inglese di Thomas Gainsborough, richiamo alle origini dell’autore e vero e proprio romanzo per gli occhi parallelo a quello delle parole.

14 ottobre 2016, ore 21.00
GIOVANNA D’ARCO – LA RIVOLTA
[prima milanese]
di Carolyn Gage | traduzione Edy Quaggio | con Valentina Valsania | regia Luchino Giordana, Ester Tatangelo | musiche Arturo Annecchino | light designer Diego Labonia | scene Francesco Ghisu | costumi Ilaria Capanna | video e post produzione Michele Bevilacqua | compagnia pupilunari, produzione Hermit Crab

Giovanna d’Arco ha condotto alla vittoria un esercito a diciassette anni. A diciotto è stata l’artefice dell’incoronazione di un re. A diciannove si è scagliata contro la Chiesa Cattolica e ha perso. Il processo a suo carico è durato cinque mesi e le testimonianze sono state trascritte accuratamente. Vent’anni dopo la sua morte, è stato autorizzato un nuovo processo, e di nuovo si è preso nota di ogni dettaglio. Ci sono state le testimonianze dei suoi amici d’infanzia, dei suoi genitori, delle donne che avevano dormito con lei, dei soldati che erano stati ai suoi ordini, dei preti che l’avevano confessata, di coloro che avevano assistito alla sua tortura o l’avevano messa in atto. È la figura su cui esiste la maggiore documentazione del quindicesimo secolo. Allora, come mai il mito di una semplice contadina ancora pervade i libri di storia? In Giovanna d’Arco – la rivolta Giovanna è anoressica. Un’adolescente in fuga da un padre violento e alcolizzato, da un destino di moglie e madre, che già aveva segnato la madre e la sorella. Giovanna muore per il diritto di indossare abiti maschili, è una ribelle, irriverente, più scaltra dei suoi giudici, impenitente e incrollabilmente fedele alla propria visione. Giovanna ritorna per condividere la sua storia con le donne contemporanee. Racconta la propria esperienza con le massime cariche della Chiesa, dello Stato e dell’Esercito, e smaschera la brutale misoginia che sta dietro le istituzioni maschili, coinvolgendoci in una storia commovente, drammatica, ma anche ironica e avventurosa.

15 ottobre 2016, ore 21.00
IL LAMENTO, OVVERO LE LACRIME, DI MONICA BACIO
[prima milanese]
di Lorenzo Fontana | regia Lorenzo Fontana | con Olivia Manescalchi, Giancarlo Judica Cordiglia, Lorenzo Fontana | scene Paolo Bertuzzi | costumi Viola Verra | luci Cristian Zucaro | suono Luca Vicinelli | direzione tecnica Alberto Giolitti | produzione Lorenzo Fontana, Associazione Baretti, Festival Delle Colline Torinesi

Monica Bacio è un personaggio citato in un testo di Michel Marc Bouchard, ma che non ha nessun ruolo né peso all’interno della storia. Nel 2006, lavorando con Valentina Diana su quel testo, Lorenzo Fontana decise che Monica Bacio sarebbe diventata, nello spettacolo, la testimonial di una marca di pasta inventata, sulla falsariga di quello che Mina fece negli anni 50/60. Non si voleva una pubblicità rassicurante e così fu lo stesso Fontana ad indossare i panni di Monica, trasformandola in una figura sessualmente non identificabile, con un grande vestitone rosso e marrone, ricoperto di seni di stoffa rosa: una specie di totem che ha fatto il suo debutto camminando e cantando in una galleria di Castelnuovo Don Bosco. Nel 2012 Elena Russo Arman, collaborando con Phoebe Zeitgeist Teatro di Milano, ha chiesto a Lorenzo di vestire nuovamente i suoi panni in una performance su  Fassbinder alla Fondazione Mudima. In quell’occasione si è capito che Monica Bacio avrebbe potuto diventare qualcosa di più: ma cosa?
La storia, fortemente autobiografica, si serve di Monica quale tramite per raccontarla. Il lamento, ovvero le lacrime, di Monica Bacio, nasce dall’esigenza di far capire quanto sia importante il diritto di crescere diventando quello che sentiamo di essere davvero, nel modo più autentico possibile. Quando siamo piccoli c’è sempre qualcuno che pensa di sapere cosa sia giusto per noi e spesso non è così. Quello che è giusto per noi già lo sappiamo, abbiamo solo bisogno di essere accompagnati nel nostro viaggio di costruzione dell’identità. Certo non è facile, non lo è per nessuno: né per chi il cammino lo sta facendo, né per chi ha il compito di starci accanto. Evitare inutili sofferenze, questa sì, sarebbe già una gran cosa.
Le Scoperte Geografiche

16 ottobre 2016, ore 21.00
LE SCOPERTE GEOGRAFICHE
[prima milanese]
di Marco Morana | con Michele Balducci, Daniele Gattano | regia Virginia Franchi | installazione luminosa e composizione sonora Fabio Di Salvo | costumi Alessandro Fusco | disegno luci Marco D’Amelio | movimento scenico Marzia Meddi | aiuto regia Valeria Spada | scenotecnica Walter Mariucci e Giorgio Paolicelli | produzione e organizzazione LISA
Le scoperte geografiche è stato finalista dell’XI edizione del Premio alle Arti Sceniche Dante Cappelletti

Un banco di scuola, due compagni che ripassano la lezione di storia: le grandi scoperte geografiche di Colombo e Magellano. Ma quella lezione in realtà è un pretesto, perché tra i due c’è un sentimento profondo che finora hanno tenuto nascosto. Il viaggio dei due grandi esploratori si confonde con la loro esplorazione. La classe diventa la caravella, e la terra da scoprire è un continente oscuro e senza confini, quello del desiderio e dell’identità.
Questo tragitto di formazione prosegue oltre l’adolescenza, attraversando la maturità e la vecchiaia dei protagonisti. Si addentra nel loro Nuovo Mondo interiore, un universo pericoloso, fatto di tempeste, di dubbi e di incertezze, di ammaraggi coraggiosi e di mostri sputati dall’inconscio. Un universo più reale della realtà, dove la lingua perde ogni funzione quotidiana diventando un codice esclusivamente amoroso, poetico in senso stretto, che si fonde ironicamente con il gergo marinaresco. Le scoperte geografiche è la storia di un sentimento assoluto e mancato tra due uomini, l’epopea di una rotta perpetua, perché nell’oceano dei sentimenti non c’è terraferma su cui attraccare, non c’è meta, ma solo un senso agrodolce, insieme definitivo e sospeso, inevitabile conseguenza di ogni viaggio d’amore.

28 novembre 2016 [Progetto dedicato alle scuole medie superiori]
PETER PAN GUARDA SOTTO LE GONNE
di Greta Cappelletti e Livia Ferracchiati | con Liliana Benini, Luciano Ariel Lanza, Chiara Leoncini, Alice Raffaelli | regia Livia Ferracchiati | coreografie Laura Dondi | scene Lucia Menegazzo | costumi Laura Dondi | luci Giacomo Marettelli Priorelli | e con le voci di Ferdinando Bruni, Mariangela Granelli | produzione THE BABY WALK!

Peter Pan guarda sotto le gonne è il primo capitolo della "Trilogia sulla transessualità”: un percorso in tre tappe che racconta l’esperienza della dicotomia tra corpo e mente in fatto di identità di genere. Il tema dell’infanzia transgender è affrontato attraverso il parallelismo con il romanzo di James Matthew Barrie: “Peter Pan nei giardini di Kensington”. Nel romanzo Peter Pan scappa di casa dopo aver sentito parlare i propri genitori del suo futuro e si rifugia nei Giardini di Kensington dove vive insieme agli uccelli, e mantiene, come loro, la capacità di volare propria di tutti i neonati. Non tutto quel che fanno gli uccelli però gli è possibile, poiché il suo corpo resta quello di un umano e allo stesso modo, quando prova a giocare con altri bambini si trova a non conoscere le loro regole. Si rivolge così al governatore dei giardini: il Corvo Salomone, il quale gli spiegherà che la sua natura è quella di “mezzo e mezzo”: non esattamente un uccello, ma neppure completamente un bambino. La natura di “mezzo e mezzo” è diventata per noi una questione di identità di genere. Raramente si riflette sul fatto che le persone transgender non sono sempre state degli individui adulti, e che il disagio di avere un corpo che non rispecchia la percezione di sé, è una condizione che si origina fin dai primi anni di vita. Nella nostra riscrittura siamo alla fine degli anni ’90, Peter ha 11 anni e mezzo, è nato femmina e ha lunghi capelli biondi. Wendy ha 13 anni ed è mora. Tinker Bell è una fata senza bacchetta, ma con una polaroid al collo. Scoprire i primi impulsi sessuali, gestire il primo innamoramento e gli scontri con i genitori per affermare la propria identità sono le prove che spettano al nostro giovane eroe.

rassegna di teatro omosessuale
promossa da Teatro Filodrammatici di Milano
direzione artistica Mario Cervio Gualersi

EVENTI [calendario passibile di variazioni]

_ proscenio
mercoledì 12 ottobre, prima dello spettacolo
accoglienza musicale a cura di Checcoro, il primo coro LGBT di Milano

_ proscenio
giovedì 13 ottobre, prima dello spettacolo
intervento di Igor Suran

_ sala dell’Accademia
venerdì 14 ottobre, ore 18.30
performance con Alessandra Faiella e Rossella Bellantuono

_ area bistrot
sabato 15 ottobre, ore 19.00
animazione en travesti con Lilly Boat Drag Queen (Samuel Salamone)

_ sala dell’Accademia
domenica 16 ottobre, ore 18.30
Tindaro Granata, Angelo Di Genio, Paolo Li Volsi e Roberta Rosignoli leggono brani tratti da Geppetto e Geppetto
a seguire, approfondimenti tematici a cura de I sentinelli di Milano e di Laura Simona Ferrari, Avvocato esperta di diritto di famiglia, minorile e delle persone, membro AIAF (Associazione Italiana degli Avvocati per la Famiglia e per i minori)

_ foyer dell’Accademia
tutte le sere a partire dalle ore 18.30
angolo dei diritti – a cura di Rete Lenford
Rete Lenford, associazione di avvocati che ha lo scopo di sviluppare e diffondere la cultura e il rispetto dei diritti delle persone LGBTQIA, organizzerà un punto di ascolto e di consulenza a disposizione del pubblico del Festival.

BIGLIETTI ILLECITE//VISIONI 2016
INTERO SOSTENITORI € 22,00
INTERO € 16,00
RIDOTTO € 13,00
ai biglietti verrà applicata una prevendita pari a € 1,00

ABBONAMENTI 2016
SOSTENITORI € 70,00
5 SPETTACOLI € 50,00

TUTTI GLI EVENTI SONO A INGRESSO LIBERO

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