TORNA AL TEATRO DELFINO DI ROMA
"ALVEARE DI SPECCHI"
UN RACCONTO SULLA GRANDE STORIA
DEL TEATRO
Torna in scena al Teatro Delfino
dall’11 al 13 novembre “Alveare di Specchi”, prodotto
dall’Associazione Il Mecenate, una carrellata sul teatro che dalla
tragedia greca, attraverso l’opera di Shakespeare e il dramma
borghese, approda al teatro dell’assurdo del secolo scorso.
Federico Zanandrea, unico interprete
sul palco, darà voce ad alcuni dei personaggi più emblematici della
storia della drammaturgia occidentale: da Edipo, al perfido Jago,
arrivando a Godot, che sembra non arrivare mai. Scandagliando diverse
tipologie di personaggi sulla scena potrà rappresentare l’evoluzione
del teatro, mettendo in luce le trasformazioni del suo linguaggio nei
vari contesti storici e la sua capacità di mettersi in gioco.
«Alveare di specchi è uno spettacolo
a cui sono molto legato» spiega Federico Zanandrea «e acquisisce
un’importanza tutta particolare quando viene fatto nel nostro
teatro: il Delfino.
Lo spettatore è protagonista sul palco insieme
all'attore, solo 70 posti a sera, la scenografia una platea vuota.
Che valore ha oggi il teatro? Qual è il suo ruolo in una società
come quella di oggi fatta di tweet e foto su Instagram? C'è ancora
spazio per chi si occupa di questa arte? Per noi si! Lo spettacolo
racconta questo. Coglie lo spunto anche per raccontare l'importanza
del pubblico, la centralità del ruolo dell'attore e cosa spinge
tante persone ad intraprendere questa carriera. Il pubblico per
entrare passerà dai camerini salirà nel retropalco e vedrà svelata
tutta la magia del teatro però senza che questa perda tutto il suo
mistero».
Alveare di specchi offre anche lo
spunto per un discorso più ampio sulla vita, ripercorrendo il prisma
di caratteri e di personaggi che della vita sono i più straordinari
testimoni. Il tutto affidato alla sensibilità interpretativa di un
unico attore sulla scena, Federico Zanandrea che, attraverso una
performance eclettica e ritmata, saprà trasfigurarsi in una galleria
fantasmagorica di personaggi per raccontare al pubblico, in modo del
tutto inedito, la grande storia del teatro.
Durata: 60 minuti
NOTA BIOGRAFICA
Federico Zanandrea
Attore, doppiatore, direttore artistico
e regista nasce nel 1983 a Monza.
Ha lavorato con attori quali N.
Gazzolo, I. Barzizza, R. Vianello e tantissimi altri. È stato tra
gli altri protagonista unico dello spettacolo monologhi di coppia
presso il Piccolo Teatro Strehler. Debutta a 18 anni come regista
presso il teatro Franco Parenti di Milano con lo spettacolo dodici
uomini arrabbiati, ai quali seguiranno Alcatraz – l’isola
dell’ingiustizia, Lo zoo di vetro, Andy e Norman, Lo stesso giorno
il prossimo anno, Socrate, Otello.
Nel 2012 gli viene affidata la
direzione artistica e il rilancio del Teatro Delfino di Milano.
Nel 2013 assieme a Luca Sandri gira
l’Italia con lo spettacolo Gaber Jannacci: la musica delle parole.
Seguono negli anni le seguenti produzioni: Frankenstein, Stesso
giorno, il prossimo anno, Ailoviu, Casa di bambola.
Di Simone De Domenico
con Federico Zanandrea
regia di Simone De Domenico e Federico
Zanandrea
Teatro Delfino – Piazza Piero
Carnelli, Milano
Gestito per la Stagione Teatrale da
ASS. IL MECENATE
info@teatrodelfino.it /
biglietteria@teatrodelfino.it
tel. 333 573 0340 (da lunedì a venerdì
ore 14-19)
VENDITA BIGLIETTI ON LINE:
www.teatrodelfino.it o www.vivaticket.it
La biglietteria del teatro apre i
giorni di spettacolo, un’ora prima dell’inizio di ciascuna
replica.
Prezzi Biglietti
Intero: 15,00€
Ridotto over 60/Under 25/Studenti:
12,00€
Convenzioni e cittadini quartiere:
10,00€
Come arrivare con i mezzi pubblici:
Tram 27, Tram 12, Bus 45, Bus 175 |
Fermata Ovidio
Come arrivare in macchina:
La zona è munita di parcheggio
gratuito
Uscita tangenziale est:
Mecenate/Forlanini
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