PAOLO CALABRESI VALERIO APREA
"QUI E ORA"
SCRITTO E DIRETTO DA MATTIA TORRE
TEATRO AMBRA JOVINELLI DI ROMA
Paolo Calabresi e Valerio Aprea |
Sarà in scena al Teatro Ambra
Jovinelli - dal 15 al 21 dicembre - “Qui e Ora”, uno degli
spettacoli cult di Mattia Torre, autore tra i più amati e apprezzati
del nostro paese. Protagonisti Paolo Calabresi e Valerio Aprea.
Un incidente appena avvenuto in una
strada secondaria di un’isolata periferia romana, vicina al grande
raccordo anulare, completamente deserta, senza passanti né case, nei
campi, nel nulla. Due scooter di grossa cilindrata subito dopo
l’impatto, il primo ribaltato, idealmente conficcato a terra, il
secondo irriconoscibile, un disastro di lamiere ancora fumanti. Un
incidente importante. A terra, a pochi metri l’uno dall’altro,
due uomini sulla quarantina; il primo immobile, potrebbe essere
morto, l’altro piano muove un piede, a fatica si alza. E anche il
primo apre gli occhi. Avrebbero bisogno di aiuto ma non lo avranno,
avrebbero bisogno di cure ma i soccorsi non arriveranno prima di
un’ora e mezza. Intorno a loro, per loro, niente e nessuno.
Note di regia
In un Paese dove se fai un incidente
con qualcuno, a parità di torto o di ragione, quello è già un tuo
nemico, “Qui e ora” racconta lo scontro tra due individui
sopravvissuti a un incidente in scooter, alla periferia estrema di
una grande città, nella sfiduciata attesa dei soccorsi, che infatti
non arrivano.
Nel loro scontro si esprime il cinismo
e il senso di lotta dell’Italia di oggi, questo Paese sempre
idealmente a un passo dalla guerra civile, in cui la cattiva
amministrazione finisce per generare sfiducia non solo dei cittadini
verso le istituzioni, ma anche tra cittadini e cittadini, in un clima
sempre più teso e violento, che trova il suo apice nella grande
città.
Nell’ora e dieci di attesa dei
soccorsi, che è il tempo teatrale della vicenda, “Qui e ora”
racconta un ansiogeno e violento, comico duello metropolitano tra due
uomini che hanno bisogno di cure e non le avranno, e che pur essendo
entrambi vittime della ferocia dei nostri tempi, si riconoscono come
nemici: il primo ha di sé l’immagine di un uomo straordinario, ma
non lo è; l’altro saprebbe accontentarsi della propria
ordinarietà, ma non lo farà.
Nell’attuale grande vuoto sociale,
culturale e politico, tra le possibili derive c’è un senso di
inadeguatezza che porta a perdersi (come nel caso di Claudio Aliotta,
interpretato da Valerio Aprea) o il cinismo e la ferocia che portano
al male (come per Aurelio Sampieri, interpretato da Paolo Calabresi).
Come nell’esperienza di “Boris”,
ancora una volta grande merito della realizzazione del progetto va
agli attori, qui non solo talentuosi interpreti di un atto unico
molto performativo e senza paracadute, ma anche, in fondo, per il
livello di condivisione, soci d‘impresa; e ai produttori Marco
Balsamo e Fabrizia Pompilio per la vitalità, l’energia e
l’importanza del loro lavoro.
A dimostrazione che anche in un Paese
complicato e in crisi come il nostro, il teatro può e deve,
militando, lanciare grida disperate, esorcizzare fatti terribili, e
lanciare taciti giocosi inviti alla concordia.
Mattia Torre
La Direttrice Artistica del Teatro
Ambra Jovinelli, Fabrizia Pompilio e la Nuovo Teatro diretta da Marco
Balsamo – nella stagione 2016/2017 hanno deciso di dedicare una
monografia a Mattia Torre - uno degli autori più apprezzati del
nostro paese.
Tre saranno gli spettacoli cult da lui
scritti e diretti in scena in questa stagione: “Migliore”, “4 5
6” e “Qui e Ora”. Proprio quest’ultimo apre questo ciclo di
appuntamenti.
La monografia dedicata a Mattia Torre è
solo l’inizio di una collaborazione tra l’autore, il Teatro Ambra
Jovinelli e la Nuovo Teatro. Sarà presentato infatti il prossimo
anno un progetto speciale, completamente nuovo, che vedrà Mattia
Torre protagonista. Sarà un progetto trasversale che unirà
televisione, editoria e teatro.
Mattia Torre, sceneggiatore, autore
teatrale e regista italiano. Insieme a Giacomo Ciarrapico è autore,
negli anni Novanta, delle prime commedie teatrali Io non c’entro,
Tutto a posto, Piccole anime e L’ufficio. Nel 2000 pubblica il
libro Faleminderit Aprile ‘99 in Albania durante la guerra. È
co-sceneggiatore del film Piovono Mucche di Luca Vendruscolo. Nel
2003 il suo monologo In mezzo al mare con Valerio Aprea vince al
Teatro Valle di Roma la rassegna Attori in cerca d’autore. Nel 2005
scrive e dirige il monologo teatrale Migliore, con Valerio
Mastandrea. È autore del monologo breve Gola e dei corti teatrali Il
figurante e Sopra di noi. È tra gli autori del programma Parla con
me di Serena Dandini. Con Ciarrapico e Vendruscolo scrive la serie TV
Buttafuori e, dal 2007, la prima, la seconda e la terza stagione di
Boris per Fox Italia. Della seconda è anche co-regista. Con gli
stessi autori, scrive e dirige Boris - il film. Nel 2011 scrive e
mette in scena lo spettacolo teatrale 456 di cui realizza anche il
sequel TV per La7. Per Dalai editore ha pubblicato la raccolta di
monologhi In mezzo al mare (2012). È autore e regista dello
spettacolo teatrale Qui e ora con Valerio Mastandrea e Valerio Aprea.
Nel 2014, insieme a Ciarrapico e Vendruscolo scrive e dirige il film
per il cinema Ogni maledetto Natale. Nel 2015 scrive con Corrado
Guzzanti la serie TV dal titolo Dov’è Mario? per Sky.
INTERVISTA A MATTIA TORRE
- Dovendo riassumere
in poche righe il senso del tuo lavoro come lo descriveresti?
Quel che ho cercato di raccontare a
teatro negli ultimi anni sono storie comiche e terribili sul nostro
presente, sulla disarmonia, la violenza e il conflitto che questo
paese riesce a produrre in maniera così forte da diventare
paradossale, e quindi talvolta anche comica. Trovo interessante che
il pubblico rida, si diverta, e poi salga in macchina facendo
riflessioni più profonde. Inoltre, mi piace l’idea di dondolare
tra il pop e, per usare un’espressione pomposa, la “scrittura
d’autore”, perché in questo paese siamo drammaticamente abituati
a una insana spaccatura tra progetti culturali di nicchia, rivolti a
un’elite intellettuale, e progetti pop di massa, spesso beceri e
“facili”. A me piace invece cercare di mischiare i piani, come
nel caso della serie “Boris”.
- Sei un autore
popolarissimo, soprattutto tra il pubblico più giovane. Che rapporto
hai con il tuo pubblico?
Uno dei principi che ha sempre animato
il mio lavoro è scrivere e mettere in scena cose che innanzitutto
vorrei vedere come spettatore. È lo stimolo più grande. Non
mettersi in una posizione di superiorità rispetto al pubblico, ma di
parità e reciprocità. Io scrivo, ma mentre scrivo sono anche
idealmente seduto in platea. Per cui evito tutto ciò che da
spettatore mi annoierebbe, e inseguo ciò che vorrei vedere a teatro,
ciò che come spettatore davvero desidero.
- Questa stagione tre tuoi spettacoli
saranno in scena all'Ambra Jovinelli. Tre testi molto diversi tra
loro ed estremante particolari. Ce ne vuoi Parlare?
“Migliore”, con Valerio Mastandrea,
è la storia di un uomo buono che in seguito a un incidente diventa
cattivo; una volta diventato cattivo, la società gli apre tutte le
porte: cresce professionalmente, le donne lo desiderano, ottiene
tutto ciò che vuole. “456” (con Cristina Pellegrino, Massimo De
Lorenzo, Carlo De Ruggieri e Michele Nani) è la storia di una
famiglia in un sud immaginario, in cui ognuno rappresenta per l’altro
quanto di più detestabile ci sia al mondo: aspettano l’arrivo di
un individuo che sarà cruciale per il loro futuro. “Qui e ora”,
con Paolo Calabresi e Valerio Aprea, è un duello metropolitano tra
due uomini che hanno fatto un incidente e che non ricevono soccorsi;
rimasti soli, anziché aiutarsi, confliggono. Tutti e tre gli
spettacoli, sebbene comici, parlano di conflitto.
- Cos’è il progetto
Mattia Torre con L’Ambra Jovinelli? Come lo racconteresti?
Sono orgoglioso di riprendere tre
progetti in questo teatro, se penso che “Migliore” l’ho messo
in scena qui nel 2005. Marco Balsamo e Fabrizia Pompilio hanno
accolto e consentito questa sorta di “retrospettiva con autore
vivente”, e io sono entusiasta di questa stagione.
- Come coniughi il tuo
lavoro tra teatro, cinema e tv?
Sebbene i tre mezzi abbiano linguaggi
differenti, e differenti tempi di produzione, ho sostanzialmente la
stessa postura quando scrivo uno spettacolo, una serie TV o un film:
cerco di raccontare una storia che abbia un senso, nel migliore dei
casi una necessità, e lo faccio nella forma della commedia, che a
mio giudizio, quando è riuscita, ha la straordinaria capacità di
far salire tutti a bordo, anche appunto per raccontare, diciamo
surrettiziamente, fatti terribili. “Boris” per esempio
aveva una dimensione teatrale, era una serie di TV, ne abbiamo fatto
un film, ed era una commedia che raccontava la tragedia della fiction
italiana: un mondo cinico, disincantato, culturalmente rassegnato al
brutto.
- Sei uno scrittore
trasversale nella scrittura e nel rapporto con gli attori; perché?
Ho sempre avuto il privilegio di
condividere, con gli attori, un intento di fondo, oltre che il
progetto su cui si lavorava. È stato così al cinema e in TV, è
così per gli spettacoli teatrali; trovo sano e potente quando gli
attori, al di là della performance, sentono e condividono, insieme
all’autore, il senso più profondo di una storia.
- Chi è oggi Mattia Torre?
Un assonnato padre di famiglia.
- Se non fossi Mattia Torre,
che scrittore vorresti essere? E se non avessi fatto questo lavoro,
cosa avresti voluto fare?
Sebbene sia un grande appassionato di
ristorazione, non concepisco nessuna alternativa alla scrittura e
alla regia. Sono le cose che mi emozionano di più.
TEATRO AMBRA JOVINELLI
Via Guglielmo Pepe, 43 /47 Roma 00185
Spettacoli ore 21.00 –domenica ore 17.00 - lunedì riposo
Info 06 83082620 – 06 83082884
Biglietti (compresa prevendita): da € 33,00 a € 17,00
Via Guglielmo Pepe, 43 /47 Roma 00185
Spettacoli ore 21.00 –domenica ore 17.00 - lunedì riposo
Info 06 83082620 – 06 83082884
Biglietti (compresa prevendita): da € 33,00 a € 17,00
Convenzioni parcheggio in orario
spettacolo:
Garage Esquilino – via G. Giolitti, 27/A - dal martedì al sabato € 1,50 l’ora
Parcheggio ES Giolitti Park – via G. Giolitti 267 - tutti i giorni € 1,00 l’ora
Ufficio promozione tel. 06 88816460
www.ambrajovinelli.org
Garage Esquilino – via G. Giolitti, 27/A - dal martedì al sabato € 1,50 l’ora
Parcheggio ES Giolitti Park – via G. Giolitti 267 - tutti i giorni € 1,00 l’ora
Ufficio promozione tel. 06 88816460
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