AL TEATRO LA COMUNITÀ' DI ROMA
"TORNO ALLA VITA"
REGIA DI FRANCESCO SALA
Una storia contemporanea, un mondo che
si srotola tra le storie di una famiglia che fornisce spunto per una
serie di riflessioni, ora più drammatiche, ora più ironiche, sul
tema della vita, della morte, delle cure sperimentali, della volontà
di rinascere, sulle scelte da fare e su quelle che invece non è
stato possibile affrontare.
Sarà in scena al Teatro della Comunità
dal 19 al 22 gennaio lo spettacolo TORNO ALLA VITA, opera musicale
di Toni Fornari e Dino Scuderi, la regia è di Francesco Sala.
Protagonisti: Mariano Riccio, Francesco Sgro, Paolo Gatti, Massimo
Cimaglia, Gabriella Borri, Valeria Girelli.
Michele, da 15 anni, è stato colpito
da una malattia rarissima e sconosciuta che lo ha costretto in uno
stato catatonico. Vive a casa con la madre Luisa, che lo cura 24 ore
su 24, il fratello Giacomo e il patrigno Marco, sposato con la mamma
dopo che era rimasta vedova 10 anni prima.
Luisa parla tutti i giorni da quindici
anni con suo figlio Michele ed è convinta che lui in qualche modo
possa sentirla. Marco rimprovera continuamente Luisa di non vivere
una vita sana e di perdere tempo a parlare con un vegetale che invece
dovrebbe essere rinchiuso in una struttura ospedaliera. Litigano
spesso per questo motivo e il fratello Giacomo sta un pò in mezzo
alle posizioni dei due: spererebbe in una cura che possa far tornare
alla vita Michele, ma decisamente è meno ostinato e combattivo di
sua madre.
Michele è da anni in cura da
Francesco, un giovane dottore ricercatore che lavora da anni sulla
cura di questa terribile malattia. Francesco sembra aver fatto dei
progressi interessanti: dopo alcuni esperimenti con il farmaco su cui
sta lavorando, alcune cavie si sono risvegliate dal coma nel quale
erano state indotte. Avverte subito la sua assistente, la dottoressa
Sara, da sempre innamorata (non corrisposta) del dottore. Forse
Francesco ha trovato la cura per la malattia di Michele, ma per avere
il permesso dall'Istituto Sanitario ci vogliono degli anni poiché
c'è bisogno di un tempo prestabilito per studiare eventuali effetti
collaterali. Francesco però, spinto dal suo carattere passionario,
propone a Luisa di sperimentare il farmaco su Michele in maniera
illegale. Luisa accetta, e per far fronte alle spese, ipoteca la sua
casa senza dire nulla a nessuno. Ha inizio così la terapia. Dopo
alcuni mesi di cure Michele si risveglia dal coma.
Cosa può accadere se un ragazzino di
quindici anni improvvisamente si risveglia uomo? Cosa può accadere
nella mente di una persona che viene a sapere in pochi giorni tutto
quello che è accaduto in quindici anni di vita? E soprattutto cosa
accade all'interno di una famiglia che improvvisamente vede
incrinarsi gli equilibri e le dinamiche consolidate oramai da
quindici anni?
Note di Regia
Quando una esperienza come questa
accade in famiglia, si è letteralmente sbalzati. Ci si può
risvegliare ogni giorno e avere la sensazione di vivere una vita
apparentemente non vissuta. Questo testo vuole comunicare
un'esperienza. Con le disabilità è così. Nessuno pensa possa
capitare proprio a noi, ma se capita, la vita cambia per sempre. Il
malato vive in un suo tempo, in suo spazio. E chi gli sta intorno? La
situazione è del tutto unica, la patologia sconosciuta, i rapporti
famigliari sono intrecciati a filo doppio; un cedimento può svelare
aspetti segreti del sé, nascosti, imprevedibili, inconfessabili. C'è
un medico coraggioso, un farmaco che può dare speranza. La malattia
allora è sormontabile, quasi più degli affetti. Il nostro paziente
si risveglierà? Lui è una persona che come in teatro è specchio
che riflette le altre figure. Le reazioni del malato, quelle dei
familiari, il martirio scientifico di un medico di talento che prova
a salvarlo. La famiglia generalmente intesa, in questo lavoro non
suscita compassione. È in atto un processo di apprendimento sulla
diversità e sull'essere genitori-figli-fratelli-compagni: " lui
comunica in un altro modo" dirà la madre del figlio che non si
risveglia dal suo stato catatonico. Si può comunicare aldilà delle
parole. Questo fa il teatro: accede in un mondo diverso, forse
sconosciuto, impresentabile, impenetrabile; un non-mondo, come quello
di certe disabilità gravi. E proprio per questo, forse più vero.
Noi cerchiamo di entrarci con rispetto con gli strumenti
dell'invenzione e della fantasia, anche con qualche alleggerimento e
con la delicatezza che occorre in questi casi.
Francesco Sala
Opera Musicale di Toni Fornari e Dino
Scuderi
Con Mariano Riccio, Francesco Sgro,
Paolo Gatti, Massimo Cimaglia, Gabriella Borri, Valeria Girelli
Assistente alla regia Arianna Argenti
Scene e costumi Fabiana Di Marco
Assistente di produzione Sonia Mingo
Responsabile di produzione Vittorio
Stasi
Foto di scena Tommaso Le Pera
Disegno Luci Guido Pizzuti
Produzione Alterego Teatro
Teatro La Comunità
Via Zanazzo, 1 P.zza Sonnino 00153 Roma
Orario spettacoli: ore 21.00 –
Domenica ore 18.00
Biglietti: intero €15,00 – ridotto
€12,00 - Tessera associativa obbligatoria € 3,00
Info e prenotazioni: tel 06/5817413 -
+39 329/1677203
www.alteregoteatro.com
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