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lunedì 27 febbraio 2017

"I GIGANTI DELLA MONTAGNA"
DI LUIGI PIRANDELLO
TEATRO ELFO PUCCINI DI MILANO

28 febbraio/5 marzo | sala | Fassbinder
Roberto Latini ripropone a Milano la personale rivisitazione dei Giganti della montagna in forma di monologo, un progetto del 2014 con cui ha ottenuto, insieme alla sua compagnia Fortebraccio Teatro, premi e consensi unanimi.

«Terzo dei miti moderni di Pirandello. Dopo il religioso Lazzaro e il sociale La Nuova Colonia, I Giganti della Montagna è il mito dell'arte. Rappresentato postumo nel 1937, è l'ultimo dei capolavori pirandelliani ed è incompleto per la morte dell'autore.
La vicenda è quella di una compagnia di attori che giunge nelle sue peregrinazioni in un tempo e luogo indeterminati: al limite, fra la favola e la realtà, alla Villa detta "la Scalogna".
Non aggiungerò parole alla trama, ma voglio dire di altre possibilità che vorrei assecondare. La più importante è rispetto al fascino del "non finito", "non concluso"; all’attrazione che ho sempre avuto per i testi cosiddetti “incompiuti". Sono così giusti rispetto al teatro: l'incompiutezza è per la letteratura, per il teatro è qualcosa di ontologico.


Trovo perfetto per Pirandello e per il Novecento che il lascito ultimo di un autore così fondamentale per il contemporaneo sia senza conclusione. Senza definizione. Senza punto e senza il sipario di quando c'è scritto “cala la tela”. (…).

La compagnia di attori che arriva alla Villa della Scalogna sembra avere, in qualche forma, un appuntamento col proprio doppio. Cotrone e Ilse stanno uno all'altra come scienza e coscienza, gli stessi Giganti, mai visti o vedibili, sono così nei pressi di ognuno da potersi sentire come proiezioni di sé.

Voglio immaginare tutta l'immaginazione che posso per muovere dalle parole di Pirandello verso un limite che non conosco. Portarle “al di fuori di tempo e spazio”, come indicato nella prima didascalia, toglierle ai personaggi e alle loro sfumature, ai caratteri, ai meccanismi dialogici, sperando possano portarmi ad altro, altro che non so, altro, oltre tutto quello che può sembrare.

Le parole, le parole, le parole! sono queste il personaggio che ho scelto.
Se i limiti del mio linguaggio sono i limiti del mio mondo, per andare appena oltre, per provarci almeno, devo muovere proprio da quelli».
Roberto Latini

Fortebraccio Teatro è una compagnia teatrale riconosciuta dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo dal 1999. Volta alla sperimentazione del contemporaneo, alla riappropriazione dei classici e alla ricerca di una scrittura scenica originale, vive della collaborazione artistica di Roberto Latini, Gianluca Misiti e Max Mugnai.
La compagnia, sotto la direzione artistica di Roberto Latini, ha gestito il Teatro San Martino di Bologna dal 2007 alla primavera del 2012.

Le ultime produzioni: METAMORFOSI (di forme mutate in corpi nuovi) (2015), I GIGANTI DELLA MONTAGNA (2014), NOOSFERA MUSEUM (2013), UBU ROI (2012), SEPPURE VOLESTE COLPIRE. Programma di battaglie per la resistenza teatrale (2012), NOOSFERA TITANIC (2011), NOOSFERA LUCIGNOLO (2010).

Dalla rassegna stampa:
«Le voci, tutte, le incarna l’attore solo, ora rappando, ora giocando tra falsetto e toni profondi, ora distaccandosi dai molti microfoni e dichiarando, con timbro naturale, di essere un attore della compagnia della Contessa, che vuole rappresentare La favola del figlio cambiato del poeta morto.

Si trasforma, nudo, mentre la scena si rivela un campo di steli secchi di grano tagliato, un paesaggio lunare, campestre, mentale, per raccontare il dramma che sta dietro il viaggio dei comici, per spogliare l’anima dagli orpelli e offrirla in pasto agli spettatori.
E poi si ricopre e con toni epici da film americano (più Viale del tramonto che Via col vento) narra la storia di Ilse e del poeta, diventa Ilse, come già faceva Leo de Berardinis nei suoi memorabili Giganti, dove faceva rivivere austeramente, con una lunga veste femminile e sacerdotale, agendo dalle parti del velluto del sipario aperto sui bordi della scena, il mito del grande attore incarnato dalla Duse».
Massimo Marino, doppiozero.it

Adattamento, regia e interpretazione Roberto Latini
musiche e suoni Gianluca Misiti
luci Max Mugnai
Roberto Latini vincitore del Premio della Critica 2015 (ANCT) per I giganti della montagna
Gianluca Misiti vincitore del Premio Ubu 2015 come Miglior progetto sonoro o musiche originali
Spettacolo finalista al Premio Ubu 2015 come Spettacolo dell’anno
Roberto Latini finalista al Premio Ubu 2015 come Miglior attore o performer


Elfo Puccini, corso Buenos Aires 33, Milano - Orari: mar-sab 20:30 / dom 16:30 - Prezzi: intero € 32.50 / martedì posto unico € 21.50 / rid. <25 -="" anni="">65 anni € 17 - www.elfo.org

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