AL TEATRO ELFO PUCCINI DI MILANO
"FAUST"
UNA RICERCA SUL LINGUAGGIO
DELL'OPERA DI PECHINO
Frutto di un lungo lavoro di
preparazione, Faust è un’importante sfida produttiva fortemente
voluta da ERT e realizzata grazie alla fiducia, al sostegno e
all’entusiasmo della Compagnia Nazionale dell’Opera di Pechino.
Una sfida affidata alla giovane regista
tedesca Anna Peschke e a un gruppo di altrettanto giovani interpreti
cinesi accompagnati da un ensemble musicale composto da musicisti
italiani e cinesi, che eseguono un repertorio musicale originale
composto da Luigi Ceccarelli, Alessandro Cipriani e Chen Xiaoman.
Con questo lavoro Anna Peschke si
propone di cercare un possibile nuovo linguaggio fra Oriente e
Occidente. Una sfida ambiziosa che si declina in diversi aspetti,
dall’avvio di un fertile rapporto con la China National Peking
Opera Company, fino all’indagine gestuale e musicale del linguaggio
scenico orientale.
Anna Peschke, è al suo secondo lavoro
basato sullo studio del linguaggio dell’Opera di Pechino dopo un
Woyzeck, presentato a Pechino e a Francoforte.
«Lì dove l’Occidente perde la
parola - è la visione della Peschke - può entrare in gioco
l’espressività rituale dell’Oriente; dove la rigidità della
tradizione orientale si farà scalfire emergeranno pieghe di senso e
di espressività rivitalizzanti per la comprensione contemporanea.»
Le origini del Jīngjù (termine cinese
che indica l’Opera di Pechino) risalgono alla dinastia Tang
(618-907 d.C.) benché la ‘nascita del Jngjù’ venga collocata
nel 1790, anno in cui numerose compagnie provenienti dalla Cina
meridionale si radunarono a Pechino in occasione del compleanno
dell’Imperatore. Queste compagnie continuarono a collaborare per i
sei decenni successivi, portando così alla creazione di ciò che ora
è conosciuto come Jīngjù. Questa famosa arte performativa non solo
combina canto e recitazione come avviene nell’opera occidentale ma
comprende anche danza, arti acrobatiche e marziali in uno stile
affascinante. Per questo motivo l’UNESCO ha incluso lo Jīngjù
nella lista del “patrimonio culturale immateriale dell’umanità”.
«Il mio progetto – ha dichiarato
ancora Anna Peschke – si confronta con Faust di Johann Wolfgang
Goethe (1749-1832), di cui qui si indaga la prima parte. Pubblicato
per la prima volta in Germania nel 1808, è considerato un capolavoro
fondamentale della letteratura tedesca. Tradotto per la prima volta
in cinese grazie al lavoro di Guo Moruo (1892-1978) solo nel
Novecento è stato diffuso come testo di letteratura occidentale,
studiato nelle università, e ha raggiunto il grande pubblico. Nel
2010, nel corso di un convegno, Zhang Yushu, studioso cinese
specialista in studi germanici dichiarò: “Goethe sente, pensa e
agisce come un poeta mandarino cinese”. Questa frase mi ha
incoraggiato a creare un ponte tra la cultura tedesca e quella
cinese, grazie alla tragedia di Faust.
Come regista – prosegue la Peschke –
la mia sfida principale risiede nel lavorare con gli attori della
China National Peking Opera Company: questi performer possono
raccontare un’intera storia con i movimenti, attraverso la danza e
le azioni».
Dalla rassegna stampa
La cosa più interessante è
riconoscere la storia nel vocabolario del teatro tradizionale cinese,
un linguaggio liturgico, estremamente formalizzato nei gesti, nelle
voci, nelle maschere. Mai naturalistico, ma capace di evocare con le
danze, le acrobazie, il movimento e gli “stop”, con la forza
espressiva dei corpi scenici sapienti e allenati degli attori le
emozioni e i sentimenti della storia.
Anna Bandettini, la Repubblica
Martedì 21 e sabato 25 marzo, prima
dell’inizio dello spettacolo, le prof.sse Marta Valentini e
Alessandra Lavagnino dell’Istituto Confucio dell’Università
degli Studi di Milano introdurranno lo spettacolo con una breve
presentazione sull’Opera di Pechino.
Progetto e regia Anna Peschke,
consulente artistico Xu Mengke
traduzione Fabrizio Massini
musiche originali composte da Luigi
Ceccarelli, Alessandro Cipriani, Chen Xiaoman
con Liu Dake, Xu Mengke, Zhao Huihui,
Zhang Jiachun
musicisti: Vincenzo Core (chitarra
elettrica ed elaborazione elettronica), Wang Jihui (jinghu), Li
Lijing (Yueqin) Niu LuLu (gong), Laura Mancini (percussioni), Giacomo
Piermatti (contrabbasso), Wang Xi (bangu)
scene Anna Peschke, costumi Akuan
luci Tommaso Checcucci, materiali
scenici Li Jiyong,
trucco e acconciature Ai Shuyun, Li
Meng
coreografie Zhou Liya, Han Zhen
produzione Emilia Romagna Teatro
Fondazione / China National Peking Opera Company
con il patrocinio del Goethe-Institut
Mailand
Si ringrazia per la collaborazione
l’Istituto Confucio
Spettacolo in lingua cinese con
sovratitoli in italiano
Elfo Puccini, sala Shakespeare - Orari:
mar-sab ore 20.30 / dom 16:00 - Prezzi: intero € 32.50 / martedì
posto unico € 21.50 / rid. <25 -="" anni="">65 anni € 17 –
www.elfo.org25>
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