AL TEATRO LIBERO DI MILANO
"MARI"
DI E CON TINO CASPANELLO
Spettacolo inserito nella rassegna
PALCO OFF
Mari di Tino Caspanello racconta di
viaggi e di attese in un siciliano delicato e musicale, è il quinto
spettacolo della rassegna PALCO OFF: una nuova occasione per
incontrare la Sicilia negli spettacoli, negli incontri e nelle
degustazioni di cibi e vini.
Finalmente ritorna a Milano, dopo 15
anni di tournée, uno dei testi più apprezzati di Tino Caspanello:
Mari, vincitore del Premio speciale della Giuria – Premio Riccione
Teatro 2003, pubblicato interamente su Hystrio nel 2005. Mari ha
avuto un grande successo non solo in Italia, infatti attualmente è
nel repertorio di cinque compagnie francesi.
Mari racconta di un uomo e una donna
che si salutano sulle rive del mare. L'uomo ansioso di lasciare la
riva e la donna che prolunga il momento dell'addio. Un testo delicato
e poetico su due solitudini che finalmente, cullate dal suono delle
onde, riescono a parlarsi.
Un uomo e una donna, il mare; una
lingua, quella siciliana, che non permette di esprimere tutte le
profondità di un sentire, una lingua fatta di necessità quotidiane,
che possiede solo il presente, dilatato nel testo sulla linea che
separa mare e terra, su questo limite mutevole che attrae l'uno e
respinge l'altra. Mari è quasi una partitura musicale nella
struttura e nel suono delle parole accompagnate dal lento ritmo di un
calmo mare notturno. Quante volte in riva al mare abbiamo parlato di
Dio e del mondo, o del nostro pane quotidiano. E accade che l'uomo e
la donna si parlano, non lo fanno quasi mai, e si sorprendono del
loro parlare e anche del loro cantare insieme a quelle materie che
solo se le conosci bene ti aiutano ad amare, anche senza la necessità
di dirlo. È proprio per scoprire di quale materia siamo fatti che
l'uomo invita la compagna a toccare il mare, quell'acqua scura che fa
orrore e affascina allo stesso tempo, quell'elemento che ha permesso
loro di parlarsi. E quando la donna, arrivata là apparentemente per
caso, comincia ad avvicinarsi all'uomo che ama e che se ne sta solo a
pensare sulla spiaggia, ecco che i due sciolgono finalmente i nodi
che nessuna lingua potrà mai sciogliere, in parole che nessun suono
potrà mai restituirci. TINO CASPANELLO
Delizioso duetto musicale in dialetto
messinese, dedicato dall'autore a coloro che amano senza parole,
mentre vede prolungarsi un ripetuto breve addio, sulle rive del mare,
tra un marito ansioso di restare solo a pescare e la moglie che
continua a rinviare il rientro in cucina, riattaccando il discorso.
Anche qui vibra una voce spasmodicamente interessata al linguaggio,
che tende la rete invisibile di un sortilegio amoroso a imprigionare
coi ritmi della sua partitura il movimento, legando le due figurine
struggenti nel notturno marino. LA GIURIA DEL PREMIO RICCIONE
Una costruzione minimale, come
poeticissimo e semplice, e insieme carico di risonanze antiche, è il
dialetto messinese, mai forzato verso l'espressionismo, che in bocca
ai personaggi diventa cantilena di ripetizioni per sfociare in un
canto che è il punto più estremo di svelamento di due personaggi
delicati e teneri, incapaci prima di allora, forse, di dirsi un amore
che si intuisce forte e sincero. Ma qui, davanti al mare nero, le
reciproche attenzioni sempre taciute si svelano, e accade il
miracolo. Un miracolo anche per lo spettatore, che si commuove e
sorride di fronte all'incanto di un piccolo gioiello teatrale,
fragile e prezioso. Simona Spaventa – LA REPUBBLICA
Mari è piccola cosa preziosa anche in
scena... Non solo il testo, ma anche la sensibile regia riesce a
mettere in luce l’impercettibile, e a rendere il non detto
indispensabile quanto gli intervalli tra le note. Emanuela Garampelli
– HYSTRIO
Una trama delicata, quasi impalpabile,
modulata sul rumore del frangersi delle onde e su gesti minimi
caratterizza Mari, del siciliano Tino Caspanello, un lavoro materiato
di sentimenti pudichi, inespressi, che trovano nelle parole solo echi
sommessi. Eppure, una volta accettata la logica di questo registro,
percorso con rigore e coerenza, si entra senza difficoltà in un
mondo di affetti sommersi, nella dinamica di un rapporto coniugale
ove si confrontano, quasi in silenzio, due solitudini, e che diviene
paradigma di una situazione esistenziale diffusa sotto ogni
latitudine.
Claudio Facchinelli – SIPARIO
Mari ha ricevuto nel 2003 il Premio
Speciale della Giuria del Premio Riccione Teatro; in una versione a
leggio è stato ospitato da Outis nel settembre 2004; è apparso
sulla rivista Hystrio nel 2005; è stato tradotto in francese da
Bruno e Frank La Brasca e presentato a Marsiglia, Lione, Tolosa e
Strasburgo tra il 2008 e il 2009 nell’ambito di “Parole in
anteprima” a cura di Antonella Amirante. Pubblicato in Francia da
Editions Espace 34, nella sua versione francese è stato prodotto dal
Teatro de l’Atelier di Parigi con la regia di Jean Luis Benoit nel
mese di maggio 2011.
È stato presentato in polacco al
Border Festival di Cieszyn a giugno 2012.
Attualmente è nel repertorio di
quattro compagnie francesi e la versione della Compagnia “La lune
blanche” è andata in scena al festival di Avignone a luglio 2016.
A novembre 2016 è stato rappresentato
da Tino Caspanello e Cinzia Muscolino al Teatro dell’Università di
Chicago Center in Hong Kong nell’ambito del Festival internazionale
della letteratura di Hong Kong. È pubblicato in Italia nel volume
Teatro di Tino Caspanello - Editoria & Spettacolo 2012.
Di e con Tino Caspanello
e con Cinzia Muscolino
produzione Teatro Pubblico Incanto
e con Cinzia Muscolino
produzione Teatro Pubblico Incanto
PER INFORMAZIONI
www.palcooff.it www.teatrolibero.it
BIGLIETTERIA
Teatro Libero - via Savona 10,
Milano - 02-8323126 biglietteria@teatrolibero.it
acquisto online:
https://www.teatrolibero.it/mari
PREZZI
biglietto intero: 20 euro / biglietto
ridotto: 15 euro
abbonamento CARTALIBERA PALCO OFF: 6
ingressi a 90 euro
ORARIO SPETTACOLI
venerdì e sabato ore 21.00 -
domenica ore 16.30
ORARIO DEGUSTAZIONI
venerdì e sabato ore 20.30 -
domenica ore 16.00
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