BRONZINO TORNA A CONFRONTARSI
CON CECHOV IN UNO SPETTACOLO
PRODOTTO DAL TPE
"TRE SORELLE"
TEATRO STUDIO MELATO DI MILANO
Incentrato sul tema del tempo e
sull’incapacità delle tre protagoniste di viverlo in armonia, Tre
sorelle è una straziante riflessione su come l’impossibilità di
essere felici sia sovente un esito perseguito con accanimento.
In Tre Sorelle, una nuova
produzione TPE dopo il fortunato Zio Vanja, il vero cuore pulsante
della scrittura sta nelle cose non dette, la vera anima dei
personaggi. Un testo dai molteplici livelli interpretativi
“simbolici” il cui tema centrale è il tempo.
L’atteggiamento contraddittorio con
cui le tre protagoniste vivono lo scorrere dei giorni ci viene
presentato da Čechov fin dalla prima battuta del testo: il tempo in
cui vivono i personaggi è uscito dai suoi binari e invece di
proseguire in maniera lineare pare bloccato in un circolo chiuso, in
un eterno ripetersi della stessa situazione. Un blocco dove il futuro
è qualcosa che si può sognare, a volte immaginare, ma che sembra
sempre rimanere lontano e che non si può mai raggiungere. L’unica
via di fuga sembrerebbe Mosca, un luogo del ricordo, cristallizzato,
e verso cui tutte e tre le protagoniste vorrebbero poter scappare, ma
di cui a malapena si ha memoria e che vive totalmente relegato nel
passato. Come se il futuro sognato dalle tre non fosse altro che un
passato di cui non si ricorda quasi più nulla, in cui la chiave
della felicità sembra a portata di mano, ma allo stesso tempo
chiaramente impossibile da raggiungere.
Scrive Emiliano Bronzino: «In Tre
Sorelle ho la netta impressione che i personaggi non esistano,
che la storia raccontata alluda a qualcosa d’altro. Basta pensare
ai continui rimandi, anticipazioni e strani giochi allusivi che
Čechov semina in tutto il testo. Alla strana sensazione di
un’inevitabilità che alla fine lascia attoniti. Al fatto che
nessuno dei momenti salienti della trama avvenga in scena, ma sempre
fuori scena, in un luogo e in un tempo indefinibile. E soprattutto al
fatto stranissimo che l’azione scenica abbia continuamente degli
spostamenti dal piano reale a un piano non gestibile su soluzioni
naturalistiche. Resta alla fine un interrogativo grosso sul
significato della vita, e su quello bisogna lavorare, lavorare...».
LA SCHEDA DELLO SPETTACOLO
Piccolo Teatro Studio Melato (Via Rivoli, 6 – M2 Lanza), dal 7 al 19 marzo 2017
Tre sorelle
di Anton Čechov
regia Emiliano Bronzino
con
Andrèj Sergèevič
Prozorov Alberto Onofrietti
Natal’ja Ivànovna, sua fidanzata,
poi moglie Marcella Favilla
Ol’ga, sorella di Andrèj
Sergèevič Fiorenza Pieri
Maša, sorella di Andrèj
Sergèevič Maria Alberta Navello
Irina, sorella di Andrèj
Sergèevič Maria Laura Palmeri
Fëdor Il’íč Kulygin, professore
di ginnasio, marito di Maša Stefano Moretti
Aleksàndr Ignàt’evič Veršinin,
tenente colonnello Massimo Reale
Nikolàj L’vovič Tuzenbach, barone,
tenente Riccardo Ripani
Vasilij Vasíl’evič Solënyj,
capitano Alessandro Meringolo
Ivàn Romànovič Čebutykin, medico
militare Graziano Piazza
Aleksèj Petrovič Fedotik,
sottotenente Vincenzo Paterna
Ferapònt, vecchio usciere della giunta
provinciale Riccardo De Leo
Anfisa, ex bambinaia, vecchia
ottantenne Gisella Bein
scene Francesco Fassone
costumi Chiara Donato
luci Massimo Violato
produzione Fondazione Teatro Piemonte
Europa
Orari: martedì, giovedì e sabato,
19.30; mercoledì e venerdì 20.30; domenica 16. Lunedì riposo.
Mercoledì 15 e giovedì 16 marzo, ore
15 (pomeridiana per le scuole).
Durata: 120 minuti senza intervallo
Prezzi: platea 33 euro, balconata 26
euro
Informazioni e prenotazioni 0242411889
- www.piccoloteatro.org
News, trailer, interviste ai
protagonisti su www.piccoloteatro.tv
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