AL TEATRO FILODRAMMATICI DI MILANO
IL 3 APRILE 2017 ANDRA' IN SCENA
"NON VOLTARTI INDIETRO"
VINCITORE DEL PREMIO PRADELLA 2016
Un progetto de La Confraternita del
Chianti di Chiara Boscaro, regia di Marco Di Stefano con
Valeria Sara Costantin, Diego Runko, produzione Teatro
In-Folio, progetto di produzione selezionato e sostenuto da
Scarlattine Teatro – Progetto Cantiere Campsirago, testo
finalista Premio Hystrio – Scritture di scena, vincitore del
Premio Pradella 2016 – Accademia dei Filodrammatici di Milano | in
collaborazione con Teatro Filodrammatici, progetto grafico Mara
Boscaro, foto Federica Lissoni, si ringrazia Ugo Chiti.
Una donna passeggia tra l’erba e
viene morsa da un serpente. Scende agli inferi, la casa di Ade. Di lì
non si esce. Orfeo, il suo uomo, non ci sta. La segue, scende anche
lui, ma da vivo, e prega il dio finché non gli concede di riportarsi
a casa Euridice. A una condizione, però: qualsiasi cosa succeda, lui
non dovrà mai voltarsi indietro. Se lui si volta, lei è perduta. Ma
che succede se lei, lì sotto, si trova bene? E che succede se questo
è l’oggi? Orfeo e Euridice sono una coppia, sono giovani,
hanno tutto il tempo del mondo. Lei subisce una violenza sessuale, e
da quel momento si rinchiude in se stessa e nella propria casa, un
personale oltretomba. Da questo inferno lui viene escluso, anzi,
cacciato. “La storia è finita”, gli viene detto, e che si cerchi
un altro passatempo.
Ma lui non la lascerà scivolare via. Con
l’arroganza di quello che lui chiama amore si presenta davanti a
una porta chiusa, a reclamare la sua donna, la sua amata. Non ha
altre parole per dirlo, se non quelle dei film, non ha parole per
definire nulla di quello che sta per scoprire. Il male. La porta è
chiusa. Lui minaccia, prega, blandisce. Ci va da vivo, da ignaro, non
sa che dovrà mettere in gioco molto, e pure perdere qualcosa, per
riavere indietro la sua Euridice. Non sa che dovrà aspettare, non sa
che dovrà affrontare una verità orrenda, prima di poter convincere
Euridice a tornare da lui, alla luce. Con questo testo cerco di
parlare della difficoltà linguistica della mia generazione di fronte
al dolore. Noi sfuggiamo alle definizioni, troppo banali per venire
inquadrati e troppo fluidi per trovarci un’identità da soli. Una
cosa è chiara, viviamo nel terrore del dolore e della morte,
evitiamo di parlarne, ce ne vergogniamo. Se non ne parliamo, non
esiste. Ma poi, quando c’è davvero, non abbiamo più parole per
parlarne.
Chiara Boscaro
Durata spettacolo: 70′
DATA E ORARIO DI
RAPPRESENTAZIONE
lunedì 3 aprile ore 21.00
lunedì 3 aprile ore 21.00
BIGLIETTI
Intero: 15.00 euro | ridotto over 65 e
under 30: 10 euro
www.teatrofilodrammatici.eu
tel. 02 36727550
Teatro Filodrammatici di Milano - via
Filodrammatici, 1 - ingresso Piazza Paolo Ferrari, 6 - Milano
Nessun commento:
Posta un commento