DALLE VOLANTI AL PALCOSCENICO
POLIZIOTTA E ATTRICE IN
NOZZE DI RAME...FORSE"
TEATRO SAN LUIGI GUANELLA DI ROMA
Una poliziotta in servizio per una
compagnia di avvocati. No, non per arrestarli, ma nell'insolita veste
di attrice nella compagnia teatrale "Incerti del Mestiere",
legali con la passione per la recitazione, da un anno impegnati in
una pièce di grandissimo successo: lo spettacolo "Nozze di
Rame... Forse", la cui regia è firmata niente di meno che da
Enrico Vanzina.
Lei è Sarah Scola, vice questore
della Polizia di Stato, che calcherà le scene insieme agli avvocati
- fra loro il Consigliere dell'Ordine di Roma Aldo Minghelli e
l'autore dello spettacolo, Tiziano Lepone - per un
appuntamento immancabile a Roma: dall’11 al 28 maggio al
Teatro San Luigi Guanella. La dottoressa Scola in passato ha guidato
il reparto volanti di Brescia, per poi passare al Viminale nelle
settore delle relazioni esterne. A novembre aveva calcato le scene
con «Fimmina», spettacolo da lei scritto e interpretato con la
regia di Alessia Toma. Ora torna con gli avvocati per cimentarsi in
questa commedia brillante che già ha avuto grande successo di
pubblico a Roma e non solo.
Di seguito qualche cenno sulla
compagnia e la sinossi dello spettacolo.
Un matrimonio in bilico dopo dieci anni
– alla vigilia delle nozze di rame appunto – per colpa di un
prete che prete non era. Un altro sacerdote che cerca di metterci una
buona parola, anche se non richiesta. E poi un avvocato forse troppo
zelante, gli immancabili amici e vicini di casa che non lesinano
consigli a volte fuori luogo, un eccentrico tecnico dell’ascensore.
Ecco “Nozze di rame… Forse”, una divertente commedia degli
equivoci nella quale recita una compagnia d’eccezione: gli “Incerti
del mestiere”, composta da una commercialista, un vice questore e
cinque avvocati, che quindi di cavilli e diritto matrimoniale certo
se ne intendono.
A dirigere la squadra, la mano sapiente
di un regista come Enrico Vanzina. Il tutto a titolo d’amicizia. A
firmare la piece, appunto Tiziano Lepone, autore dei testi, oltre che
attore protagonista nei panni di Gino, marito tifosissimo della Roma,
a quanto pare non troppo deluso nello scoprire che il suo matrimonio
con Adele – la brillante Barbara Mecucci – rischia di non avere
più alcun valore. In scena anche Aldo Minghelli, consigliere
dell’Ordine degli Avvocati di Roma, il simpatico padre Ampelio;
Marco Di Lotti, avvocato nella vita e nella parte, Alessandro Coccoli
e il vicequestore Sarah Scola, i vicini di casa; infine Giuseppe
Rombolà, l’ascensorista. A condire il tutto, la romanissima
passione per il calcio e la brillante radiocronaca di due voci che i
tifosi della capitale conoscono perfettamente: Patrick vom Bruck e
Carlo Zampa!
Sinossi
Cosa accadrebbe se alla vigilia
dell’anniversario del decimo anno di matrimonio, due coniugi
venissero a scoprire che il prete che ha celebrato il loro
matrimonio, in realtà non era un prete? È quanto accade a Gino e
Adele, i quali, alla vigilia della cena organizzata per festeggiare
le nozze di rame (10 anni di matrimonio), vengono sopraffatti da una
notizia sconvolgente: si sono “bevuti” Don Alfio, sacerdote che
alcuni anni prima aveva sposato la coppia. Dopo un primo momento nel
quale i due coniugi rimangono sbigottiti, inizia una diversa
conflittuale interpretazione della nuova realtà: per il marito nasce
la convinzione di essere tornato celibe, libero e quindi semplice
convivente, per la moglie, invece, il matrimonio resta valido e la
realtà non cambia. Il tutto viene condito dai preziosi consigli di
una coppia di amici che abita al piano di sopra, di un prete
“casualmente” in visita per la benedizione della casa, di un
avvocato impiccione che abita al primo piano e di un eccentrico
operaio intervenuto a riparare l’ascensore. Sullo sfondo il nuovo
acquisto della Roma, Bucio, attaccante del Botswana, e la lotta dei
mariti per la riconferma del proprio abbonamento allo stadio.
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