PER LA RASSEGNA COMICO D'AUTORE
"MATTI DA SLEGARE"
AL TEATRO COCCIA DI NOVARA
Dopo parecchi anni vissuti in una
struttura psichiatrica protetta dove sono diventati amici
inseparabili, Elia e Gianni vengono “promossi” e mandati dal
sistema sanitario a vivere da soli in un appartamento nel centro
della città.
Si tratta di un esperimento e di una
prova molto importante per loro: dovranno provare a inserirsi nella
società civile e dimostrare di saper badare a se stessi.
Elia, che non ha mai conosciuto il
proprio padre, aveva vissuto sempre solo con la madre, imbastendo con
lei un rapporto morboso ed esclusivo. Alla morte della donna, si era
perciò rivelato totalmente incapace di prendersi cura di sé e il
suo ricovero era stato inevitabile. Il lungo trattamento terapeutico
non ha però fiaccato la sua profonda sensibilità e un senso innato
dell’autoironia.
Gianni, il compagno di avventura, è al
contrario un omaccione dai modi ruvidi e spicci, fissato col cibo e
soprattutto col sesso, che peraltro non ha ancora avuto modo di
sperimentare. È un uomo generoso e impulsivo, la cui fragilità è
segno del disperato tentativo di cancellare le ferite procurategli da
una madre alcolista e un patrigno violento.
Lo spettacolo racconta il percorso
tortuoso, complicato ed esaltante che condurrà i due “matti” a
slegarsi dai tanti fantasmi piccoli e grandi che li hanno resi
infelici per gran parte della loro vita.
Entrambi riusciranno a trovare una
strada personale per il reinserimento nel mondo. Il “cocco di
mamma” troverà nella poesia e nella forza comunicativa delle
parole la propria ragione di vita, mentre lo “scimmione” si
accorgerà di poter essere utile agli altri con il suo lavoro e il
suo buon cuore.
È questa l’intuizione forte di Matti
da Slegare: l’arte e l’amore come strumenti di guarigione e
riscossa, elementi imprescindibili per un’esistenza piena e felice.
Particolarmente azzeccata la scelta di
affidare a Enzo Iacchetti e Giobbe Covatta, diretti da Gioele Dix –
ovvero a tre dei più apprezzati, riconoscibili, simpatici, popolari
e socialmente sensibili personaggi dello spettacolo italiano – il
trattamento di un tema rilevante e delicato come quello della
malattia mentale. Le loro caratteristiche attoriali e registiche
garantiscono un approccio alla materia fresco, ironico, addirittura
spassoso e divertente. Nessun tentativo di patetismo, né alcuna
traccia di retorica in questo leggero e al tempo stesso intenso
ritratto di vita e amicizia, di passioni e dolori, di fobie e scelte
coraggiose.
Di Axel Hellstenius
Versione italiana della commedia Elling
& Kjell Bjarne
Traduzione di Giovanna Paterniti
Con Giobbe Covatta (Giovanni) e Enzo
Iacchetti (Elia)
e con Irene Serini (Franci) e Gisella
Szaniszlò (Manu | Rita)
Regia Gioele Dix
Scene e costumi Francesca Pedrotti -
Musiche originali Ugo Gangheri
Disegno luci Carlo Signorini
Produzione Centro d’Arte
Contemporanea Teatro Carcano
in coproduzione con Mismaonda
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