L'OPERAMUSICAL DI RIZ ORTOLANI
"LA CONGIURA, FIRENZE 1478"
REGIA DI SANDRO QUERCI
OPERA DI FIRENZE

Presentato in prima mondiale al Teatro
La Fenice di Venezia nel 2007, con il titolo Il Principe della
Gioventù (poiché così il Poliziano chiamava Giuliano de’ Medici)
con la regia di Pier Luigi Pizzi e poi riproposto anche a Milano nel
2009 e al Teatro della Pergola di Firenze in una successiva edizione
- ma ancora in via sperimentale - approda finalmente all’Opera di
Firenze nella sua ultima e definitiva e rinnovata versione con la
regia di Sandro Querci e le coreografie di Fabrizio Angelini; si
tratta quindi a tutti gli effetti di una prima assoluta
dell’OperaMusical di Riz Ortolani che finalmente va in scena con il
più attuale titolo La Congiura, Firenze 1478.
Il progetto originale di Riz Ortolani -
pensato e maturato per anni, poi completato con la collaborazione di
Ugo Chiti - è liberamente tratto dal famoso episodio storico noto
come la “congiura dei Pazzi” che segnò fortemente il
Rinascimento fiorentino, periodo caratterizzato da straordinarie
personalità intellettuali, da una riscoperta artistica e dalla
affermazione individuale. Il tragico tentativo del 1478 di stroncare
(con il sostegno del papato) il potere mediceo, potere non solo
economico e temporale ma anche culturale e artistico, da parte della
famiglia di banchieri fiorentini dei Pazzi, capeggiato da
Franceschino, portò all'uccisione di Giuliano de' Medici, fratello
minore di Lorenzo il Magnifico, nella Cattedrale di Santa Maria del
Fiore durante la messa dell'Ascensione del 26 aprile. La congiura
vide il coinvolgimento non solo di Papa Sisto IV ma anche della
Repubblica di Siena e il Regno di Napoli, che con il pretesto di
liberare la città di Firenze dai suoi “tiranni”, intendevano
ampliare il proprio potere. Il popolo però rimase fedele ai Medici e
si scatenò contro i congiurati, i quali pagarono con la vita.
Il Principe Giuliano de Medici, simbolo
di forza e gioventù cavalleresca, celebrato dal Poliziano nelle
Stanze per la giostra, il suo amore per la giovane Fioretta, madre
del futuro Papa Clemente VII, la Firenze medicea, il calcio storico,
rivivono attraverso le note del maestro Ortolani in una opera, di
grande intensità musicale e teatrale. Il famoso episodio storico
permette grazie alla musica di Riz Ortolani, la coinvolgente messa in
scena di un epoca inquieta, dove intrighi, tradimenti personali e
familiari si mescolano con l’amore, la religione, l’ambizione e
l’ipocrisia delle relazioni politiche e diplomatiche. Una
commistione di grandi eventi e forti sentimenti, vissuti da
personaggi giovanissimi seppur straordinari in un periodo di
ricchezza irripetibile per le arti e la cultura del mondo: il
Rinascimento italiano.
La regia de “La Congiura, Firenze
1478” è di Sandro Querci, casting e vocal coach, presente anche
sul palco nel ruolo di Francesco de’ Pazzi. L ispirate liriche sono
di Lorenzo Raggi e Mae Kroville; Fabrizio Angelini firma le
coreografie; la cupola è la versione originale di Pier Luigi Pizzi.
LA STORIA
L’OperaMusical “La Congiura,
Firenze 1478” racconta un momento cruciale nella storia della città
di Firenze: la Congiura de’ Pazzi, quando il potere e l’amore per
le arti della famiglia dei Medici si scontrarono l’odio e la
gelosia di quella dei Pazzi, capeggiata dal perfido Franceschino.

Al fianco di Giuliano c’è il
fratello più grande, e più famoso: Lorenzo il Magnifico, e con lui
tutto lo splendido scenario della Firenze medicea nel momento più
importante della sua storia, il Rinascimento.
La Congiura, ordita in soli 4 mesi, dal
gennaio all’aprile del 1478, culminò con l’assassinio in 19
pugnalate del Principe Giuliano nella Cattedrale di Santa Maria del
Fiore durante la Santa Messa dell'Ascensione del 26 Aprile, officiata
dal Cardinale Riario, di soli 17 anni, nipote di Papa Sisto IV,
alleato della famiglia de’ Pazzi nel complotto.
Organizzata per assassinare i due
fratelli Medici e distruggerne il potere, la Congiura de’ Pazzi non
riuscì nell'intento perché Lorenzo venne miracolosamente salvato,
mentre suo fratello Giuliano morì tra le braccia di Fioretta, in
attesa del bambino poi adottato da Lorenzo e futuro Papa Clemente
VII.
Il famoso fatto storico permette la
coinvolgente messa in scena di un’epoca inquieta, dove intrighi e
tradimenti personali e familiari si mescolano con l’amore, la
religione, l’ambizione e l’ipocrisia delle relazioni politiche e
diplomatiche.
Una commistione unica di grandi eventi
e forti sentimenti, vissuti da personaggi giovanissimi eppur
straordinari in un periodo di ricchezza irripetibile per le arti e la
cultura italiana: il Rinascimento.
Riz Ortolani – note biografiche

Dopo essersi diplomato al Conservatorio
Gioachino Rossini di Pesaro, la sua città, non ancora ventenne si
trasferisce a Roma, dove si unisce ad un gruppo di giovani
strumentisti dell’orchestra della RAI. Qui si fa presto notare dai
dirigenti dell’azienda, i quali gli affidano la direzione di
un’orchestra jazz-sinfonica che gli darà immediata popolarità.
La carriera cinematografica inizia nel
’62 con la colonna sonora del film documentario Mondo Cane. Il tema
principale del film, More, cantato da Katyna Ranieri (sua moglie),
gli vale nel ’64 la Nomination all’Oscar come “Best Theme Song”
e la vittoria del Grammy Award come “Best Instrumental Theme”.
More conta oltre mille incisioni dei maggiori artisti del mondo e 70
milioni di dischi venduti. Ortolani è stato il primo musicista
italiano a ricevere riconoscimenti così ambiti che numerosi si
ripeteranno negli anni, in Italia come all’estero.
Importanti le collaborazioni con gli
Studios americani (MGM, United Artist, Universal) e con registi come
Vittorio De Sica, Dino Risi, Franco Zeffirelli, Terence Young, Edward
Dmytryk. Lunghi e fruttuosi i sodalizi artistici con Damiano Damiani
e Pupi Avati. Tra le sue partiture non mancano veri e propri “cult”:
da Mondo Cane a Il Sorpasso, da Anzio a Africa Addio, da La Rolls
Royce Gialla a La Donna Nel Mondo, da Valachi Papers a Fratello Sole
Sorella Luna, fino alle più recenti Ma Quando Arrivano Le Ragazze,
La Rivincita di Natale, Il Papà di Giovanna, Una Sconfinata
Giovinezza.
Nel 2001, al Teatro Rossini di Pesaro,
viene eseguita la sua prima opera sinfonica: Sinfonia della Memoria.
Nel 2004, al Maggio Musicale Fiorentino, viene presentato il suo
primo balletto dal titolo In Una Parte di Cielo, ispirato alla vita
di Michelangelo.
Nel 2007 crea a Pesaro, insieme alla
moglie Katina Ranieri, la Fondazione Riz Ortolani per promuovere la
musica attraverso borse di studio, seminari, dibattiti, concertistica
e mostre. Nello stesso anno nasce l’OperaMusical Il Principe della
Gioventù, ispirata all’appassionante vicenda storica della
Congiura dei Pazzi nella Firenze Rinascimentale.
Nel corso della sua lunga carriera
Ortolani ha diretto orchestre sinfoniche prestigiose come quelle di
Londra, Berlino, Houston, Rio de Janeiro, Mexico, La Fenice di
Venezia, la Sinfonica del Teatro dell’Opera di Roma, il Regio di
Torino e la Philharmonique de Montecarlo. Memorabile resta il suo
tour in Giappone alla direzione dell’Orchestra Sinfonica di Vienna.
Il lavoro di Riz Ortolani, nelle sue
parole
Questo lavoro mi ha impegnato molto,
soprattutto per la ricerca di uno stile con il quale costruire tutta
l’opera.
Nella partitura ho voluto inserire
anche una forma stilistica dissonante poiché la dissonanza pilotata
poteva darmi una forza drammatica più potente, oltre che ad una
sonorità più intensa ed interessante.
Il primo brano strumentale, per
esempio, almeno nell’intenzione, inizia come se il suono provenisse
dalle viscere della terra, con una sonorità vibrante di un leggero
terremoto; si innalza con alcune sonorità dissonanti, che continuano
nel loro cammino musicale: al massimo del crescendo interviene una
seconda sezione tonale che sfida la precedente dissonanza.
È logico che con la partita di questo
“calcio fiorentino” (caccia) – precursore di quello moderno
(goal) – ho musicalmente definito le due squadre: i rossi sono i
Medici; i neri, invece, i Pazzi. L’esposizione del gioco si basa su
percussioni violente per stimolare le due squadre a quello che è un
calcio violento come in effetti era quello originale dell’epoca; ci
sono alcune citazioni, quali un tema liturgico che ho esposto con un
grandioso concertato di orchestra che introduce un terzo elemento: il
potere temporale della Chiesa, che aleggia su tutta la storia della
congiura dei Pazzi. Attraverso questo tema liturgico si sviluppa
tutta la potenza del gioco fiorentino.
Fra i temi e le arie di tutti
protagonisti che mi hanno molto sedotto ed impegnato “Amo il mio
odio” (Franceschino) fortemente drammatico, “Amante mia”
(Lorenzo) la dichiarazione d’amore alla sua città, il duetto dei
due fratelli Lorenzo e Giuliano, e il concertato finale per gli otto
protagonisti con coro e orchestra sono forse le pagine più intense
anche per l’atmosfera dell’opera.
Sandro Querci – note biografiche

Compositore, negli USA per la Opera
Records e Shivadiva Music. Inizia con il Teatro Sperimentale a 16
anni in un versione Internazionale dell’Amleto di Shakespeare. Tra
i lavori più importanti per il Teatro: 1998 Atreus, premio Magna
Grecia ed Iliona di Pacuvio, nel ruolo di Polimestore. Nel 1999 è
presente in Troilo e Cressida di William Shakespeare. Nel 2000
debutta a Parigi al Theatre des Italiens in La locandiera di Carlo
Goldoni e sempre nello stesso anno è in Due in altalena di William
Gibson. È Noè con l’Orchestra Rai di Torino nel melologo L’Arca
di Noè.
Nel 2002 è Tuttabirra in Bulle e Pupe
per la Compagnia della Rancia con Serena Autieri, Marina Massironi,
regia di Fabrizio Angelini. Dal 2003 al 2005 è Versinin in Tre
sorelle regia di Maurizio Panici con la strepitosa compagnia Argot
composta.
Debutta all’Olimpico di Vicenza in
Alcesti con la regia di Walter Pagliaro e nel 2005 è in Il dilemma
del prigioniero. L’anno successivo è Shlomo ne Il custode
dell’acqua, mentre nel 2006 ricopre il ruolo di Tebaldo in Romeo e
Giulietta nel 2006.
Nel triennio 2004-2005-2006 è anche il
protagonista maschile in LIsistrata. Con Vanessa Incontrada è
protagonista in Alta società di Cole Porter regia di Massimo Romeo
Piparo e prende parte, con il cast del musical suddetto, alla
trasmissione Tournée. Nel 2008 è co-protagonista in Masaniello,
regia Tato Russo e nel 2010 è nel musical Haispray con Stefano
Masciarelli. Nel biennio 2009 – 2010 è Francesco dei Pazzi
nell’OperaMusical Il principe della gioventù di Riz Ortolani,
regia di Pier Luigi Pizzi poi Giuliano Peparini.
Nel 2012 è ancora protagonista nel
testo di prosa di Luca Scarlini La paura e la musica e nel musical
L’acqua cheta di cui è anche regista. Casting ed acting coach in
Romeo e Giulietta - Ama e cambia il Mondo, Zard produzioni, debutto
Arena di Verona, tour mondiale.
Protagonista e regista da 4 anni nella
commedia Il cappello di Firenze. Nel 2015 è autore, regista e
protagonista in Polvere di Stelle. Tra il 2016 e il 2017 si occupa
della produzione e della regia di Stelle del varietà e Revival.
Cantante solista in vari concerti per il maestro Riz Ortolani; da
ricordare l’evento Musica poesia dell’anima all’interno della
Cattedrale di Santa Croce a Firenze e La grande musica per il cinema
con Ennio Morricone, Nicola Piovani, Ryuichi Sakamoto e Riz Ortolani.
In preparazione con debutto in Prima
Nazionale in stagione 2017-2018, produzione e regia de La pulce
nell’orecchio commedia musicale di George Feydeau. In uscita ad
aprile 2018 il quarto romanzo Per sempre ieri.
Premio speciale per il teatro nel 2010
come miglior autore-attore al Festival Nazionale del cinema-teatro-tv
per lo spettacolo Da te a me del quale è autore e regista. Premio La
Rocca nel 2011, miglior attore per Da Malaparte in poi. Premio
Nazionale Italive 2014 come miglior regista italiano per il Cappello
di paglia di Firenze. Premio Monicelli 2015 come miglio
attore-regista per Polvere di stelle.
Il regista spiega come rappresenterà
il clima della Firenze del XV secolo
È sempre molto complesso muoversi
attraverso le pieghe della storia. Essa stessa sovente muta in
leggenda, mito, resuscita, o forse non è mai morta, e comincia a
nutrirsi delle interpretazioni prendendo vita propria, trasformandosi
al suo stesso interno, divenendo multiforme. Ma l’accaduto è
conoscenza comune ed è la catena che ci lega saldi alla storia
medesima. Si può fantasticare sul luogo del primo incontro fra Dante
e Beatrice, disquisire sulla lunghezza della lama che trafisse Giulio
Cesare, non si può però disquisire sull’accaduto e sulla cronaca.
Nondimeno esiste un territorio pregno
di possibilità nel quale ci si può addentrare con libertà e
creatività interiore: ed è lo stato d’animo.
Ecco. La “mia” Congiura si muove
attraverso queste pieghe.
Firenze altro non è che un
“fazzoletto” di non molti quadrati, da poco più di un secolo è
stata eretta la cerchia delle terze mura (gli attuali Viali), le
porte delle città si chiudono a mezzanotte per un’ordinanza e chi
si trova fuori e rientra mentre si stanno chiudendo, lancia sassate
per non farsi serrare al di fuori della città, da lì il detto
“siamo alle porte coi sassi”.
Dentro queste mura si decide la
politica europea e non solo, si concerta la vita, si concentra la
vita ecclesiastica, si dispone financo la vita del prossimo con
alleanze, matrimoni, delitti e tutto ciò che serva a far incedere
l’ingranaggio a pro di coloro che detengono il potere. Eccessi di
ricchezze e povertà.
Occorrono giorni, a volte mesi per
avere una risposta da Roma o da Milano, il messo che parte, la
missiva che arriva, l’oggetto che viene discusso, l’epistola che
riparte, infine la risposta che arriva a destinazione; immaginiamo
poi se la risposta non era esaustiva o abbisognava di un ulteriore
domanda. Gli inverni sono lunghi e rigidi, le case dei non nobili
malsane, l’alimentazione approssimativa (innumerevoli le morti di
gotta, lo stesso Magnifico). Senza contare che la “povera”
Firenze è funestata dalle alluvioni, nei duecento anni che precedono
“la congiura” se ne contano almeno diciotto disastrose.
Ma Firenze è una città di eccessi,
ora come allora, ed in mezzo a questo maremoto, tuttavia non deriva,
troviamo anche la straordinaria nascita del Rinascimento artistico,
il brulicare di iniziative atte ad unirsi e sollevare gli animi, come
ricorrenze quasi quotidiane nei vari canti della città per onorare
un Santo piuttosto che celebrare un matrimonio o una festa rionale.
Insomma Firenze è un turbinio di emozioni compresse, e questo vale
ovviamente per tutte le città murarie dell’epoca.
Dunque ciò che per me era ed è di
precipuo interesse, direi esigenza artistica, si muove nel mare
magnum delle emozioni, non nella cronaca e trattasi, ripeto: dello
stato d’animo. Racconteremo sì un pezzo di storia, di cronaca come
l’ho definita di sopra, ma soprattutto racconteremo, le ragioni
ragionevoli o meno. Senza spiegarle, sarebbe presuntuoso, non
vogliamo essere giudici tantomeno maestri, solo narratori di
sensazioni, sentimenti attraverso la storia.
E se vi è una missione che mi sono
prefisso, una definizione che sigilli i miei intendimenti nel
percorso de “La congiura” è: poesia evocativa; termine
apparentemente implicito il secondo ma non affatto scontato.
Prendere coscienza e conoscenza dei
fatti e personaggi, non per disconoscerli o riconoscerli ma per non
conoscerli più, poiché in questa analisi e studio siamo diventati
il personaggio stesso, non con le sue emozioni ma con quelle
emozioni.
Che si approvi o meno “la ragion di
stato”, l’amore fra un nobile e la figlia di un corazzaio, gli
sperperi per il carnasciale, o che se ne prendano le distanze, non è
mio intendimento. Intendo essere “li”, essere “nel”, senza
l’io colui che fu, conseguentemente senza il mio io; ovvero il
personaggio. E non m’importa se il “phersu” differisce dal
supposto storico, sono io qui travolto da qualcosa di più grande, di
incontrollabile, di tracimante che non è storia fine a se stessa ma
vita. Imperitura.
Sandro Querci
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Pierangelo Conte, Eugenio Giani, Sandro Querci |
Autori e creativi
Musiche
Riz Ortolani
Libretto
Riz Ortolani | Ugo Chiti
Riz Ortolani | Ugo Chiti
Liriche
Lorenzo Raggi | Mae Kroville
Lorenzo Raggi | Mae Kroville
Regia
Sandro Querci
Sandro Querci
Coreografie
Fabrizio Angelini
Fabrizio Angelini
Direttore Musicale
Roberto Gori
Roberto Gori
Progetto Artistico Cupola del
Brunelleschi
Pier Luigi Pizzi
Pier Luigi Pizzi
Costume Designer e realizzazione
costumi
Stefano Nicolao, Atelier Venezia
Stefano Nicolao, Atelier Venezia
Luci
Alessandro Tutini
Alessandro Tutini
Fonico
Silvio Brambilla
Silvio Brambilla
Orchestrazioni originali dell’Autore
Progetto originale di Riz Ortolani
liberamente ispirato sul fatto storico “La Congiura de’ Pazzi”
Personaggi e interpreti
Lorenzo il Magnifico
Pietro Pignatelli
Nato a Napoli il 1971 è conosciuto soprattutto per le partecipazioni, da protagonista e co-protagonista, a grandi musical tra cui Grease, Scugnizzi, Pinocchio e Il Pianeta Proibito. Nell’Ottobre 2010 è unico protagonista italiano del musical indiano Bharati, andato in scena al Teatro degli Arcimboldi di Milano. Nella primavera del 2011 è stato il narratore protagonista dell’opera popolare Raffaello Sanzio e la leggenda della Fornarina.
Nel 2006 interpreta il Capitano Uncino nel musical Peter Pan. Il cinema lo vede come doppiatore nel film musical Il fantasma dell’opera; sceneggiatore nel 2005 per il corto Oggi sposi con cui ha vinto il concorso di sceneggiatura I corti Pluriel nell’ambito della 62esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Protagonista del film Il sogno nel casello nel 2009, per il quale riceve da Francis Ford Coppola, il premio come miglior attore protagonista Made in Italy al BAF Festival. Autore e regista di spettacoli quali Giustizia e verità, il caso De Pretore, utilizzato dalla Carovana antimafia guidata da Luigi Ciotti e LIBERA. L’impegno sociale lo vede anche testimone della Fondazione Millesoli che promuove i diritti dell’infanzia in India.
Franceschino de’ Pazzi
Sandro Querci
Figlio d'arte, inizia dall'età di sei anni come cantante seguendo i genitori nei vari tour.
Tra i lavori più importanti: Atreus, che ha ricevuto il premio “Magna Grecia”, Troilo e Cressida, La locandiera, Due in altalena, L’arca di Noè, Bulli e Pupe, Tre sorelle, Alcesti, Il dilemma del prigioniero, Il custode e Romeo e Giulietta.
Nel triennio 2004 – 2005 – 2006 è il protagonista in Masaniello, partecipa a Gl’ingannati e nel 2010 è nel musical Hairspray. Lo stesso anno ha vinto il “Premio speciale per il teatro” come miglior autore-attore al Festival nazionale del cinema-teatro-tv per lo spettacolo Da Te a Me, tratto dall’omonimo romanzo e del quale ha curato anche la regia. Per il cinema Sandro Querci è protagonista del film Il rito dell’Etna, uscito nel 2011 ed è ancora protagonista, questa volta a teatro, del musical Il principe della gioventù del maestro Riz Ortolani.
Giuliano “Il Principe”
Luca Giacomelli Ferrarini
Nato a Villafranca di Verona, figlio del soprano Alida Ferrarini, inizia a studiare a otto anni conseguendo nel 2005 il diploma in Recitazione, Dizione e Arte Scenica al Gymnasium Theatrale Fondazione Giuseppe Toniolo di Verona. A Milano frequenta la Scuola del Musical, debuttando alla scuola d'arte drammatica Paolo Grassi nell'opera di Tennessee Williams, Lo zoo di vetro. Nel 2010 viene scelto da Saverio Marconi per Cats di Andrew Lloyd Webber e Happy Days - A new musical. Nel 2012 prende parte al musical Titanic - Il racconto di un sogno, spettacolo celebrativo per i cento anni dall'affondamento del famoso transatlantico accompagnato dalle musiche di Ennio Morricone. Nel 2013 viene scelto da Giuliano Peparini per interpretare il ruolo di Mercuzio in Romeo e Giulietta - Ama e cambia il mondo, che gli conseguirà il Premio Nazionale ‘‘Sandro Massimini 2015’’. Nel marzo 2016 interpreta Nick Piazza, protagonista del musical Fame, mentre nel settembre 2016 darà volto e voce a Tony nella versione italiana del capolavoro di Leonard Bernstein West Side Story, al Teatro Manzoni di Milano.
Fioretta
Francesca Colapietro
Nasce a Napoli nel settembre del 1983. Sin da giovanissima si avvicina al mondo del teatro napoletano, prendendo parte ad una serie di allestimenti amatoriali delle grandi opere di Peppino ed Eduardo de Filippo. All’età di nove anni muove i primi passi di danza, conseguendo nel 2000 il diploma in tecnica classica presso la rinomata accademia napoletana di Mara Fusco e avendo la possibilità di incontrare nel suo percorso formativo maestri come Maurice Bejart e Victor Ullate. Trasferitasi a Roma, inizia lo studio del canto e della recitazione, collabora con Bruno Lauzi e Gianfranco Reverberi nel musical Una volta nella vita, oltre a diversi allestimenti con la Compagnia delle Stelle del teatro Sistina. Entra poi a far parte della Compagnia della Rancia, interpretando Frenchy nel musical Grease.
Poi l’incontro con Massimo Ranieri, che la sceglie e la dirige come co-protagonista nel musical Poveri ma Belli. La troviamo inoltre protagonista, nel ruolo di Fioretta Gorini, nell’OperaMusical Il principe della gioventù del Maestro Riz Ortolani con la regia di Giuliano Peparini.
Cencia
Silvia Querci
Silvia Querci nasce a Campi Bisenzio in provincia di Firenze ed è una della più apprezzate interpreti di musical italiano e musica leggera. Vincitrice nel 1992 del Festival Internazionale “Un Giglio per l’Europa”; dal 2002 partecipa al musical firmato Pooh, Pinocchio, e nel 2004 – 2005 è convocata per ricoprire il ruolo di Mama Morton nel musical Chicago; in TV vince nella trasmissione I Raccomandati. Premiata nell’anno 2008 come Migliore cantante al Festival Nazionale Teatro e Televisione, viene chiamata lo stesso anno dal maestro Leonardo De Amicis per fa parte della sua orchestra nel programma televisivo di Raiuno Volami nel cuore. Nel dicembre 2010 è tra i protagonisti dell’ OperaMusical Il principe della gioventù del maestro Riz Ortolani. Nella seconda metà del 2013 interpreta il ruolo della Nutrice nello spettacolo Romeo e Giulietta – Ama e cambia il Mondo, con la regia di Giuliano Peparini. Nel 2016 entra a far parte del cast de Il Cappello di paglia di Firenze regia di Sandro Querci.
Pico della Mirandola
Cristian Ruiz
Cristian Ruiz è nato a San Benedetto del Tronto nel 1973.
Allievo del maestro John Strasberg figlio di Lee, fondatore dell’Actors' Studio di NY, oggi insegna con Beatrice Bracco nell’Accademia Acting Training a Roma. Debutta nel 1994 in West side story nel ruolo di Big Deal, al Teatro Romano di Verona. Cristian Ruiz è presente in molti musical come Grease, La febbre del Sabato sera e The Singer.
Nel 2007 è il giovane Creonte in Edipo Re di Pino Cormani, mentre in Hairspray del 2008, regia di Massimo Romeo Piparo, ha ricoperto il ruolo di Corny Collins. Nel 2009 ha partecipato allo spettacolo The last five years nel ruolo di Jaime. Docente di canto con Luca Jurmann, Maria Grazia Fontana presso la St. Louis Music Center di Roma e insegnante di danza moderna con Debbie Allen, coreografa di Fame, a New York.
Fra’ Arlotto
Fabrizio Checcacci
Dal 1986 al 1996 voce solista di due gruppi rock, gli Estrano e i Pura Vida.
Ad oggi è la voce solista di altre cover band tra cui la Tribute Band ufficiale di Carlos Santana, Carlito’s Way, la Tribute Band ufficiale dei Queen, Killer Queen, e quella di David Bowie, Diamond Dogs. Debutta nel ruolo di Eddie, Dr. Scott e Brad in The Rocky Horror Show del 1997.
Nel 1988 co-protagonista nel ruolo di Mel Brooks del film B.O.H. di Luca Managlia e nel 1996 co-fondatore della compagnia amatoriale Kasparhauser di Firenze. Nel 2000 entra nella compagnia Rockopera che porta in tour un allestimento completo del Jesus Christ Superstar, interpretando il ruolo di Pietro. Da Agosto 2003 a Dicembre 2004 ricopre il ruolo di Spoletta in Tosca amore disperato di Lucio Dalla, regia di Lorenzo Mariani e nel 2009 è impegnato in una tournée in Corea del Sud nel doppio ruolo di Gatto e Narratore in Pinocchio.
Nel 2013 è lead vocalist in The wall live orchestra, per la regia di Emiliano Galigani.
Il Poeta Pulci
Gabriele De Guglielmo
Nato ad Ortona, studia musica e pianoforte dall’età di cinque anni con il maestro Giuseppe Piccinino. Diplomato in Oboe e in Canto Lirico presso il Conservatorio Umberto Giordano di Rodi Garganico, ricopre successivamente il ruolo di secondo oboe e corno inglese nell’Orchestra Sinfonica di Pescara. Docente di canto moderno presso la New Step di Pescara e fondatore, direttore responsabile e docente di canto moderno, teoria e solfeggio dell’Accademia dello Spettacolo, avvia una serie di collaborazioni con diversi professionisti finalizzate alla produzione di spettacoli nei quali è stato direttore musicale e/o interprete: Gran Varietà, Bugiardi si diventa, Nunsense - il musical delle suore! e Tutti insieme appassionatamente. È inoltre nell’ensemble di Fantasmi a Roma, regia di Fabrizio Angelini, con il quale nel 2013 fonda la Compagnia dell’Alba e si lancia nel progetto della sesta edizione nazionale di Aggiungi un posto a tavola, che lo vede in tournée dall’aprile 2013 come protagonista, coproduttore e direttore musicale.
Jacopo de’ Pazzi
Marco Paolo Tucci
Lucrezia
Elena Talenti
Clara
Serena Carradori
Corpo di ballo
Donne
Greta Arditi
Aurora Dal Maso
Maria Novella Della Martira
Maria Diletta Della Martira
Camilla Gai
Perla Gallo
Irene Marino
Ayumi Uemura
Uomini
Francesco Consiglio
Angelo Di Figlia
Federico Filippi
Gianmarco Gallo
Daniele Griffo
Silvio Liberto
Andrea Morelli
Carlo Pucci
Francesco Russo
Salvador Axel Torrisi
Collaboratori
Associazione Walter Produzioni
Direzione scenografica
Leonardo Bonechi
Capo macchinista
Riccardo Gargiulo
Assistenti alla regia
Giuseppe Di Falco, Letizia Cirri,
Giulia Bonuccelli
Coreografa assistente
Daniela Gorella
Produzione
Fondazione Teatro del Maggio Musicale
Fiorentino
in collaborazione con
Associazione Walters Produzioni
Direzione Artistica
Sandro Querci
Organizzazione Generale
Barbara Gualtieri
Assistenza all’Organizzazione Generale
Valter Vannini
Assistente di Produzioni e Relazioni
Simonetta Campanelli
Grafica e comunicazione
Creactivity
Art Director
Novella Caré
Photo
Laura De Paoli
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