TEATRO ARGENTINA DI ROMA
"INFUTURARSI"
SAGGIO SPETTACOLO
DEL LABORATORIO PILOTA
A CURA DI ROBERTO GANDINI
Giovedì 1 e venerdì 2 giugno 2017.
«Ero in una scuola per parlare del
Laboratorio “Piero Gabrielli” e vedevo davanti a me i ragazzi
particolarmente distratti. Mi sembrava però una distrazione triste,
non quella bella evasione dalla realtà piena di “voglia di fuori”
e di amici che si prova a scuola, era una distrazione solitaria,
senza trasgressione.
E mi sembrava che anche i docenti fossero
distratti, assenti. Qualcuno tentava di riempire quel vuoto con una
sbirciatina su Facebook ma senza troppa foga – racconta il regista
Roberto Gandini – Allora, senza rendermene conto, ho cominciato a
parlare di futuro, del loro futuro, del fatto che qualcuno li stava
“fregando” perché non li aiutava a capire che, malgrado la crisi
e tutto il resto, se non avessero iniziato a pensarci loro, al loro
futuro, sarebbe andata peggio di come poteva andare.»
Infuturarsi, produzione Teatro di Roma,
è uno spettacolo a quadri che consetne ai diversi linguaggi teatrali
di coesistere: si sorride con un’operina buffa intitolata La fuga
dei cervelli, in cui il protagonista Fausto, per non diventare un
bamboccione, cerca di mettere in fuga il suo cervello, ma si riflette
anche una storia di cyberbullismo, dove, ispirandosi ad un’idea di
Gianni Rodari usata nel libro Dieci storie per giocare, questa storia
“bulla” avrà tre finali. La malinconia e l’autoironia animano
invece il quadro I monologhini, con sei ragazzi che danno vita ad
altrettanti personaggi: si va dal ragazzo che aspetta un autobus che
non arriverà mai perché c’è sciopero e lui non lo sa, alla
studentessa sconsolata che all’ora di ricreazione paragona la sua
vita a quella di una “stupida lattina”, incastrata in una
macchinetta delle bibite, al ragazzo con disabilità dimenticato in
un corridoio scolastico da un’insegnante distratta e altri
personaggi tutti da scoprire.
Non manca poi di certo il tema
dell’amore, o meglio della paura di non trovare amore, della
cosiddetta ansia d’amore, del timore di essere esclusi dal gioco di
questo sentimento. Come suggerisce il titolo tratto dal verso 98 del
XVII° canto del Paradiso, Infuturarsi sarà un viaggio teatrale
all’interno di una visione prospettica, una vera e propria
immersione nei desideri, i pensieri, le considerazioni sui meccanismi
evanescenti del domani, per assorbirne le influenze e riportarle a
galla nel presente, cercando di scacciare le perfidie e le angosce di
chi rappresenta il nostro futuro catastrofico, spingendoci “…oltre
il più lontano di tutti gli altrove”.
Il Laboratorio Teatrale Integrato Piero
Gabrielli è un’attività promossa, finanziata e organizzata da
Roma Capitale - Assessorato alla Persona, Scuola e Comunità solidale
e Assessorato alla Crescita culturale, dall’Ufficio Scolastico
Regionale per il Lazio e dal Teatro di Roma.
Con Andrea Bevilacqua, Melissa Cahigan,
Maura Ceccarelli, Francesco De Miranda, David Di Capua, Arianna
Fedeli, Camilla Forti Bernini, Carlos Garcia, Nicolò Gasbarra,
Maddalena Giorni, Fabrizio Lisi, Cinzia Mancini, Matteo Marcelli,
Andrea Marulla, Vittoria Mazzetti di Pietralata. Morgana Nobili,
Gabriele Ortenzi, Daniel Panzironi, Fabio Piperno, Francesca
Polverini, Emmanuel Rotunno, Flavia Salotti, Andrea Togni, Livia
Travia, Greta Ubaldini, Asia Urbinati
Scena Paolo Ferrari - costumi Loredana
Spadoni - musica Roberto Gori
Coordinamento istituzionale Piero
Gabrielli
Roma – Assessorato alla Persona,
Scuola e Comunità Solidale _ Ester Sampaolo
Roma – Assessorato alla Crescita
Culturale
Ufficio Scolastico Regionale per il
Lazio _ Michela Corsi
Teatro di Roma _ Settore Attività
Culturali
Produzione Teatro di Roma
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