TEATRO LIBERO DI MILANO
"LE BUONE MANIERE
I FATTI DELLA UNO BIANCA"

In un serrato e rarefatto monologo Di
Giacomo tenta di indagare nell’animo umano per far luce
sull’istinto animale che ci porta a compiere azioni scellerate,
ripercorrendo la storia dell’assassino nella sua cella da
ergastolano. Come un animale in gabbia, Savi è obbligato a fare i
conti con il suo passato e combatte con la sua coscienza con grette
giustificazioni in un flusso di pensieri che ne mettono in luce la
personalità. È il ritratto di un uomo comune, senza alcuna
caratteristica da eroe, che si è macchiato di tanti orribili delitti
per un’avidità di denaro che ne ha cancellato qualunque scrupolo
morale.
In scena reale e irreale si mescolano,
il presente e il ricordo si alternano senza percepirne i contorni:
emerge la figura di un uomo senza alcun ideale, nessuna
organizzazione criminale a proteggerlo, nessun legame con la falange
armata, la camorra, i servizi deviati, animato solo da scopi di
lucro, razzismo e un rambismo arrogante. Perché nessuno scenario
misterioso sembra nascondersi dietro questa vicenda: solo la banalità
del male, una normalità che è più sconcertante di tutte le
atrocità messe insieme e che sembra spaventosamente riaffiorare oggi
nella nostra società in personaggi senza scrupoli ammalati di
denaro, fama o delirio di onnipotenza ad ogni costo.
Note di regia
“Non è facile parlare dei fatti
della Uno Bianca. Non è facile perché le vittime sono state tante,
tanto il dolore e la paura. Quando si nomina la Uno Bianca, cala
ancora un assordante silenzio, nelle mie terre: in Romagna.
A distanza di 20 anni ho voluto rompere
questo silenzio, perché le nuove generazioni sanno poco di questa
tragica storia del nostro paese. Una storia che ha radici in qualcosa
di pericoloso: il razzismo, la rivalsa, l’ignoranza; una storia che
può dunque far riflettere.
Io da romagnolo ho solo ricordi da
bambino, ricordo mia zia che quando parcheggiava la sua Fiat veniva
accostata dalla polizia, ricordo che mi stringeva la mano e che
un’aria strana, tesa riempiva l’abitacolo. “Le Buone Maniere”
vuole ricordare e raccontare, nell’unico modo in cui siamo in grado
di fare: facendo teatro.
Lo spazio concreto e claustrofobico
della cella, disegnata da un letto in metallo, una scrivania, un
armadietto ed una piccola televisione, si sgretola lentamente,
lasciando spazio al luogo della mente. Ci si ritrova così nella
campagna di Rimini o nel Bar di Torriana a bestemmiare contro neri e
zingari; e così via risalendo un cammino macchiato da sette anni di
rapine e delitti.
Alla fine di questo viaggio non resta
che un ammasso di macerie, una discarica di ricordi fatta di rabbia,
riscatto e violenza. E soprattutto loro le vittime, sulle quali non
si può fare altro che restare in silenzio. Forse meglio contare le
stelle, come fa il nostro protagonista per cercare di addormentarsi
ogni notte nella sua cella:....una stella, due stelle, tre stelle….”
Michele Di Giacomo
Di Michele Di Vito
regia Michele Di Giacomo
con Michele Di Giacomo
consulenza drammaturgica Magdalena
Barile
scene e costumi Roberta Cocchi e
Riccardo Canali
suono Fulvio Vanacore
produzione Alchemico Tre
Date e orari:
da lunedì 22 a sabato 27 maggio ore
21.00, domenica 28 maggio ore 16
biglietti: intero16 euro, ridotto 12
euro
Info biglietteria:
biglietteria@teatrolibero.it
acquisto online:
https://www.teatrolibero.it/buone-maniere
telefono: 02.8323126,
www.teatrolibero.it
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