TEATRO GRASSI DI MILANO
"QUALCOSA A CUI PENSARE"
L'AMORE ALL'EPOCA DEI VIDEOGIOCHI

“Qualcosa a cui pensare” è una
commedia romantica e al tempo stesso ironica che ha per protagonista
la coppia di trentenni Jeer e Pleen, specchio di una generazione
cresciuta con pochi miti e tanti videogiochi, tra insicurezze e
avventure dell’acrobatico SuperMario. Un po’ spudorata, illusa e
incosciente, costretta a confrontarsi con le tragicomiche gioie e le
difficoltà dell'Italia dei nostri giorni, la giovane coppia mostra
un’anima fragile e mutevole. Pieni e vuoti, liberi e dipendenti,
deboli e spavaldi, i due protagonisti mettono in scena le
contraddizioni di un’epoca di crisi globale e identitaria, di
instabilità politica e scarsità di riferimenti forti.
"Qualcosa a cui pensare"
vuole raccontarci, come in un videogioco, diversi livelli di caos e
insicurezza generazionale. "Lo spettacolo procede per
contrapposizioni di scene: sia con l’ironia del telefilm Friends
che ci ha tenuti incollati al televisore ogni sera, sia con momenti
fragili e drammatici in cui le insicurezze si rivelano appieno. Sarà
la sottile ma persistente storia d'amore dei protagonisti,
sorprendete e spiazzante prchè fuori dibinari tradizionali ad
indicarci una strada.
Insieme ai due attori, protagoniste
sono le immagini video, che scandiscono i ritmi tra i diversi quadri,
approfondiscono le diverse tematiche affrontate e visualizzano i
concetti relativi alla Fisica, presenti nello spettacolo (studio del
pensiero, sinapsi, le galassie e i buchi neri), oltre che elementi
concreti presenti nel testo (come: il videogioco Super Mario, le
strade cittadine, la caduta da un palazzo per suicidarsi, ecc. ecc.).
Ma, soprattutto, sullo schermo prendono forma le paure del futuro e
un equilibrio perennemente in bilico fra menzogna e verità, che,
come la teoria fisica del caos, precede attraverso salti in avanti e
in indietro nel tempo fino a rivelare un ordine generato proprio
dall'incontro di Jeer e Plin.
"Qualcosa a cui pensare è un
appuntamento con se stessi, con la generazione degli anni Novanta
cresciuta a pane e Super Mario Bros, con la necessità di cambiare,
consapevoli che non si può rimanere uguali e indifferenti dinanzi ai
disastri, ai mutamenti del mondo e alla propria età che cambia,
senza riuscire a capire, però, cosa essere, cosa diventare."
Sara Lotta, Persinsala
Sara Lotta, Persinsala
“Non è soltanto la “distorsione di
un discorso amoroso”, (come da sottotiitolo) quella a cui si
assiste. È un viaggio nella paura che ciascuno ha di se stesso.
Di cui si può ridere, ma solo per usare la risata da scudo per non
volersi riconoscere in ciò che accade in scena. Una rincorsa tra
gatto e topo, in cui però entrambi profondono tutte le loro energie
per non afferrarsi mai. Come se il loro esistere fosse solo in quello
stato di sospensione., e anche il trascorrere del tempo si sconta
solo attraverso gli altri, attraverso un mondo condiziona le loro
scelte, ma non li cambia. Cariche opposte che per questo si
attraggono, ma che non possono poi far altro che respingersi,
mancarsi, ritrovarsi e ricominciare da capo. Se avranno posa, non può
essere dato sapere.”
Chiara Palumbo, ARTaPART
“Pieni di vuoto. Il mondo fuori, loro
dentro. Dentro un appartamento da studenti che forse in realtà il
mondo lo contiene già, perché quello che viene chiamato “mondo”,
in fondo è anche i suoi 7 miliardi di occupanti: nel caso specifico,
Jeer e Plin. Generazione X, Millennials, gli studi li inquadrano tra
i nativi digitali, ma i cresciuti negli anni Novanta a Friends e
Super Mario hanno poco a che spartire con i loro fratelli minori:
perennemente a cavallo tra un essere ed un non-essere, sono una
generazione fantasma che a trent’anni già si trova a scontrarsi
con la disgregazione dei valori su cui è stata formata ed è
cresciuta.”
Associazioneartevox, Claudia Tanzi
La Compagnia Teatrale CHRONOS3 nasce
nel gennaio 2011 alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di
Milano dall’incontro di tre registi: Manuel Renga, Vittorio
Borsari e Valentina Malcotti. Nel 2017 al nucleo di partenza si
aggiungono gli attori Valerio Ameli e Veronica Franzosi.
I tre registi hanno già creato
progetti collettivi o singoli presentati nei teatri più importanti
di Milano: Piccolo Teatro, Teatro Franco Parenti, ATIR, Teatro
Libero,Teatro della Cooperativa, e ad alcuni Festival, Festival di
Asti, Festival fringe di Torino, IT Festival Milano.
Tutti i progetti CHRONOS3 si
collocano nell’ambito della drammaturgia contemporanea mettendo in
scena le opere di giovani autori impegnati ad indagare la complessa
realtà dell’oggi.
Dalla stagione 2012-2013 la compagnia
organizza la stagione teatrale Circuito Contemporaneo nei
comuni di Carpenedolo (BS) e Toscolano Maderno (BS).
Negli ultimi anni l’attività si
allarga su altri comuni bresciani e mantovani: Tignale, Tremosine,
Gargnano, Medole, Asola, Castiglione delle Stiviere, Montichiari.
Negli ultimi due anni la compagnia si è
avvicinata al lavoro del Maestro Dario Fo: Manuel
Renga è assistente alla regia di Massimo Navone per lo spettacolo
Storia di Qu di Dario Fo e Franca Rame e insieme a Vittorio Borsari
ha organizzato la tourneè di Mistero Buffo e Altre Storie.
Dal 2014 CHRONOS3 è socia
di Teatro Libero a Milano e dal 2016 Renga diventa direttore
artistico del teatro.
Dal 2015 La compagnia fa parte
del Circuito multidisciplinare ministeriale della Lombardia
CLAPS Spettacolo dal Vivo, dando valore ad un lavoro che si sta
radicando sul territorio.
Nel 2016 CHRONOS3 viene
selezionata con altre 4 compagnie under_35 per il bando NEXT di
Regione Lombardia, circuitando così in tutta Italia.
La compagnia vince il bando
Funder_35 di Fondazione Cariplo per il triennio 2017-2019 con il
progetto Circuito Contemporaneo / Switch on!
VITTORIO BORSARI
Laureato in Filosofia alla Statale di
Milano e diplomato alla Scuola d'Arte Drammatica Paolo Grassi. Nel
ruolo di assistente alla regia ha seguito i lavori di Giampiero
Solari, Carmelo Rifici, Firenza Guidi e Silvio Peroni.Al momento è
assistente di Giampiero Solari alla direzione della Scuola Civica
Paolo Grassi di Milano.Dal 2012 è direttore artistico con Manuel
Renga della stagione teatrale Circuito Contemporaneo dei comuni di
Carpenedolo (BS) e Toscolano Maderno (BS).Dal 2015 la stagione
teatrale Circuito Contemporaneo è entrata nel nuovo circuito
multidisciplinare della Lombardia C.L.A.P.S.S. con il finanziamento e
patrocinio del Ministero dei beni culturali.Nel settembre 2016 lo
spettacolo “Qualcosa a cui pensare” vince il Bando NEXT di
Regione Lombardia. Nel dicembre 2016 la compagnia vince con il
progetto “CIRCUITO CONTEMPORANEO / SWICH ON” il Bando Cariplo
FUNDER 35.
EMANUELE ALDROVANDI
Dal 2012 lavora come autore, dramaturgo
e insegnante di scrittura al Centro Teatrale MaMiMò diReggio Emilia.
Per la compagnia MaMiMò ha scritto L’isola del tesoro (2012), Viva
Clara! (2013) e Elvis e il Papa (2014). Collabora inoltre con la
compagnia Chronos3 e scrive di teatro sul settimanale Arcipelago
Milano.Ha ricevuto vari riconoscimenti fra cui il Premio Nazionale di
Teatro Luigi Pirandello 2012 per Felicità, la Segnalazione al Premio
Hystrio Scritture di scena 2012 per Funziona meglio l’odio, il
Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” 2013 per Homicide House
e il Premio Hystrio Scritture di Scena 2015 per Farfalle.
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