AL TEATRO BRANCACCIO DI ROMA
"AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA"
LA STORICA COMMEDIA MUSICALE
DI GARINEI E GIOVANNINI
CON GIANLUCA GUIDI
Alessandro Longobardi celebra gli 80
anni del teatro Brancaccio riportando sulle scene in tutto il suo
splendore una delle più amate commedie musicali italiane AGGIUNGI UN
POSTO A TAVOLA di Pietro Garinei e Sandro Giovannini, scritta con
Jaja Fiastri, protagonisti insuperati di un'epoca leggendaria per il
teatro italiano.
Le musiche, composte dal grande Armando
Trovajoli, di cui ricorrono i cento anni dalla nascita, hanno
incantato intere generazioni.
Rappresentata per la prima volta nel 1974, fu un successo senza precedenti, con centinaia di migliaia di spettatori entusiasti, affermandosi anche sulla scena internazionale con oltre 30 edizioni e circa 15 milioni di spettatori, in Inghilterra, Austria, Cecoslovacchia, Portogallo, Spagna, Russia, Ungheria, Messico, Argentina, Cile, Brasile, Venezuela, Finlandia.
La nuova edizione, prodotta da
Alessandro Longobardi per Viola Produzioni, debutterà in anteprima
il prossimo 12 ottobre al teatro Brancaccio di Roma. La prima
nazionale è fissata per il 17 ottobre.
Gianluca Guidi, già protagonista dell'edizione 2009/2010 nel ruolo di Don Silvestro, cura la messa in scena di questo spettacolo, avvalendosi di un eccellente cast creativo, composto dal mitico coreografo Gino Landi, assistito da Cristina Arrò; dal direttore musicale Maurizio Abeni, già assistente di Armando Trovajoli, che dirige l'orchestra dal vivo; dallo scenografo Gabriele Moreschi, che ha adattato il progetto originale di Giulio Coltellacci della celebre e ingegnosa scenografia, con il doppio girevole e la grande arca e dalla costumista Francesca Grossi che ha adattato i disegni originali dei raffinati costumi, sempre di Coltellacci.
Il disegno luci è di Umile Vainieri,
il disegno fonico è di Emanuele Carlucci, la realizzazione dei
contributi video è di Claudio Cianfoni. La scena è stata realizzata
dalla scenotecnica di Mario Amodio che fu il costruttore nella prima
edizione, da Antonio Dari per la parte meccanica e i costumi dalla
Sartoria Brancaccio.

Il cast artistico conferma nel ruolo di Don Silvestro Gianluca Guidi, erede legittimo del padre Johnny Dorelli, già protagonista della prima edizione. Enzo Garinei dopo ben 500 repliche nel ruolo del sindaco Crispino, questa volta è “La voce di Lassù”; Emy Bergamo è Consolazione segnando, dopo l’interpretazione di Rosetta in Rugantino e Adelina in Se il tempo fosse un gambero, il record di prima attrice ad aver interpretato tre ruoli da protagonista femminile del repertorio di Garinei e Giovannini. Crispino è Marco Simeoli, che nella quinta edizione aveva già recitato a fianco di Gianluca Guidi come Toto, il cui ruolo viene oggi affidato al giovane e brillante Piero Di Blasio. Dopo la lunga selezione durante gli affollati provini, per il ruolo di Clementina è stata scelta la giovanissima Beatrice Arnera, voce fresca e incisiva, un'autentica rivelazione. Ortensia, moglie di Crispino, è interpretata da Francesca Nunzi.
L’ensemble è composto da 17 artisti,
cantanti, ballerini.
La commedia musicale è prodotta da
Viola Produzioni, dopo il successo ottenuto con i musical Rapunzel
(2014) regia di Maurizio Colombi, Sister act (2015) regia di Saverio
Marconi, Peter Pan (2016) regia di Maurizio Colombi, L’ultima
strega (2016) regia di Andrea palotto, E…Se il tempo fosse un
gambero (2016) regia di Saverio Marconi, La Regina di ghiaccio il
musical (2017) regia di Maurizio Colombi. Viola Produzioni insieme al
Teatro Brancaccio, esempio importante di teatro di produzione della
capitale, conferma l'efficienza del polo produttivo composto da un
eccellente staff diretto da Carlo Buttò.
NOTE DI REGIA
Aggiungi un Posto a Tavola!
Rimettere in scena Aggiungi un Posto a
Tavola!
Quando Alessandro Longobardi mi ha
chiesto di tentare questa impresa, devo dire, l’entusiasmo è
salito subito alle stelle; poi (un po’ come Don Silvestro che col
martello, guardando l’arca spalle al pubblico, dice “… va bene
farò da solo… da solo” per poi crollare su sé stesso) il senso
della realtà ha avuto la meglio.
Il Teatro di Garinei & Giovannini non è mai stato facile da riproporre, paradossalmente, nemmeno per loro stessi. La genesi di numerosi spettacoli concepiti dalla celeberrima coppia era sempre un perfetto mix di idee autoriali, costruzione registica collaudata, team creativo d’eccellenza, e, non ultimo, l’apporto interpretativo di veri e propri mostri sacri del palcoscenico, testimoni ultimi di una generazione attoriale e di una professione, ormai in via d’estinzione.
Nel caso poi dello spettacolo in
“oggetto”, stiamo parlando di un successo planetario, allestito
in quasi ogni parte del mondo, fatto salvo solo il mercato
statunitense. Una Babele di linguaggi, attitudini attoriali, suoni,
costumi e luci… il tutto sotto le mura di un’arca pronta a
rifondare il mondo.
Personalmente ricordo, ovviamente, le molteplici versioni paterne (chissà cosa sarebbe stato Don Silvestro senza di lui), tra cui quella di Londra in cui lui si dimenticò per sei mesi di essere Johnny Dorelli, e divenne uno straordinario attore anglosassone… non l’ho mai più visto così diverso da se stesso e così straordinariamente bravo… ricordo ovviamente l’edizione del 2009/10 da me interpretata… e poi ricordo la prima al Sistina nel 1974 in cui si aprì il sipario la voce di Dio cominciò a parlare e dal palcoscenico arrivò un’ondata di profumi e note… e fu subito magia… che dura da ben 43 anni.
Personalmente ricordo, ovviamente, le molteplici versioni paterne (chissà cosa sarebbe stato Don Silvestro senza di lui), tra cui quella di Londra in cui lui si dimenticò per sei mesi di essere Johnny Dorelli, e divenne uno straordinario attore anglosassone… non l’ho mai più visto così diverso da se stesso e così straordinariamente bravo… ricordo ovviamente l’edizione del 2009/10 da me interpretata… e poi ricordo la prima al Sistina nel 1974 in cui si aprì il sipario la voce di Dio cominciò a parlare e dal palcoscenico arrivò un’ondata di profumi e note… e fu subito magia… che dura da ben 43 anni.
Come fare per non tradirla?
Intanto il dovere di un regista dovrebbe essere quello di non tradire gli autori… soprattutto (visto il vantaggio che comporta) in casi ove la materia è consolidata e soprattutto di comprovato successo.
Aggiungi un Posto a Tavola è una favola che parla d’amore, di accoglienza, di vita nuova da inventare e, possibilmente, migliorare, di esseri umani che hanno la possibilità di creare un mondo nuovo… e perché no? Anche di fede… minuscola per la scrittura ma assolutamente maiuscola se intesa come fiducia in se stessi, nel prossimo e nel futuro.
Devo ringraziare Alessandro Longobardi per molteplici ragioni.
La prima, sorprendente: ha saputo
creare una “famiglia” teatrale, diretta dal sempre presente e
disponibile Carlo Buttò, che non ha pari nel mondo teatrale italiano
se non nell’ambito di acclamati Teatri Pubblici. Il livello di
professionalità altissimo che ho trovato nel Teatro Brancaccio mi ha
profondamente stupito e lasciato incredulo.
La seconda: l’investimento profuso
per questo spettacolo è gigantesco. Immagino difficile da sostenere
non fosse altro che psicologicamente.
Eppure a questa edizione di Aggiungi
non manca nulla, anzi vi è più di quanto un comune mortale
teatrante come me potesse immaginare. E senza aver fatto richieste
particolari: ho trovato tutto sul piatto servito e apparecchiato come
in un grande ristorante prelibato.
La terza: l’assoluta libertà di scelta di cast che mi ha lasciato, a volte chiedendo spiegazioni, a volte chiedendomi se fossi sicuro delle scelte fatte, a volte dicendomi che non era profondamente d’accordo con me… ma mai, e ripeto, MAI, una pressione nei miei confronti o ingerenze di qualsiasi natura.
Ad affiancarlo in questa grande
“famiglia”
Ritrovo con piacere Gino Landi. Ultimo
artista e creatore capace di creare coreografie che raccontino la
storia con gli autori. Un caro amico che mi ha conosciuto nel 1974.
E che, a tutti i costi, ho pregato di fare parte di questo nuovo
viaggio dell’arca insieme alla sua preziosissima e meravigliosa
amica e assistente Cristina Arrò, anch’ella solista di una passata
edizione dello spettacolo.
Mi manca l’espressione, durante le
prove, di Armando Trovajoli. Il mondo conosce le sue musiche, le sue
colonne sonore, i suoi persistenti manuali di armonia in ogni misura
musicale che ha scritto ; io ho avuto la fortuna, in passato, di
poterne conoscere il senso dell’umorismo, l’eleganza persistente
e profonda in ogni singola nota che ha scritto. I suoi sguardi di
approvazione o di rimprovero. Ci ha lasciati però nelle mani di un
ottimo musicista: Maurizio Abeni. Suo ultimo assistente…
straordinario direttore musicale di questa edizione con una
meravigliosa orchestra dal vivo di sedici elementi; da lui diretta e
arrangiata. Al suo fianco Marco Bosco che, con passione e
professionalità, dirige le parti corali dello spettacolo.
Jaja Fiastri, amica da molti anni. Una
donna con un senso dell’umorismo senza pari applicato alla vita.
Sono felice di aver ricondiviso con lei questa avventura di sua
creazione.
Le scene di Giulio Coltellacci ricreate
e ricostruite su un progetto pieno di tranelli e difficoltà. In modo
mirabile da Lele Moreschi.
I costumi di Francesca Grossi sono
filologicamente quelli delle edizioni precedenti, ma nuovi, freschi e
pieni di vita anche appesi alle stampelle.
Il mio amico Umile Vainieri, compagno
di grandi battaglie teatrali, firma le luci e gli sono grato per il
rispetto che ogni volta dimostra nei miei confronti.
I nostri tecnici capitanati dal bravo
Matteo Garofalo, deliziosi e capaci… alcuni di loro (come me)
facenti parti del “Sindacato Figli d’Arte”… a partire proprio
da Matteo.
Enzo Garinei (un grande amico), Emy
Bergamo, Marco Simeoli , Beatrice Arnera , Piero di Blasio e
Francesca Nunzi sono gli straordinari attori cantanti che danno vita
ai personaggi.
Un grazie alla “mia” Manuela
Scravaglieri, nel corpo di ballo della precedente edizione da me
recitata, diventata poi preziosa, insostituibile, assistente alla
regia… unica a cui concedo la possibilità di riprendermi sul
lavoro… perché…io non lo so ma lei si, ha sempre ragione…
Il mio lavoro lo giudicherà chi vedrà
lo spettacolo. Ma sono fiero e orgoglioso di quello che sto facendo.
Ai posteri l’opinione su di esso.
Con Rispetto e Stima dedicata a Pietro
e Sandro con i quali non ho mai avuto il piacere di lavorare.
Grazie
Gianluca Guidi
LA TRAMA
La storia, liberamente ispirata a
“After me the deluge” di David Forrest, narra le avventure di Don
Silvestro, parroco di un paesino di montagna, che riceve un giorno
un’inaspettata telefonata: Dio in persona lo incarica di costruire
una nuova arca per salvare se stesso e tutto il suo paese
dall’imminente secondo diluvio universale. Il giovane parroco,
aiutato dai compaesani, riesce nella sua impresa, nonostante l’avido
sindaco Crispino che tenterà di ostacolarlo in ogni modo e l’arrivo
di Consolazione, donna di facili costumi, che metterà a dura prova
gli uomini del paese, ma che si innamorerà di Toto e accetterà di
sposarlo.
Giunto il momento di salire sull’arca,
un cardinale inviato da Roma convince la gente del paese a non
seguire Don Silvestro, accusandolo di pazzia, cosicché sull'arca,
sotto il diluvio, si ritrovano solo lui e Clementina, la giovane
figlia del sindaco da sempre perdutamente innamorata di lui. Il
giovane curato decide però di non abbandonare il suo paese e i suoi
amici e Dio, vedendo fallire il suo progetto, fa smettere il
diluvio.Per Brindare al lieto fine Don Silvestro aggiunge un posto a
tavola per… Lui!
LA STORIA DI AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA
RACCONTATA DA ALESSANDRO CARIA
Siamo nel cuore degli Anni Settanta e
si sente. In un clima di recessione economica prende il largo la
violenza criminale e politica, si diffonde quel crescendo di
incertezza strisciante; sono gli anni degli assassini politici in
strada, delle gambizzazioni e dei rapimenti firmati Brigate Rosse.
In questo contesto sociale, in questo
clima prende forma Aggiungi un posto a tavola, nato da una felice
intuizione di Jaja Fiastri (storica collaboratrice di G&G) che
sempre in cerca di uno spunto per un nuovo spettacolo, trovò un
libro in una bancarella ambulante della stazione Termini con una
copertina che la colpì: c’era un giovane prete con i capelli
biondi e lunghi, con una faccia simpatica. Si intitolava Dopo di me
il diluvio, scritto da David Forrest (pseudonimo scelto da due
scrittori inglesi: David Eliades e Forrest Webb). Era una storia di
fantapolitica… ma quello che le accese la lampadina era l’idea
che Dio telefonasse ad un prete per organizzare un secondo diluvio
universale!
La Fiastri ne parlò con entusiasmo a
Garinei e Giovannini e insieme coinvolsero, non senza qualche
difficoltà, il Maestro Trovajoli. Garinei e Giovannini erano ad un
bivio: forse questo spettacolo del loro trentennio potrà essere
l’ultimo. Cosa fare? Uno spettacolo spartano ispirato ai tempi
difficili, oppure ci si dimentica dei tempi che si stanno vivendo e
ci si mette dentro tutto come ai vecchi tempi? Hanno scelto la
seconda soluzione, non senza paura, grazie anche al decisivo
contributo di Mario Croce, noto industriale delle calzature, che da
allora ha coprodotto tutti gli spettacoli della ditta G&G. Croce,
staccando un sostanzioso assegno per coprire gran parte delle spese
di allestimento, fece persuasi G&G che solo con la possibilità
di andare a vedere un grosso spettacolo le famiglie sarebbero uscite
di casa la sera superando incertezze dell’austerity e la paura per
quel clima di tensione sociale. Allo spettacolo, però, mancava
ancora il titolo...
Come sempre c’erano alcuni titoli di
“lavoro”, questa volta in lizza c’erano Concerto per prete e
campane, Aggiungi un posto a tavola e La bis bisarca. Giovannini
parteggiava sfacciatamente per il primo e Garinei per il secondo. Per
risolvere in fretta la questione, G&G organizzarono un referendum
che vide la vittoria di Aggiungi un posto a tavola.
Domenica 8 dicembre del 1974, ore
21:15. Il Teatro Sistina di Roma è esaurito in ogni ordine di posti.
Dopo ben 76 giorni di prove il sipario si alza per la World Premiere
(è davvero il caso di dirlo!) di Aggiungi un Posto a Tavola.
L'impatto che Aggiungi un Posto a
Tavola ha su pubblico e critica è senza precedenti. Il pubblico si
innamora da subito dell'umanità del pretino di montagna (Johnny
Dorelli), delle prodezze comiche della mondana redenta (Bice Valori),
dello stile teso e di effetto sicuro del sindaco (Paolo Panelli),
della freschezza e incisività della teen-ager innamorata del parroco
(Daniela Goggi) e della goffaggine del contadinotto che ritrova la
virilità (Ugo Maria Morosi). Sulle pagine dei giornali, tutti i
critici accolgono la nuova commedia musicale di G&G con
recensioni che esaltano ogni aspetto della rappresentazione teatrale
con elogi ed apprezzamenti straordinari, dal copione ricco di
divertente fantasia narrativa, che esprime allo stesso tempo
semplicità e ironia alle musiche orecchiabili e piene di estro di
Armando Trovajoli (la canzone che dà il titolo allo spettacolo
diventerà un evergreen clamoroso), dalle ben calibrate coreografie
di Gino Landi alle maestose scene di Giulio Coltellacci fino alla
esperta e collaudata regia di Garinei e Giovannini.
Fin da subito il pubblico si mette
paziente in coda al botteghino per trovare i biglietti dello
spettacolo e a volte deve intervenire la forza pubblica per
disciplinare la fila.
L'allestimento costa la cifra record di
270 milioni di lire. La prima annata (1974-’75) si svolge
interamente a Roma, con il Sistina sempre esaurito fino al 2 giugno
1975, per un totale di 6 mesi con 188 repliche, l'incasso è di circa
un miliardo e 300 milioni, mentre gli spettatori superano le 250 mila
unità: Aggiungi un Posto a Tavola stabilisce il record di tenuta
assoluto per uno spettacolo italiano nello stesso Teatro.
ANNI SETTANTA
Nella stagione a seguire (1975-’76)
la compagnia di Aggiungi un Posto a Tavola compie una lunga tournée
(otto mesi con spettacoli quasi giornalieri) attraverso le maggiori
città italiane: Milano, Verona, Torino, Genova, Bologna, Firenze e
Napoli sono le sole città che possono ospitare un allestimento del
genere; ogni spostamento costa 25 milioni di lire. Nei mesi seguenti
Aggiungi un Posto a Tavola arriva in Spagna, debutto a Madrid con il
titolo El Diluvio que Viene (la prima si ebbe l’11 marzo 1977 al
Teatro Monumental), la commedia musicale è accolta in modo a dir
poco trionfale andranno avanti per oltre 3 anni (con due spettacoli
al giorno!) fino al luglio del 1980 totalizzando 2124 repliche.
Con il titolo di Himmel Arche und
Wolkenbruch debutta a Lubecca il 9 giugno 1977 e tiene il cartellone
per circa 6 mesi di repliche.
Aggiungi un Posto a Tavola torna così
in Italia a grande richiesta. Al Teatro Sistina di Roma, la seconda
edizione prende il via ancora una volta in clima natalizio il 6
dicembre 1977, con la novità di Jenny Tamburi al posto di Daniela
Goggi: inizialmente erano in programma repliche per due mesi, ma si
andò avanti con successo fino a cinque mesi, sempre a teatro
esaurito fino al 23 aprile 1978. Lo spettacolo a questa data ha avuto
in Italia 642 repliche ed è stato visto da circa un milione di
spettatori! Nel marzo del 1978, con il titolo El Diluvio que Viene lo
spettacolo ha attraversa l’Atlantico per approdare a Città del
Messico, dove rimane in cartellone per circa 1.800 repliche.
Il 9 novembre 1978, con il titolo
Beyond the Rainbow, arriva a Londra con il debutto nel prestigioso
West End all’Adelphi Theatre; questa edizione rimane in scena - pur
con un'accoglienza da parte della stampa non trionfale - per ben 238
repliche, circa 8 mesi. Johnny Dorelli è anche in questa edizione
Don Silvestro. Le liriche dello spettacolo furono tradotte da Leslie
Bricusse, vincitore di due Oscar e un Grammy Award. Lo spettacolo
prosegue a mietere successi con l’edizione argentina, sempre come
El Diluvio que Viene, che debutta il 19 aprile 1979 a Buenos Aires e
che proseguirà per oltre 3 anni (prima al Teatro Nacional poi al
Teatro Cómico).
L’edizione in lingua spagnola è
stata messa in scena con grande successo anche in Perù, Cile e
Venezuela.
ANNI OTTANTA
Nella seconda metà del 1980, El
Diluvio que Viene parte per una tournée nelle maggiori città
spagnole concludendo le repliche con un ritorno al Teatro Monumental
di Madrid tra maggio e luglio 1983. Il 5 giugno 1981 prende il via
anche l’edizione brasiliana a San Paolo (Teatro Cardoso), in lingua
portoghese, con il titolo Aí Vem o Dilúvio, le repliche andranno
avanti fino al 30 gennaio 1983, con una edizione a Rio de Janeiro
(Teatro Zacaro) nel 1982.
A settembre del 1981 il sipario si alza
a Lisbona in Portogallo per la prima di Aí Vem o Dilúvio.
La seconda edizione argentina debutta l'8 gennaio 1985 al Teatro Astral dove lo spettacolo tiene il cartellone fino al 27 ottobre dello stesso anno, proseguendo la stagione estiva presso il Teatro Opera di Mar del Plata; in seguito El Diluvio è andato in tournée toccando importanti città come Rosario, San Juan e Cordoba, per concludere le repliche il 4 ottobre 1987 al Teatro Colonial di la Plata. Lo spettacolo di G&G è ormai replicato e tradotto, spesso mantenendo l’allestimento originale, in più città del mondo, a volte contemporaneamente.
Nella seconda metà degli Anni Ottanta
arrivano anche le edizioni dell’Est Europa con la produzione
ungherese che debutta a Budapest nel dicembre 1987 con il titolo
Mennybol a Telefon e poi in Cecoslovacchia, per giungere a quella
russa, con arrangiamenti dalle sfumature rock, andata in scena a
Mosca, come Konetz Svieta, il 10 aprile 1989.
ANNI NOVANTA
Viste le continue richieste al
botteghino da parte del pubblico, Pietro Garinei decide di riprendere
Aggiungi un Posto a Tavola che torna al Teatro Sistina di Roma il 9
marzo 1990, ancora con Johnny Dorelli che - nonostante avesse
dichiarato di sentirsi un po' fuori parte a sedici anni dal debutto -
indossa di nuovo la tonaca e calza le scarpe da tennis per 73 serate
da 'tutto esaurito', seguite l'anno successivo dalle sole (per
l'indisponibilità di Dorelli a proseguire) 11 repliche milanesi,
letteralmente prese d'assalto al Teatro Carcano. Accanto a Dorelli ci
sono Tanja Piattella (Clementina), Alida Chelli (Consolazione),
Adriano Pappalardo (Toto), Carlo Croccolo (Crispino) e Christi
(Ortensia).
Nel settembre 1992 va in scena il terzo
revival in Argentina al Teatro Lola Membrives per una breve stagione
e l’anno successivo la seconda ripresa a Città del Messico (ancora
al Teatro San Rafael), seguito dalla seconda edizione in Spagna nel
1995 (Madrid, Teatro Calderon).
DUEMILA
Nel luglio del 2000 va in scena in
Brasile la seconda edizione Aí Vem o Dilúvio (San Paolo, Teatro
Ópera). Il 17 dicembre 2002 (Milano) il pubblico italiano assiste
alla quarta ripresa di Aggiungi un Posto a Tavola, l'ultima edizione
diretta da Pietro Garinei; questa volta ad indossare la tonaca di Don
Silvestro è Giulio Scarpati, ottimo attore di prosa e popolare volto
TV. Completano il Cast la giovanissima Martina Stella (Clementina),
Chiara Noschese (Consolazione), Max Giusti (Toto), Enzo Garinei
(Crispino) e Christi (Ortensia). Dopo aver collezionato 87.000
spettatori al Nazionale di Milano in due mesi di repliche e 18
esauriti consecutivi all'Augusteo di Napoli, lo spettacolo trionfa al
Sistina per altri due mesi; visto il successo, Scarpati e compagni
torneranno a Roma per un altro mese la stagione successiva, nel mezzo
di una lunga tournée che alla fine collezionerà quasi 250 repliche
in due anni.
Prima la Spagna (nel 2004) e poi il
Messico (nel 2007) mettono in scena la terza edizione de El Diluvio
que Viene nei loro Paesi, con 10 mesi di tenuta nelle rispettive
capitali.
L’intramontabile successo di Aggiungi
un Posto a Tavola si conferma in Italia con la sua quinta ripresa
(debutto al Sistina di Roma il 2 dicembre 2009). Il quotidiano Il
Messaggero celebra con un inserto speciale i 35 anni della commedia
musicale e il passaggio del testimone (o meglio, della tonaca) da
Johnny Dorelli a suo figlio Gianluca Guidi. Dorelli collabora come
consulente alla messa in scena insieme a Gino Landi (la regia è
sempre quella tradizionale di Garinei e Giovannini). Con Guidi vanno
in scena Valentina Cenni (Clementina), Marisa Laurito (Consolazione),
Marco Simeoli (Toto), ancora Enzo Garinei (Crispino) e Titta Graziano
(Ortensia). Lo spettacolo sbanca per l’ennesima volta il botteghino
(le prime 82 repliche furono viste da 112.600 spettatori)
confrontandosi con blockbuster come Cats, We Will Rock You e Beauty
and tht Beast della Disney. Questa edizione viene applaudita da più
di 300.000 spettatori in un totale di 239 repliche in tutta la
penisola. Nel gennaio del 2011 debutta a Mar Del Plata la quarta
edizione argentina de El Diluvio que Viene con la regia di Manuel
González Gil e le coreografie di Ruben Cuello. Visto il grande esito
lo spettacolo approda l'anno successivo a Buenos Aires prima al
Teatro El Nacional e successivamente al Teatro Lola Membrives.
Nella primavera del 2013 (debutto a
Lanciano) arriva la sesta edizione italiana di Aggiungi un Posto a
Tavola proposta dalla Compagnia dell’Alba, un’edizione fedele
all’originale degli anni Settanta nella regia e nelle coreografie
(riprodotte da Fabrizio Angelini) ma ridimensionata nella costruzione
scenica per permettere allo spettacolo di raggiungere anche quei
teatri di provincia che non potevano ospitare l'edizione "kolossal".
Il Cast comprende Gabriele De Guglielmo (Don Silvestro), Arianna e
Carolina Ciampoli si alternano come Clementina, e poi Jacqueline
Ferry (Consolazione), Gaetano Cespa (Toto), Tommaso Bernabeo
(Crispino), Brunella Platania (Ortensia). Visto il successo, la
compagnia abruzzese colleziona quasi 150 repliche andando in scena
anche nelle maggiori città della penisola e festeggia i 40 anni
dello spettacolo all'Auditorium Conciliazione di Roma.
Nel gennaio 2016 c’è una ennesima
ripresa in Argentina al Teatro Ópera Allianz di Buenos Aires.
IL CAST ARTISTICO
GIANLUCA GUIDI – Don Silvestro
Inizia la carriera come cantante,
partecipando al Festival di Sanremo 1989 con il brano Amore è,
scritta da Alberto Testa per le parole e da Augusto Martelli per la
musica. L'anno successivo ritorna al Festival di Sanremo (condotto in
quell'edizione da suo padre Johnny Dorelli) con Secondo te, sempre su
musica di Martelli ma con il testo scritto da Giorgio Calabrese,
classificandosi al 3º posto nella sezione "Novità";
sempre nel 1990 pubblica il suo album di debutto, “Eddy and me”.
Nel 2010 pubblica il suo album di
standards jazz “I’m old fashion” con gli arrangiamenti di
Riccardo Biseo.
Esordisce in teatro nel 1992 nella
commedia musicale Parole d'amore parole con Nino Manfredi. In Gigi è
Gaston de Lachailles, accanto ad Ernesto Calindri. A Roma è in scena
in un one-man show, “Chiacchierata informale”, con la regia di
Ennio Coltorti e la produzione di Gigi Proietti. Nel 1998 è
produttore musicale della versione italiana del musical My fair lady
di Lerner e Loews. Dal 1998 al 2000 è Vernon Gersch in Stanno
suonando la nostra canzone, regia di Gigi Proietti, raggiungendo le
280 repliche.Nel 2000 fonda la Salieri Entertainment, società di
produzione; co-produce con Gigi Proietti Taxi a due piazze, commedia
di Ray Cooney, diretta dallo stesso Proietti e in cui Guidi
interpreta il protagonista. Nel 2001 cura la regia e produce Serial
killer per signora di Douglas J. Cohen; per questo musical riceve il
premio IMTA per miglior regia e miglior produzione di musical. Dal
2002 al 2004 produce Promesse promesse, la commedia di Neil Simon e
Burt Bacharach, di cui cura la regia con il padre. Guidi ne
interpreta anche il protagonista C.C. Baxter.
Nel 2003 collabora alla produzione di
Lennon & John di Giancarlo Lucariello, prodotto dal fratello
Gabriele Guidi e con la regia di Massimo Natale, con Giampiero
Ingrassia e Giuseppe Cederna. Nel 2004 interpreta Paul Bratter nella
commedia di Neil Simon A piedi nudi nel parco, recitando a fianco di
Anna Falchi, commedia di cui è produttore e regista e per cui ha
composto anche le musiche.
Nell'estate 2005 al Globe Theatre di
Roma interpreta Joseph Surface nell'opera di R. B. Sheridan Gossip –
A scuola di maldicenza per la regia di Toni Bertorelli. Suoi recenti
grandi successi sono gli spettacoli teatrali The Producers (versione
italiana del famoso musical di Mel Brooks) insieme ad Enzo Iacchetti
con la regia di Saverio Marconi e la produzione della Compagnia della
Rancia, e E sottolineo se, ovvero la resistibile ascesa di Gianluca
G.. Nel 2008 inizia a portare nei teatri la commedia Facciamo l'amore
di Norman Krasna, della quale è regista e protagonista, a fianco di
Lorenza Mario ed Enzo Garinei.
Nel 2009 dirige Chat a due piazze di
Ray Cooney, sequel di Taxi a due piazze, con Fabio Ferrari, Gianluca
Ramazzotti e Lorenza Mario.
Dal dicembre 2009 è protagonista della
quinta edizione di Aggiungi un posto a tavola in cui Guidi interpreta
Don Silvestro, ruolo che fu reso famoso dal padre che lo interpretò
nelle prime 3 edizioni. Il successo di questa edizione (secondo
soltanto alla prima edizione del 1974) ha fatto sì che la tournée
fosse replicata anche per la stagione 2010/2011.
Nel 2010 è con Giampiero Ingrassia
protagonista al Globe Theatre di Roma ne: I due gentiluomini di
Verona di W.Shakespeare, con la regia di Francesco Sala. Nella
stagione 2011 - 2012 cura due messe in scena firmando la regia di Se
devi dire una bugia dilla ancora più grossa interpretata da Antonio
Catania, Gianluca Ramazzotti, Miriam Mesturino la partecipazione
straordinaria di Raffaele Pisu e di Stanno suonando la nostra Canzone
di Neil Simon con Giampiero Ingrassia e Simona Samarelli.
Nel 2011, riceve il riconoscimento
speciale Leggio d'oro "Alberto Sordi".
Nel 2012 interpreta Bernardo in Boeing
Boeing diretto da Matthew Warchus.
Nel 2013, diretto da Massimo Popolizio
interpreta Oscar Wild in OSCAR di Masolino D’Amico con le musiche
di Germano Mazzocchetti.
Riprende nel 2014 Taxi a due Piazze
questa volta con Giampiero Ingrassia in tour in tutta Italia per tre
anni. Nel 2015 celebra il centenario della nascita di Frank Sinastra
con uno spettacolo That’s life! Gianluca sings Sinatra accompagnato
da un trio jazz.
Nel 2017 riallestisce curandone la
regia e interpretando il ruolo di Kit Gill in Serial Killer per
Signora con Giampiero Ingrassia. Nell’estate del 2017 cura la regia
de La vedova scaltra di Carlo Goldoni con Francesca Inaudi e Giuseppe
Zeno per la produzione di Gianluca Ramazzotti. Da ottobre 2017 è di
nuovo protagonista, curandone anche la regia, di Aggiungi un posto a
tavola.
Per la televisione dal 1997 al 2000 è
l'Ispettore Giuliani nella fortunata serie televisiva Linda e il
brigadiere accanto a Nino Manfredi e Claudia Koll, interpreta Padre
Amatucci in The Young Pope, serie televisiva del 2016 creata e
diretta da Paolo Sorrentino.
Nel 2017 è interprete nel film Due un
po’ così per la regia di Daniele Chiariello.
Partecipa assiduamente, nelle vesti di
ospite, al programma radiofonico “Viva Radio 2”, condotto da
Rosario Fiorello e Marco Baldini, dove si è distinto per
l'interpretazione di varie canzoni (soprattutto in lingua inglese) e
per la trascinante risata che punteggia i vari personaggi
interpretati da Fiorello e gli interventi degli ospiti. Nella puntata
del 10 novembre 2006, che ha avuto come ospite Laura Pausini, ha
avuto l'occasione di sostituire Marco Baldini accanto a Fiorello.
Conduce su RadioUno “Gianvarietà”, uno show di mezz'ora in onda
da lunedì a venerdì alle 13.30, con Claudio Pallottini e
Massimiliano Giovanetti, Il programma ha avuto un discreto successo
tanto da essere replicato per ben tre stagioni.
ENZO GARINEI – La voce di lassù

Nel teatro leggero ha partecipato
spesso agli spettacoli di Garinei e Giovannini; le
sue più recenti performance
lo vedono tra i protagonisti di Facciamo l'amore, a
fianco di Gianluca Guidi e Lorenza Mario e in Aggiungi un posto a
tavola, per due trionfali
stagioni al fianco di Gianluca Guidi e
Marisa Laurito (a partire dal 2009), poi nelle repliche celebrative
dei 40 anni di questa commedia musicale presso l'Auditorium
Conciliazione di Roma (dicembre 2014) insieme alla Compagnia
dell'Alba.
È stato anche, pur se saltuariamente, doppiatore
televisivo: il personaggio più noto da lui doppiato è probabilmente
quello di George Jefferson (interpretato da Sherman Hemsley) della
sitcom "I Jefferson" (1975-1985) e nella fine degli anni
Ottanta doppiò tutte le comiche mute di Stanlio e Ollio per conto
della Rai, assieme a Giorgio Ariani. La direzione era di Giancarlo
Governi e ciascuna comica veniva "sonorizzata" con la
lettura delle didascalie, accompagnate dalle musiche di Piero
Montanari. Nel luglio 2009 ha vinto il riconoscimento speciale Leggio
d'oro "Alberto Sordi".
Protagonista del cinema italiano per
tutta la sua carriera dal 1949 al 2014, ha recitato in Signorinella,
Adamo ed Eva, I cadetti di Guascogna, Il vedovo allegro, Arrivano i
nostri, Totò terzo uomo, Accidenti alle tasse!!!, Cinque poveri in
automobile, Il più comico spettacolo del mondo, Due notti con
Cleopatra, Il medico dei pazzi, Le diciottenni, regia di Mario
Mattoli, Le sei mogli di Barbablù, Totò le Mokò e Totò cerca
moglie, regia di Carlo Ludovico Bragaglia, Totò e Carolina, regia di
Mario Monicelli, Le signorine dello 04, regia di Gianni Franciolini,
Ragazze d’oggi, regia di Luigi Zampa, Totò all’inferno, Domenica
è sempre domenica, regia di Camillo Mastrocinque.
Ha partecipato a varie sit-com e serie
tv come Rimini Rimini - Un anno dopo, Casa dolce casa, Io e la mamma,
Non ho l'età, 100 metri dal paradiso, e un episodio di Don Matteo 9.
Tra i suoi doppiaggi si ricorda Ian
Abercrombie in Garfield 2, Henry Gibson in 2 single a nozze - Wedding
Crashers, João César Monteiro in La commedia di Dio, Derek Deadman
in Harry Potter e la pietra filosofale, Sherman Hemsley in I
Jefferson, Don Adams in Il supermercato più pazzo del mondo, Spugna
in Le avventure di Peter Pan (ridoppiaggio) e Ritorno all'Isola che
non c'è, Preston Whitmore in Atlantis - L'impero perduto e in
Atlantis - Il ritorno di Milo.
EMY BERGAMO – Consolazione

Nel cinema è in Taglia corto, regia di
PierFrancesco Campanella, L'allenatore nel pallone 2, regia di Sergio
Martino, Punti di vista, regia di PierLuigi Di Lallo, Sei mai stata
sulla luna? regia di Paolo Genovese, Già fatto?, regia PierLuigi Di
Lallo.
In tv è primadonna e co-conduttrice di
Vieni avanti cretino (2007) regia di PierFrancesco Pingitore e
partecipa alle fiction Vita da paparazzo, Un ciclone in famiglia 4 e
Un posto al sole.
Tra le principali esperienze teatrali:
nel 2006 Roma-regia di Oreste Lionello, nel 2008 Poveri ma belli -
regia di Massimo Ranieri e coreografie di Franco Miseria, nel 2010
Rugantino regia originale di G&G messa in scena da Enrico
Brignano e coreografie di Gino Landi, nel 2011 Addio al nubilato
regia di Francesco Apolloni, nel 2012 Puccini regia Giovanni De
Feudis, Vite private regia Giovanni De Feudis (Vince il premio del
pubblico al Festival di Borgio Verezzi come migliore attrice non
protagonista) e Nemici di casa regia di Pino Ammendola, nel 2014 Più
vera del vero regia Fabio Ferrari (Vince il premio Vincenzo Cerami
come migliore attrice protagonista), nel 2015 A Natale divento gay
regia di Pino Ammendola, Il Conte Tacchia regia e coreografie di Gino
Landi e Separati regia di Alessandro Capone, nel 2016 E… Se il
tempo fosse un gambero? regia di Saverio Marconi e coreografie di
Rita Pivano.
MARCO SIMEOLI – Sindaco Crispino

zato una ventina di spettacoli, una
sit-com e ha ricevuto nel 2006 il Premio Petrolini, ha lavorato in
teatro, in cinema ed in televisione con Gigi Proietti, Bruno
Corbucci, Luigi Squarzina, Carlo Lizzani, Valter Lupo, Sergio Japino,
Francesco Tavassi, Rosario Galli, Attilio Corsini, Stefano Messina,
Johnny Dorelli, Giancarlo Sammartano, Riccardo Cavallo, Renato Greco,
Tommaso Paolucci, Gino Landi, Armando Trovajoli, Nicola Piovani,
Giorgio Albertazzi, Daniele Salvo, Gianluca Ramazzotti, Pier
Francesco Pingitore, Massimo Natale, Elena Sbardella, Marco
Mattolini, Alessandro Capone, Vittorio Sindoni, Luca e Paolo, Luca
Manfredi, Lodovico Gasparini, Giorgio Capitani, Stefano Reali, Pino
Quartullo, Ammendola&Pistoia, Raffaele Verzillo.Tra le sue ultime
regie Italian Musical Awards (Canale 5), Quando la musica racconta
(Festival dei due mondi Spoleto), Operazione Balena, Francesco De
Paula L’opera, Oscar italiani del musical (Teatro Brancaccio), Ti
amo sei perfetto, ora cambia, Cercasi Viola-Violetta, San Pietro il
musical, Gli uomini preferiscono le tonte, Canterville, Roma I
gemelli leggendari, Il caso Majorana show, Uomini sull’orlo di una
crisi di nervi 2, Sweeney
Todd il musical, Il viaggio di Felicia.
Le sue ultime apparizioni televisive sono state nello show del sabato
sera su Rai Uno Cavalli di battaglia al fianco di Gigi Proietti e
nelle fiction Angeli (Canale 5) Don Matteo 8 (Rai Uno), I delitti del
cuoco (Canale 5), Butta la luna (Rai Uno), Camera Cafè (Italia 1),
Distretto di polizia 7 e 8 (Can.5), Piloti (Rai Due), Mai storie
d’amore in cucina (Canale 5). Sarà nel cast di Provaci ancora prof
7 nella prossima stagione. Al cinema nei film Notte prima degli esami
oggi e EX di Fausto Brizzi, Un’estate al mare di Carlo Vanzina e
Gente di Roma di Ettore Scola. Tiene vari seminari e stage di
recitazione in tutta Italia, nel 2006 è uscito per la Dino Audino
editore un suo libro dal titolo Mettere in scena uno spettacolo e dal
2008 è autore regista e interprete dello spettacolo Napoli è ‘na
parola che propone in vari teatri e città.
BEATRICE ARNERA – Clementina

e del musical la appassionano da sempre
e nel 2013 debutta al Teatro Brancaccio in Roma nel Musical Karol
Wojitila - La vera storia (regia di Duccio Forzano), l'anno seguente
calca il palco dello storico Teatro Sistina nel ruolo di Liesl, la
figlia maggiore della famiglia Von Trapp, nel musical Tutti Insieme
Appassionatamente (regia di Massimo Romeo Piparo), con una lunga
tournée in tutta Italia. Nello stesso anno è Zerlina, in una
rivisitazione dell'opera lirica Don Giovanni di Mozart al teatro
Quirino, Don Juan Club (regia di Francesco Bonomo). Prende parte a
diverse fiction per la televisione italiana tra cui Solo Per Amore e
Il Paradiso delle Signore. Continuando a studiare canto (con la
madre, Silvia Gavarotti e con il mezzo soprano Daniela Ciliberti) e
recitazione, approda anche nel mondo del cinema, con il film della
Disney Tini - La nuova vita di Violetta (regia di Juan Pablo
Buscarini) nell'autunno del 2015. Attualmente in uscita al cinema
altre tre produzioni cinematografiche la vedono protagonista: Addio
Fottuti Verdi dei The Jackal, prodotto da Cattleya; Non C'è Campo di
Federico Moccia e Matrimonio Italiano prodotto da Colorado Film, con
la regia di Alessandro Genovesi.
PIERO DI BLASIO – Toto

Tra i suoi lavori per il teatro:
Insegnami a sognare, Un po’ prima della prima, Buonasera buonasera,
Cannibali – il musical (di cui è anche autore delle musiche
aggiunte), Joseph e la strabiliante
tunica dei sogni e La fila (tutte con
la regia di C.Insegno - Roma e Tour italiano). Ha partecipato
all’ensemble in Alta società, è stato Fusco ne La febbre del
sabato sera, Mr Pinky in Hairspray – grasso è bello (secondo anno
Corny Colins), Lionell nel musical Cenerentola (tutti con la regia di
M. R. Piparo – Roma e Tour Italiano). Hannas in Jesus Christ
Superstar (regia M. Mazzei), Don Stanislao nel musical Non abbiate
paura – Giovanni Paolo II il Grande (regia G. Ferrato e A.
Palotto); Nitto Minasola in Salvatore Giuliano – Il musical di Dino
Scuderi, regia G. Cicciò; Poeta Pulci nell’opera del M.o Riz
Ortolani Il principe della gioventù (regia G. Peparini), Lord
Farquaad in Shrek il musical (tour italiano) – regia C. Insegno e
Ned Grujic; Bobby Franchetti in Taxi a due piazze – regia G. Guidi;
Vezio ne Il cappello di paglia di Firenze – regia S. Querci; Ti
amo, sei perfetto ora cambia (con il quale vince il premio “miglior
musical off 2015” all’ Oscar Italiano del musical) – regia di
Marco Simeoli (attore e adattatore del musical Off Broadway); Sy
Spector in Bodyguard – Guardia del corpo Il musical, regia F.
Bellone (Teatro Nazionale Milano 2017).
In TV, invece: Vieni avanti, cretino
(Rete 4) - regia P. Pingitore, Uno di Noi (RaiUno), Telethon 2002
(RaiUno), Premiata Teleditta 3 e 4 (Canale 5). Ha doppiato Tim nella
serie tv Dance Academy, Matusalemme l’albero nella serie animata
Mini cuccioli; Philmour nel cartoon Scaredy Squirrel, Kon in Gorjband
e vari in Pucca, American Dad, Cleveland Show, oltre serie e film.
Ha lavorato nella regia di Questi 5
anni (versione ufficiale italiana di The Last Five Years);
Appuntamento al buio – il musical (versione ufficiale italiana di
First Date a Broadway Musical, anche traduttore); La signorina
Papillon di S. Benni; Giuro! Tutta la verità… (anche autore); Ciao
Amore, Ciao – Tenco e Dalida, tra musica e amore (anche autore),
spettacolo vincitore dell’Italian Musical Award sezione Off.
FRANCESCA NUNZI - Ortensia

Con il gruppo dei Picari, formatosi
durante il laboratorio, affronta la strada del varietà e della
scrittura autoriale facendo spettacoli comici, senza scenografie, ma
di grande impatto sul pubblico.
Nel frattempo fa anche spettacoli,
fiction e film da sola (con Vanzina, Pompucci, Scarchilli, Pingitore
ecc). Il gruppo lo abbandona nel 2000 per sposarsi e prolificare, ma
continua a lavorare nel teatro, nel cinema e molta
televisione. Amando la
scrittura, molti dei testi teatrali che
porta in scena sono suoi e uno in particolare Signorine in trans
vince anche un premio. Molto amata a Roma per essersi fatta conoscere
con spettacoli di successo a lunga tenitura, per i suoi divertenti e
graffianti monologhi e per la sua passione per la romanità e il
canto. Ha sfiorato due volte le commedie di Garinei e Giovannini e
finalmente è arrivato anche questo bel regalo. Speriamo ne arrivino
altri perché Francesca... se li merita!
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