NAVID NAVAB
"PRACTICES OF EVERYDAY LIFE/COOKING"
Un concerto culinario orchestrato
attorno ad uno chef, una cucina incantata e ingredienti sonori.
Mentre lo chef prepara un pasto, le
azioni emergono per formare un tableau multisensoriale. Ogni quadro è
una composizione musicale-gestuale che intraprende una
riconsiderazione fenomenologica di nozioni quali strumento, performer
ed evento musicale in una volta sola.
Gli strumenti di interazione,
accuratamente inseriti nella scenografia trasformano simbolicamente
le azioni quotidiane e gli oggetti che si fondono così con il design
del compositore e con le sfumature create del performer.
All'interno della cucina incantata i
gesti seguono le suggestioni sonore e gli eventi audiovisivi sotto
forma di contorni gestuali. Tali contorni riperquotendosi l'uno
nell'altro, rompendo le dualità: l'analogico-digitale, la
performer-materiale performativo o la intenzione-rumore.
L'atto di eseguire la musica emerge
liberamente dall’uso che il cuoco fa della materia, utilizzando
elementi ludici, la vita quotidiana e le arti di movimento.
Il cuoco brandisce cibi, padelle e
spezie, trasmutandoli gestualmente in suono spazializzato all'interno
di una scenografia responsiva. Un coltello stride contro un altro,
cipolle vocalizzano la loro mutazione dispiegandosi in una cacofonia
a cappella, schizzi di olio in un diluvio di Bartok-pizzicati, mentre
gli aromi seducenti immergono lo spettatore in un aumentano la
multisensorialità dello spettatore nelle pratiche di tutti i giorni.
Cooking è la prima parte di una serie
di lavori che indagano l'incantesimo delle pratiche di ogni giorno.
Practices of Everyday Life sono installazioni/performance di vita
quotidiana che riflettono il continuo interesse di Navab per
l'attuazione di “ecologie performative”, dinamiche che consentono
improvvisazioni poetiche e virtuose con materiali e ambienti
computazionalmente arricchiti. Progetti futuri e attuali comprendono
un atto chirurgico ampliato, un concerto per un barbiere e capelli
incantati, un pezzo di percussioni per un massaggiatore e carne di
cyborg, nonché diversi interventi di vita reale nei luoghi pubblici.

Navid Navab è un alchimista dei media,
compositore, scultore audiovisivo, "fono-menologo" e
incline/attento/dedicato al gesto. Interessato alla poetica del
gesto, alla materialità e alla schizofonia, il suo lavoro esamina la
trasmutazione della materia e l'arricchimento delle sue qualità
performative intrinseche. Navid utilizza gesti e vibrazioni della
vita quotidiana come base per composizioni in tempo reale, che si
manifestano in poesia acustica ampliata e luce pittoresca che incanta
i movimenti improvvisati e banali.
Jérôme Delapierre è un artista
visivo e designer che lavora a Montreal. La sua ricerca si basa sul
rapporto tra umano e tecnologia e interattività non lineare,
concentrandosi sulle esperienze del comportamento sociale urbano. È
interessato a nuovi modi per creare set e ambienti visivi esplorando
tecniche di proiezione eclettica.
Michael Montanaro è un artista
transdisciplinare noto per il suo lavoro nel campo della danza
contemporanea e dei media. Ha lavorato come coreografo e regista su
numerosi progetti tra cui il Varekai del Cirque du Soleil, il Carmina
Burana dell Opéra de Montréal, un lavoro teatrale Fantasmi di
Frankenstein e una serie di cortometraggi Dance for Small Spaces.
Ideazione, direzione, composizione,
scena interattiva, suono Navid Navab
regia Michael Montanaro
interprete Mariusz Ostrowski
visual design interattivo, video in
real-time Jerome Delapierre
coproduzione Navid Navab, New Musics
Festival (MNM) - 2015
con il supporto del Canada Arts
Council, Conseil des arts et des lettres du Québec
residenze Topological Media Lab,
Matralab
prima nazionale
durata 50'
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