FESTIVAL EXISTER
X EDIZIONE
MILANO
Il Festival Exister sostiene e promuove da sempre le giovani
compagnie ed artisti del circuito Anticorpi XL. Durante questa decima edizione
sono presentati le creazioni di Luna Cenere e Olimpia Fortuni accompagnate da una creazione di Marco
Chenevier.
Fray è una vivisezione cruda del corpo che vive e che
corre, oggi, più che scorrere, consumandosi ed esaurendosi.
Tutto è nato per andare sempre più veloce, è il ritmo del
caos. Dal Big Bang ad oggi i pezzi del puzzle dell’esistenza diventano sempre più
microscopici, come frattali, e noi oggi non siamo altro che una parte
piccolissima del ripetersi di un disegno dell’esistenza di grandezze
inimmaginabili.
Delicati e fragili quanto un bicchiere di cristallo che,
prima o poi però, cadrà e si romperà in mille pezzi, poiché è l’inevitabile
direzione della vita che tende alla disgregazione e alla frammentazione. Un
cimitero di ossa, fotografia del futuro, parte di quello che materialmente
saremo, per ricordarci quanto non sia scontato
essere qui, ora.
L’influenza dei nostri tempi trasforma la decomposizione in
altro ordine e il caos non solo si espande verso il fuori ma dall’interno
implode.
La pesca che compriamo al supermercato marcisce dentro,
mentre fuori la pelle rimane accattivante e desiderosa di essere assaggiata.
Noi, nel nostro degrado globale e individuale, seguiamo lo stesso processo
fisicamente, spiritualmente, socialmente, culturalmente. Così non solo la
vita, ma anche la morte è diventata ambigua e, se esteticamente possiamo
godere di tutti i formulati di bellezza e onnipotenza, dentro non possiamo
fermare il nostro eterno viaggio verso il caos.
Kokoro è una singola parola giapponese che possiamo tradurre
come il nostro ‘essere interiore’ ma che letteralmente abbraccia due
parole/concetti, quali ‘la mente’ e ‘il cuore’. Questo assolo di Luna Cenere
costituisce la personale ricerca di un unicità dell’essere, un percorso
interiore divenuto percorso fisico nello lo spazio, durante il quale il corpo
nudo, attraverso la sua esposizione e
specifica architettura, si trasfigura e diviene veicolo poetico facendo
emergere immagini appartenenti e non ad un ‘mondo irreale’ . Queste immagini, radicate nella coscienza
collettiva, si sublimano nel racconto di un’esperienza personale, per poi
tramutare questa stessa, attraverso la scena, in un esperienza collettiva.’
Per la prima volta a Milano Questo lavoro sull'arancia del
coreografo Marco Chenevier, che prosegue la ricerca iniziata con Quintetto,
interrogandosi sul dispositivo scenico e sul linguaggio della danza
contemporanea. Strizzando l'occhio al film Arancia Meccanica di Stanley
Kubrick, Marco Chenevier crea sulla scena un cortocircuito tra danzatori e
spettatori, richiamando il pubblico ad assumersi le proprie responsabilità,
all’interno di un esilarante gioco di ruoli. Il lavoro, creato con il mentoring
di Roberto Castello e Roberta Nicolai, vede in scena i danzatori Marco
Chenevier e Alessia Pinto.
«Abbiamo creato dei piccoli meccanismi, delle “trappole”
sornione, in cui gli spettatori vengono accompagnati dai due performer. Questi
piccoli dispositivi sono concepiti in modo tale per cui gli spettatori devono,
per far procedere la drammaturgia, intervenire, interrompendo o modifcando lo
svolgersi della scena. Per far ciò abbiamo realizzato una linea progressiva in
cui poco a poco il pubblico viene condotto su un terreno di fiducia e di
condivisione, di empatia, con interventi sempre più importanti ed invasivi.
L'estetica strizza l'occhio al film cult Arancia meccanica. L'arancia, il
latte, il bianco, il rapporto sadomasochistico dell'artista con il sistema
spettacolare e con gli spettatori, fanno da sottofondo allo svolgersi degli
esperimenti. La scelta di Arancia meccanica è dovuta all'attenzione che porto
alla violenza quale elemento sociale fondamentale: la violenza economica del
sistema neocapitalistico, la violenza delle guerre in atto ovunque nel mondo,
la violenza nei confronti dei migranti e della polizia nei confronti dei
movimenti di protesta.
Il pubblico viene accolto con un “pacco di benvenuto”,
contenente un'arancia ed altri elementi necessari per poter intervenire. Una
danza senza fine, il gustare tutti insieme un'arancia, fino ad un atto di
violenza tra i due danzatori» (Marco
Chenevier).
Venerdì 1 e sabato 2 dicembre | DanceHaus
Dance Meetings: incontri, visioni e scambi
sull’organizzazione, la distribuzione e la promozione della danza in Italia
a cura di Lorenzo Conti
organizzati da DANCEHAUSpiù, rivolti alle nuove generazioni
di giovani coreografi, danzatori e operatori del settore, costituiscono una
valida occasione d’incontro, studio e approfondimento di pratiche e strumenti
del sistema danza italiano.
INFO: Lorenzo Conti, Mariaclaudia Benedetto / Eleonora De
Stefano: Tel. 02.36515997/eventi@dancehaus.it
FESTIVAL EXISTER: DanceHaus, via Tertulliano 70 | MILANO
PREZZI: Intero 15€ (più diritti di prevendita) / RIDOTTO
GIOVANI 10€
app: FESTIVAL EXISTER e DANZADOVE
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