PRESENTAZIONE DEL LIBRO GIOCO
"IL MISTERO DEI TAROCCHI"
DI GIAN PIERO ALLOISIO E
TONINO CONTE
Il mistero dei Tarocchi non è un libro
come gli altri: può essere letto aprendolo e sfogliandolo dalla
prima all’ultima pagina, come qualsiasi altro, oppure diventare un
gioco, utilizzando il mazzo di carte che contiene. Il testo che
racchiude è quello di uno spettacolo teatrale di Gian Piero Alloisio
e Tonino Conte, rappresentato per la prima volta nel luglio del 1990
dal Teatro della Tosse a Forte Sperone, sulle alture di Genova, con
una particolare messinscena “a labirinto”, in cui ciascuna delle
ventuno e una figura – che del mazzo dei Tarocchi costituiscono il
nucleo degli Arcani Maggiori – è interpretata, lungo un percorso,
da un differente attore su un differente palcoscenico.
Tolte le carte del Bagatto e del Matto,
che rispettivamente aprono e chiudono lo spettacolo, accogliendo e
congedando il pubblico, durante la rappresentazione le restanti venti
ripetono ognuna la propria parte venti volte, in modo che ciascuno
degli spettatori diventi il soggetto di un differente e
personalissimo cammino narrativo e iniziatico le cui tappe sono
decise casualmente dalle carta ricevute di volta in volta lungo il
percorso. Quale che sia l’ordine toccato in sorte, la storia non ne
risulterà comunque mai “sparigliata”.
Con l’intento di offrire al lettore
del libro la stessa esperienza del testo teatrale data allo
spettatore, si è perciò deciso di accompagnare al volume impaginato
da Erika Pittis un mazzo di Arcani, disegnati e interpretati per
l’occasione da Beppe Giacobbe. L’invito è quello ad alzarli, da
soli o in compagnia, con la mano sinistra, come si fa dalla
cartomante, per poi man mano procedere nella lettura, meglio se ad
alta voce e sopra un tavolo, esagerando, se si vuole, mimica e
gestualità. Uno spettacolo teatrale, un libro, XXII Arcani,
243.290.200.817.664 possibilità di lettura, forse anche un gioco di
società.
Questo volume, il primo della collana
“Carta canta la carta che suona”, è stato stampato in offset, il
21 marzo 2017, dalla Fantigrafica di Cremona con caratteri Domaine su
carta Fedrigoni Freelife Vellum White 140 g. in una tiratura
commerciale di mille e una copia. Il mazzo di Arcani che lo
accompagna è stato realizzato con cartoncino Invercote. La
confezione in brossura filo refe con alette e il cofanetto sono stati
realizzati rispettivamente con cartoncino Fedrigoni Constellation
Snow Intreccio 240 g. e 350 g. dalla Legatoria Venturini di Cremona.
105 x 195 mm
108 pagine + XXII Tarocchi
brossura con alette e cofanetto
prezzo 34,50 €
www.lagrandeillusion.it
BIOGRAFIE:
![]() |
Gian Piero Alloisio |
Gian Piero Alloisio, nato a Ovada nel
1956, è cresciuto nella periferia di Genova. Debutta nel 1975 come
autore e frontman dell’Assemblea Musicale Teatrale, per cui scrive
quattro album. Nel 1978 scrive Venezia, resa celebre da Francesco
Guccini. Nel 1981 comincia l’attività di drammaturgo, con la
commedia musicale Ultimi viaggi di Gulliver, per la regia di Giorgio
Gaber. Fino al 1994 continua la sua collaborazione con l’artista
milanese con cui scrive commedie musicali (fra cui Una donna tutta
sbagliata, Aiuto! Sono una donna di successo e Donne in amore),
canzoni e sceneggiature di film. Dal 1990 fa parte del Teatro della
Tosse come autore e interprete di prosa e di canzoni. Nel 2006 scrive
il dramma storico I Templari, ultimo atto. Nel 2008, con Maurizio
Maggiani, pubblica il libro+cd Storia della meraviglia. Da dodici
anni produce il Festival Pop della Resistenza, dal 2013 è direttore
artistico e produttore di Genova per voi, talent che ha scoperto e
lanciato giovani autori di canzoni, e dal 2017 di Professione Autore,
concorso artistico per autori televisivi. Fra gli interpreti delle
sue canzoni: Francesco Guccini, Gaber-Jannacci, Eugenio Finardi,
Gianni Morandi.
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Tonino Conte |
Tonino Conte è nato a Napoli nel 1935,
ma è genovese dall’età di tre anni. Abbandonata la scuola senza
conseguire alcun diploma, prima di approdare al teatro si è adattato
ai più svariati e pittoreschi mestieri. Nel 1959 è direttore di
scena nella Compagnia teatrale La borsa di Arlecchino, diretta da
Aldo Trionfo, e stringe amicizia con Emanuele Luzzati. Nel 1966
scrive il suo primo testo teatrale, Gargantuà Opera, tratto da
Rabelais, e nel 1968 firma la sua prima regia portando sulle scene
l’Ubu re di Alfred Jarry. Nel 1975, con Emanuele Luzzati, è tra i
fondatori del Teatro della Tosse di Genova, di cui sarà per anni
direttore artistico. Ha firmato innumerevoli regie e si è occupato
di teatro per ragazzi, ed ha inoltre pubblicato racconti, poesie e
saggi, oltre al romanzo L’amato bene, vincitore, nel 2002, del
Premio Mondello. Da anni, inoltre, si dedica alla creazione di
collage – o Falsi d’Autore – a cui sono state dedicate diverse
mostre. Con La Grande Illusion ha pubblicato:Pornograffiti 2
Beppe Giacobbe è nato a Milano nel
1953, si è formato all’Accademia di Brera e alla School of Visual
Arts di New York. Collabora abitualmente col Corriere della Sera e ha
lavorato per giornali, riviste, case editrici e aziende di tutto il
mondo (tra cui New York Times, New Yorker e United Airlines). Ha
partecipato a numerose mostre in Italia e all’estero, ricevendo
premi e riconoscimenti sia nazionali che internazionali. Ha insegnato
per 12 anni all’Istituto Europeo di Design di Milano ed è oggi
docente all’ISIA di Urbino. Tra i tanti libri che ha illustrato: Il
catalogo degli addii (et al./Edizioni, 2011) e Visionary Dictionary:
Beppe Giacobbe dalla A alla Z (Lazy Dog, 2015). Si definisce un
illustratore della decrescita, quando disegna tende alla semplicità,
lavora per sottrazione e alleggerisce rafforzando l’idea.
Erika Pittis è nata nel 1973 ad Udine
dove si è diplomata presso il locale Istituto d’Arte. Per alcuni
anni ha lavorato come grafica e illustratrice a Parigi nello studio
di Lorenzo Mattotti. Attualmente lavora come grafica nello studio
Designwork e contemporaneamente ha fondato, insieme a Nicola
Boccaccini, lo spazio creativo Little Busy Bees, punto d’incontro
di fotografia, progettazione grafica, arte ed illustrazione. Vive e
lavora a Udine. Per La Grande Illusion ha impaginato Pornograffiti 2
La Grande Illusion è una piccola casa
editrice in divenire, con base a Pavia ma itinerante e cosmopolita
d’elezione, dedicata alla produzione di libri che siano ogni volta
un progetto editoriale ed una collana a sé: sperimentazioni concrete
tra letteratura, illustrazione e grafica nel segno dell’inedito e
della tradizione. Concepita nel 2011 per la pubblicazione del
poemetto Litalìa, una prova tipografica in edizione privata di sole
novantanove copie stampata a Bruxelles, nel marzo del 2013 ha
incominciato la sua avventura “commerciale”.
Il suo catalogo, oltre ad un numero
zero, conta al momento una ventina di titoli e, per la cura e
l’impegno richiesti da ciascun volume, prevede di crescere di non
più di quattro, cinque nuovi libri all’anno, salvo che nelle
annate bisestili che si annunciano particolarmente prolifiche.
Saranno presenti gli autori,
l’illustratore e l'editore Giuseppe Zapelloni
Introduce l'incontro Stefano Bigazzi
Interverranno in veste di Tarocchi:
Enrico Campanati (il Bagatto), Pietro
Fabbri (il Diavolo), Veronica Rocca (la Papessa)
Seguirà brindisi con gli artisti.
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